Ora lavoriamo insieme

di
genere
incesti

Mio figlio Marco? É un mistero ció che gli é successo. Fino all'età di sedici anni era un mingherlino, fragile e timido ragazzo con una personalità remissiva. Non aveva particolari capacità ne obby. Poi, in pochi mesi ha avuto una repentina metamorfosi:dai 45 kg, bagnato, ha messo su peso ma non ciccia bensì muscoli. Cominciò a frquentare una palestra in seguito ad alcuni atti di bullismo da parte di un gruppetto di arrogantelli suoi compagni. Man mano che il fisico si sviluppava il suo carattere mutava e dal mocciosetto timido e remissivo divenne l'uomo che é oggi.
194 cm di maschio diciannovenne, muscoloso ma senza esagerazioni, sicuro e deciso. Io? Sono sua madre, una rossa di 34 anni, 176 cm su un bel paio di gambe affusolate, un culetto arrogante ed una quarta di deno che non conosce la forza di gravità. Qualche mese fa notai che Marco, ripetente del ultimo anno di liceo scentifico, girava con troppi soldi e questo cominció ad insospettirmi. Temevo si fosse immischiato in qualche giro illegale: droga o altro che potesse fargli fare soldi troppo facili. Una sera lo affrontai di petto:- ma dimmi un po' una cosa, tutti i soldi che ti girano in tasca?
M- Cosa vuoi sapere esattamente, mamma?
Io- hai trovato un tesoro o stai facendo il cretino?
M- Tranquilla mamma, ho un lavoretto, 'legale', che mi fa guadagnare un discreto gruzzolo.
Io- e che lavoro é?
M- no. Niente domandw. Sappi che non faccio lo scemo, che lavoro onestamente e che per ora non voglio dirti altro, per scaramanzia.
Rimasi un tantino interdetta ed infastidita da questa sua risposta; non intendevo arrendermi e, quindi, cominciai ad indagare. In quattro o cinque settimane non riuscii a cavare un ragno da un buco. Tutta la settimana andava a scuola (con scarsi risultati), il venerdì ed il sabato usciva con la compagnia, una nuova, rincasando molto, molto tardi; la domenica cazzeggiava in casa senza fare assolutamente niente. Mi arrovellavo il cervello. Poi ebbi un colpo di fortuna: incontrai, sola, una delle sue nuove amiche; carina ma un pochino volgare; la salutai e cominciai a farle mille domande senza insospettirla e... trasecolai quando mi fece capire che Marco, il mio Marco, lavorava nel giro dei film porno.
Ad un passo dalla pazia mi precipitai a chiedere, anzi no, esigere, spiegazioni. Mi fece infuriare la non curanza con cui mi dava spiegazioni.
M- dai, cosa vuoi che sia? In palestra un tizio che si allenava con me mi ha addocchiato. Mentre facevo la doccia mi ha avvicinato e mi ha dato un biglietto da visita dicendomi che ero ben dotato e che potevo togliermi delle belle soddisfazioni.
Io- Ah, e in che senso?
M- Ma col sesso, no! É un produttore di film per adulti. Ho fatto un casting e mi ha offerto di girare qualche scena. Mamma, avresti dovuto vedermi ero un portento.
Fece un brevissimo passo indietro dopo aver capito cosa mi aveva appena detto: avresti dovuto vedermi? ma per chi mi prende sto porco?
Istintivamente gli mollai uno schiaffo; ero schifata e sbattei la porta uscendo dalla sua stanza.
La sera a cena il silenzio era assordante; intuivo che volesse parlarmi senza osare farlo, io avrei voluto riaffrontare l'argomento per dissuaderlo dal continuare ció che aveva intrapreso; niente, nessuno di noi due spiccicava una sola parola.
Mi resi conto di una stranezza e mi vergognai di scoprirmi curiosa su tutta questa faccenda. Distrattamente cominciai ad immaginarmi il mio bambino che scopava una porca qualsiasi e mi chiedevo come potesse essere il suo cazzo. Mi odiavo quando sentivo sciogliesi la mia figa pensando a quel porco di mio figlio.
Cominciai a spiarlo il più possibile senza essere scoperta. Non vedevo Marco nudo da diversi anni e me lo ricordavo un ragazzino gracilino con un cazzetto normalissimo, non piccolo ma neanche 'un portento'.
una sera trovai, chissà come, un dvd col titolo scritto a penna: 'Il portento'. Avevo ben capito e la tentazione di gettarla nell'immondizia era molta. Non ho resistito e quando mio figlio é uscito la visionai. Effettivamente era un gran bel cazzo quello che aveva tra le gambe e lo sapeva anche usare bene. Mi ingolosii. Non so come ma cominciai a sedurlo. Ero una ragazza madre, non avevo storie o rapporti da più di un anno e la mia figa si stava liquefacendo. Non so come ma riuscii a farlo capitolare, a corromperlo e, fintamente, reticente mi portó su di un pianeta inesplorato. É stata la scopata più bollente e godereccia della mia vita fino a quel giorno. Il porco, con i suoi 23 cm di cazzo ligneo si é occupato di ogni mio buco e, per la prima volta in vita mia, raggiunsi un elevato numero di orgasmi. Mi leccava la figa in modo eccezionale e mi regalo orgasmi su orgasmi; lo stesso quando, in più posizioni, penetrava in me nella patatina che lo partorì; che dire quando mi ha inculata? Non credeva che gli avrei dato anche il lato B già la prima volta ed invece cominciai a godere a ripetizione e gridando come una dissennata(menomale che la nostra villetta é distante da tutto e da tutti).
Dopo tre ore di sesso 'portentpso' cademmo esausti una nelle braccia del altro e ci addormentammo.
Posso dirlo: quel figlio di puttana di mio figlio ha ripreso la nostra prima, torrida, notte ed ha fatto vedere il girato al produttore. Mi ha presentata come un'amica di sua madre e mi ha fatto ottenere un provino per un film breve; per il provino misero proprio Marco sul divano con me e questo mi fece raggiungere vette tanto alte che ebbi la parte nel film con lui, mio figlio. Adesso sono già quattro i film girati insieme. Ci si scopa al lavoro per lavoro e ci si scopa a casa per amore e per passione. A volte la vita...
di
scritto il
2016-08-11
1 6 . 6 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.