Nessuno

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genere
poesie

Me ne sono andata così senza più pensarti
senza chiedere niente di piu' che dimenticarti
pastiglie rosa sul cuscino
ore che mi appartengono
come la bocca di una pistola al mirino
come le tue dita che me la bagnano
nella tua estrema arte di un ditalino
e le tue labbra, espressione dell'infinita gioia
di averle dentro mentre ti bagno la faccia
o mentre bagno la mia dentro un numero
che ci vede inchiodati ognuno alla bocca sul sesso
Non può succedere adesso che sono andata così
senza piu' pensarti, senza chiedere niente di piu'
di dimenticarti
il rosa della tua carne inturgidita
come lo scettro di un re leale
quando urlavo che il destino era averti dentro
nel via vai perpetuo del tuo movimento
quando sfioravi i fianchi quando passavi le dita
nell'umido profumo della mia spacca infinita
e giocavi con le punte del mio seno
mentre ti infilavo un ditino nel tuo di dietro
e tu gemevi come tagliato da un pezzo di vetro
e poi un bacio e poi la lingua che si nutre di noi
l'amore poi è chimica non l'hai studiata
ma eri esperto con me che sono andata così
senza piu' pensarti, senza chiedere niente di piu'
che dimenticarti
Non è facile, neanche pensarlo con le lettere
neanche succhiando l'anima a un'idea
perchè mi chiamavi dea quando mi riversavi
il tuo nettare bianco e denso tra le mie labbra
Ora me ne vado così, e tutto il resto è rabbia
amore andato in fumo, bruciato come rami su un barbeque
ora che il tuo nome è nessuno mi dovro' arrampicare
su quegli specchi maledetti per ritrovare
il sapore di un nuovo amore che si chiami qualcuno

di
scritto il
2010-10-28
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