Io, Anna e Namor
di
Aurelia43
genere
zoofilia
Aiuto, che esperienza! A ripensarci mi vengono i brividi. Però ... quanto mi è piaciuta!!!
Sono andata a trovare Anna, una mia amica delle medie. Non ci vedevamo da trent'anni e ci siamo ricontattate tramite Facebook. Anche lei single, vive in toscana, in una bella villa. Ha un lavoro che glielo permette: vende i prodotti della propria terra: marmellate, miele, liquori ...
Ha due cani pastore di taglia gigante. Bellissimi e molto affettuosi.
La giornata è un continuo di "ti ricordi di qua" e "ti ricordi di là". Potete immaginare ...
Ora, c'è da dire che da ragazzine io e lei eravamo inseparabili e più di una volta abbiamo provato a ... come dire? ... qualche bacetto in bocca. Non che non ci piacessero i ragazzini, ma a tredici anni i ragazzini sono davvero troppo ragazzini. Così, a volte, facevamo da sole, scoprendo le nostre parti del corpo con carezze reciproche. Spesso nel letto dei suoi, che erano sempre fuori.
Insomma, tra un "ti ricordi" e l'altro, lei si avvicina e mi chiede se io abbia proseguito sulla strada del sesso tra donne.
"No! Ma che dici?" replico imbarazzata.
"Perché? Che ci sarebbe di male?" mi dice avvicinandosi e cingendomi col braccio la vita.
E' molto bella, soda e formosa, profumatissima. Sento un certo sconvolgimento allo stomaco. Lei lo percepisce.
"Dai, non dirmi che non hai più baciato una donna da quel nostro bacio sulla spiaggia?!?"
"Ebbene sì ..."
"Bisogna rimediare" e senza lasciarmi tempo di replicare avvicina la sua bocca alla mia, delicatamente, aprendomi le labbra con la lingua. Mi sento improvvisamente molto eccitata ed assecondo il bacio. Di lì a qualche minuto siamo sul divano a baciarci con passione.
Dopo un po' ci stacchiamo.
"Hai visto che ancora ti piace?"
"Già. Però mi piace anche ..."
"Il cazzo?" replica lei senza mezzi termini.
Sto al gioco.
"Sì, il cazzo"
"E chi ti dice che devi rinunciare?"
"Sembra facile. Tu, forse, avrai facilità a trovarne di cazzi. Guarda qua quanto ancora sei bella e soda. Io, invece ..."
"Tu mi sembri decisamente fantastica" e mi tocca il seno, facendo scendere le mani sulla fica, alzando la gonna e raggiungendo il pelo da sotto il perizoma.
"Che fai?"
"Vuoi una spiegazione?" mi dice ridendo. "Ti eccito, tesoro. Sei bellissima e desiderabile. Le donne un po' in carne sono fantastiche ... Morbide, succose, saporite ... Ti andrebbe di farti assaggiare?"
"Da te?"
"All'inizio ..."
"All'inizio?"
"Ma quante cose vuoi sapere?" e ricomincia a baciarmi. Andiamo un po' più in là. Lentamente ci spogliamo. Siamo sul divano, davanti al camino. E' meraviglioso. Mi lecca la fica. Vengo quasi subito. Era tempo che non avevo un orgasmo con un'altra persona. La solitudine gioca brutti scherzi. Mi dice che devo renderle il favore. Nei nostri giochi infantili non ci eravamo mai spinte così in là. Mi faccio convincere e la succhio. Gustosa. Anche lei gode prestissimo. RTestiamo abbracciate davanti al fuoco e torniamo a chiacchierare.
"Allora. I tuoi uomini? Raccontami di te" le dico.
"I miei uomini ... Quelli vanno e vengono. Oggi, poi, sono così narcisisti ed egoisti ... Non tutti, fortunatamente. Ma ... C'è di meglio, se ti piace il cazzo"
"Ossia?"
"Non so se sei pronta a sapere e condividere serte cose. Mi sembri una verginella in calore che si nasconde al piacere"
"Non dire stronzate. Ti ho appena leccato la fica e mi sono fatta leccare ..."
"E sai che sforzo! Stavi godendo come una cagnetta"
"Questo è vero. Ho pure guaito, mugugnando. Non riuscivo più a tenermi tanto mi piaceva"
"Ecco, che tu abbia GUAITO mi piace particolarmente e, forse, mi suggerisce di iniziarti al vero piacere"
"Mi stai uccidendo di curiosità"
"D'accordo. Sei pronta a godere di nuovo?"
