Francesca e il suo Labrador

di
genere
zoofilia

Sono un ragazzo di 25 anni, ho una carissima amica che vive poco lontano da me, una ragazza veramente adorabile... bionda, occhi chiari, di bellissima presenza, che ama molto gli animali... ha sempre avuto ogni tipo di animale da compagnia, da i più classici (cane, gatto, pesce rosso) ai più esotici (petauri dello zucchero, tartarughe, furetti). Anche se la sua passione più grande (ovviamente) sono sempre stati i cani. Lei é una di quelle che se trovano un cane randagio, ferito o abbandonato lo raccolgono subito e se lo portano a casa. Ha un cuore grande ed é molto altruista, tutte qualità notevoli e molto positive che unite alla sua bellezza la rendono una ragazza veramente attraente e della quale fai tanta tanta fatica a non innamorarti... Tra tutte le razze di cani però lei (come chiunque del resto) ha la sua preferita: il Labrador. Un cane che da cucciolo é un batuffolino dolcissimo (quello usato per la pubblicità di una nota carta assorbete per intenderci), ma da più grandi tendono a diventare piuttosto rotondetti, dettaglio comunque che non rovina affatto la loro immagine agli occhi di Francesca, che si affeziona sempre e comunque. Fatto si é che una volta, una delle tantissime, sono invitato a casa sua. Era pomeriggio, saranno state le 14:00 massino 14:30. Io avevo appuntamento con lei per le 15:00 a casa sua. Non avevamo progetti per il poneriggio, avremmo improvvisato al momento sul da farsi. Fatto sta che io ho sempre avuto una fortissima attrazione per lei, sia fisica che psicologica, diciamo pure che ne sono sempre stato