"Direi di sì"
Si alza e prende un barattolo salsa di carne da lei prodotto, di quelle da spalmare sul pane tostato.
"Vuoi mangiare?"
"Io no. Ma qualcun'altro sì" e mi sparge quella salsa sulla fica, entrando dentro con le dita.
"Che fai?" le chiedo sorpresa.
"Vedrai, mia piccola. L'importante è che tu sia aperta al piacere. Da ovunque arrivi. Sei aperta?"
"Sì, certo" mi sento così eccitata da essere pronta a tutto. Lei se ne accorge. Quindi va alla porta del salone e fa entrare uno dei cani, Namor, il quale si dirige subito verso la mia fisa, l'annusa e comincia a leccarla abbondantemente. Dapprima faccio per scansarmi, mi impressiona che un cane mi lecchi le parti intime. Mi imbarazza, inoltre. Ma Anna mi tiene ferma sul divano e mi dice di lasciarmi andare, perché scoprirò un nuovo universo di piacere. Provo ad abbandonarmi. Non è difficile. La lingua di Namor, gigantesca, mi lecca ovunque. Riesce ad entrare dentro a leccare la fica completamente ed a raggiungere persino il buchino del culo. Piano piano comincio a sentir fremere il desiderio ed esplodo in un orgasmo fantastico. Anna ride.
"Hai visto che meraviglia?"
"Ti fai leccare dai tuoi cani?"
"Molto di più. I miei cani sono i miei più focosi amanti. Mi faccio prendere nella fica e persino nel culo e godo come una cagna. Sai ... l'ultimo fidanzato che ho avuto mi diceva sempre che ero una gran cagna in calore. Ed io me la ridevo alla grande, dentro di me, pensando che non sapeva e non avrebbe mai saputo quanto davvero fossi cagna, visto che, quando lui non c'era, mi facevo scopare dai cani!"
"Addirittura scopare? Ma non rischi di attaccarti qualche malattia?"
"Decisamente no. Sono più sani loro di molti uomini che ho conosciuto. Credimi. Allora, mia cara? Vuoi provare iul cazzo?"
Sono molto tentata. La voglia di essere penetrata è alle stelle. Timidamente annuisco.
Intanto Namor ha preso a girare per la stanza in modo frenetico, ad abbracciarsi alla gamba di Anna sfoderando la punta del cazzo, a sudare copiosamente con la lingua di fuori, a sbattere il muso sulla fica di Anna.
"Buono, buono, Namor. Non fare così. Su ..." e lo prende per il collare facendolo sedere. Quindi mi dice di mettermi a quattro zampe poggiata con le braccia ed il busto sul divano. Eseguo. Sono stordita dal desiderio.
"Allarga bene le gambe"
Eseguo.
Mi infila due dita nella fica
"Sei bagnatissima, brutta cagnolina. Mi sembri bella pronta"
Intanto fa sdraiare Namor e comincia a segarlo dolcemente. Il cazzo del cane, riesco a vederlo con la coda dell'occhio, è sempre più eccitato e grosso. Finalmente è pronto. Lo fa alzare e lo dirige su di me. Namor non se lo fa ripetere due volte e mi monta con le zampe sulla schiena, cercando la mia fica bagnata col suo cazzo sfoderato. Finalmente mi penetra. Colpi secchi, veloci, duri. Sento piacere e disgusto. Ho paura di quello che sto facendo. Ma l'eccitazione cresce. Sembra conoscere il mio corpo meglio di me. Continua a pomparmi forte, a sbavare sulla mia schiena, a guaire. Veloce, veloce, veloce: tanti affondi nella fica fino a farmi godere.La sensazione è magnifica sia dal punto di vista fisico che psicologico. Sento il suo cazzo sfregarmi le pareti della fica e portarmi all'orgasmo. Psicologicamente, poi, mi sento completemente catturata, dominata, scopata come una donna dovrebbe essere scopata. Lui continua e finalmente sento tanti brevi schizzi potenti riempirmi l'utero.
"Che cagnolina in gamba, che sei! L'hai fatto godere alla grande, tesoro. Adesso aspetta qualche istante. Lui non può uscire subito come fanno certi uomini che, dopo che hanno goduto, sembrano voler scappare. Lui deve restare un po' così. Intanto dimmi: ti è piaciuto?"
Non posso mentire. "Sì!" replico con entusiasmo.
"Sì, mi è piaciuto tantissimo. Sono ... sono venuta. E' ... incredibile. E tu dici che non ci sono controindicazioni?"
"Controindicazioni?" e ride. "Sì, forse un paio. Comincerà a piacerti così tanto che gli uomini ti interesseranno fino ad un certo punto e se avrai voglia di carne umana leccherai fiche, che è un diversivo!"
Namor, nel frattempo, scende dalla mia schiena e viene mandato di là da Anna, la quale, chiusa nuovamente la porta, si avvicina a me e mi lecca là dove il cane ha sborrato.
"Che fai?"
"Tesoro, quando avrai imparato ad amare davvero i cani, ti piacerà da morire anche sentire in bocca il loro succo"
Leccando lo sborro del cane, ovviamente mi fa venire di nuovo. Non ho fatto un pieno di godimento da tantissimo tempo. Voglio restituirle il piacere. La faccio sdraiare sul divano. La bacio in bocca con passione, assaporando anche lo sborro del cane che ha prelevato dalla mia fica e che ha ancora sulle labbra. Quindi la lecco per bene, la faccio godere due volte, poi la faccio girare e le lecco anche il culo.
"Me lo stai preparando?" mi chiede eccitata.
"Sì. Non hai detto che lo prendi anche lì?"
"Vero. E ne ho una voglia incredibile. Dai, aiutami. Falli entrare tutti e due"
Eseguo l'ordine mentre le si sitema a quattro zampe. I cani la fiutano immediatamente e cominciano a ruotarle attorno eccitati. Per non confonderli di odori mi rimetto il perizoma e la gonna. Intanto la guardo affascinata: ne sta sbocchinando uno, mentre dirige l'altro verso il culo. In breve vedo Thor che la incula a colpi secchi e fondi, mentre Namor guaisce sotto la sua lingua e dentro la sua bocca. Poco dopo è piena di sperma: in bocca e nel culo. Quando i cani si allontanano la raggiungo e la bacio. Il sapore del cane è ancora forte. Non mi piace. Ma lei dice che mi piacerà sempre di più. Finalmente andiamo a farci una doccia e ci vestiamo per fare una passeggiata con i cani. Due coppie felici. Tornerò a trovarla, ne sono certa!
Sono andata a trovare Anna, una mia amica delle medie. Non ci vedevamo da trent'anni e ci siamo ricontattate tramite Facebook. Anche lei single, vive in toscana, in una bella villa. Ha un lavoro che glielo permette: vende i prodotti della propria terra: marmellate, miele, liquori ...
Ha due cani pastore di taglia gigante. Bellissimi e molto affettuosi.
La giornata è un continuo di "ti ricordi di qua" e "ti ricordi di là". Potete immaginare ...
Ora, c'è da dire che da ragazzine io e lei eravamo inseparabili e più di una volta abbiamo provato a ... come dire? ... qualche bacetto in bocca. Non che non ci piacessero i ragazzini, ma a tredici anni i ragazzini sono davvero troppo ragazzini. Così, a volte, facevamo da sole, scoprendo le nostre parti del corpo con carezze reciproche. Spesso nel letto dei suoi, che erano sempre fuori.
Insomma, tra un "ti ricordi" e l'altro, lei si avvicina e mi chiede se io abbia proseguito sulla strada del sesso tra donne.
"No! Ma che dici?" replico imbarazzata.
"Perché? Che ci sarebbe di male?" mi dice avvicinandosi e cingendomi col braccio la vita.
E' molto bella, soda e formosa, profumatissima. Sento un certo sconvolgimento allo stomaco. Lei lo percepisce.
"Dai, non dirmi che non hai più baciato una donna da quel nostro bacio sulla spiaggia?!?"
"Ebbene sì ..."
"Bisogna rimediare" e senza lasciarmi tempo di replicare avvicina la sua bocca alla mia, delicatamente, aprendomi le labbra con la lingua. Mi sento improvvisamente molto eccitata ed assecondo il bacio. Di lì a qualche minuto siamo sul divano a baciarci con passione.
Dopo un po' ci stacchiamo.
"Hai visto che ancora ti piace?"
"Già. Però mi piace anche ..."
"Il cazzo?" replica lei senza mezzi termini.
Sto al gioco.
"Sì, il cazzo"
"E chi ti dice che devi rinunciare?"
"Sembra facile. Tu, forse, avrai facilità a trovarne di cazzi. Guarda qua quanto ancora sei bella e soda. Io, invece ..."
"Tu mi sembri decisamente fantastica" e mi tocca il seno, facendo scendere le mani sulla fica, alzando la gonna e raggiungendo il pelo da sotto il perizoma.
"Che fai?"
"Vuoi una spiegazione?" mi dice ridendo. "Ti eccito, tesoro. Sei bellissima e desiderabile. Le donne un po' in carne sono fantastiche ... Morbide, succose, saporite ... Ti andrebbe di farti assaggiare?"
"Da te?"
"All'inizio ..."
"All'inizio?"
"Ma quante cose vuoi sapere?" e ricomincia a baciarmi. Andiamo un po' più in là. Lentamente ci spogliamo. Siamo sul divano, davanti al camino. E' meraviglioso. Mi lecca la fica. Vengo quasi subito. Era tempo che non avevo un orgasmo con un'altra persona. La solitudine gioca brutti scherzi. Mi dice che devo renderle il favore. Nei nostri giochi infantili non ci eravamo mai spinte così in là. Mi faccio convincere e la succhio. Gustosa. Anche lei gode prestissimo. RTestiamo abbracciate davanti al fuoco e torniamo a chiacchierare.
"Allora. I tuoi uomini? Raccontami di te" le dico.
"I miei uomini ... Quelli vanno e vengono. Oggi, poi, sono così narcisisti ed egoisti ... Non tutti, fortunatamente. Ma ... C'è di meglio, se ti piace il cazzo"
"Ossia?"
"Non so se sei pronta a sapere e condividere serte cose. Mi sembri una verginella in calore che si nasconde al piacere"
"Non dire stronzate. Ti ho appena leccato la fica e mi sono fatta leccare ..."
"E sai che sforzo! Stavi godendo come una cagnetta"
"Questo è vero. Ho pure guaito, mugugnando. Non riuscivo più a tenermi tanto mi piaceva"
"Ecco, che tu abbia GUAITO mi piace particolarmente e, forse, mi suggerisce di iniziarti al vero piacere"
"Mi stai uccidendo di curiosità"
"D'accordo. Sei pronta a godere di nuovo?"
"Direi di sì"
Si alza e prende un barattolo salsa di carne da lei prodotto, di quelle da spalmare sul pane tostato.
"Vuoi mangiare?"
"Io no. Ma qualcun'altro sì" e mi sparge quella salsa sulla fica, entrando dentro con le dita.
"Che fai?" le chiedo sorpresa.
"Vedrai, mia piccola. L'importante è che tu sia aperta al piacere. Da ovunque arrivi. Sei aperta?"
"Sì, certo" mi sento così eccitata da essere pronta a tutto. Lei se ne accorge. Quindi va alla porta del salone e fa entrare uno dei cani, Namor, il quale si dirige subito verso la mia fisa, l'annusa e comincia a leccarla abbondantemente. Dapprima faccio per scansarmi, mi impressiona che un cane mi lecchi le parti intime. Mi imbarazza, inoltre. Ma Anna mi tiene ferma sul divano e mi dice di lasciarmi andare, perché scoprirò un nuovo universo di piacere. Provo ad abbandonarmi. Non è difficile. La lingua di Namor, gigantesca, mi lecca ovunque. Riesce ad entrare dentro a leccare la fica completamente ed a raggiungere persino il buchino del culo. Piano piano comincio a sentir fremere il desiderio ed esplodo in un orgasmo fantastico. Anna ride.
"Hai visto che meraviglia?"
"Ti fai leccare dai tuoi cani?"
"Molto di più. I miei cani sono i miei più focosi amanti. Mi faccio prendere nella fica e persino nel culo e godo come una cagna. Sai ... l'ultimo fidanzato che ho avuto mi diceva sempre che ero una gran cagna in calore. Ed io me la ridevo alla grande, dentro di me, pensando che non sapeva e non avrebbe mai saputo quanto davvero fossi cagna, visto che, quando lui non c'era, mi facevo scopare dai cani!"
"Addirittura scopare? Ma non rischi di attaccarti qualche malattia?"
"Decisamente no. Sono più sani loro di molti uomini che ho conosciuto. Credimi. Allora, mia cara? Vuoi provare iul cazzo?"
Sono molto tentata. La voglia di essere penetrata è alle stelle. Timidamente annuisco.
Intanto Namor ha preso a girare per la stanza in modo frenetico, ad abbracciarsi alla gamba di Anna sfoderando la punta del cazzo, a sudare copiosamente con la lingua di fuori, a sbattere il muso sulla fica di Anna.
"Buono, buono, Namor. Non fare così. Su ..." e lo prende per il collare facendolo sedere. Quindi mi dice di mettermi a quattro zampe poggiata con le braccia ed il busto sul divano. Eseguo. Sono stordita dal desiderio.
"Allarga bene le gambe"
Eseguo.
Mi infila due dita nella fica
"Sei bagnatissima, brutta cagnolina. Mi sembri bella pronta"
Intanto fa sdraiare Namor e comincia a segarlo dolcemente. Il cazzo del cane, riesco a vederlo con la coda dell'occhio, è sempre più eccitato e grosso. Finalmente è pronto. Lo fa alzare e lo dirige su di me. Namor non se lo fa ripetere due volte e mi monta con le zampe sulla schiena, cercando la mia fica bagnata col suo cazzo sfoderato. Finalmente mi penetra. Colpi secchi, veloci, duri. Sento piacere e disgusto. Ho paura di quello che sto facendo. Ma l'eccitazione cresce. Sembra conoscere il mio corpo meglio di me. Continua a pomparmi forte, a sbavare sulla mia schiena, a guaire. Veloce, veloce, veloce: tanti affondi nella fica fino a farmi godere.La sensazione è magnifica sia dal punto di vista fisico che psicologico. Sento il suo cazzo sfregarmi le pareti della fica e portarmi all'orgasmo. Psicologicamente, poi, mi sento completemente catturata, dominata, scopata come una donna dovrebbe essere scopata. Lui continua e finalmente sento tanti brevi schizzi potenti riempirmi l'utero.
"Che cagnolina in gamba, che sei! L'hai fatto godere alla grande, tesoro. Adesso aspetta qualche istante. Lui non può uscire subito come fanno certi uomini che, dopo che hanno goduto, sembrano voler scappare. Lui deve restare un po' così. Intanto dimmi: ti è piaciuto?"
Non posso mentire. "Sì!" replico con entusiasmo.
"Sì, mi è piaciuto tantissimo. Sono ... sono venuta. E' ... incredibile. E tu dici che non ci sono controindicazioni?"
"Controindicazioni?" e ride. "Sì, forse un paio. Comincerà a piacerti così tanto che gli uomini ti interesseranno fino ad un certo punto e se avrai voglia di carne umana leccherai fiche, che è un diversivo!"
Namor, nel frattempo, scende dalla mia schiena e viene mandato di là da Anna, la quale, chiusa nuovamente la porta, si avvicina a me e mi lecca là dove il cane ha sborrato.
"Che fai?"
"Tesoro, quando avrai imparato ad amare davvero i cani, ti piacerà da morire anche sentire in bocca il loro succo"
Leccando lo sborro del cane, ovviamente mi fa venire di nuovo. Non ho fatto un pieno di godimento da tantissimo tempo. Voglio restituirle il piacere. La faccio sdraiare sul divano. La bacio in bocca con passione, assaporando anche lo sborro del cane che ha prelevato dalla mia fica e che ha ancora sulle labbra. Quindi la lecco per bene, la faccio godere due volte, poi la faccio girare e le lecco anche il culo.
"Me lo stai preparando?" mi chiede eccitata.
"Sì. Non hai detto che lo prendi anche lì?"
"Vero. E ne ho una voglia incredibile. Dai, aiutami. Falli entrare tutti e due"
Eseguo l'ordine mentre le si sitema a quattro zampe. I cani la fiutano immediatamente e cominciano a ruotarle attorno eccitati. Per non confonderli di odori mi rimetto il perizoma e la gonna. Intanto la guardo affascinata: ne sta sbocchinando uno, mentre dirige l'altro verso il culo. In breve vedo Thor che la incula a colpi secchi e fondi, mentre Namor guaisce sotto la sua lingua e dentro la sua bocca. Poco dopo è piena di sperma: in bocca e nel culo. Quando i cani si allontanano la raggiungo e la bacio. Il sapore del cane è ancora forte. Non mi piace. Ma lei dice che mi piacerà sempre di più. Finalmente andiamo a farci una doccia e ci vestiamo per fare una passeggiata con i cani. Due coppie felici. Tornerò a trovarla, ne sono certa!
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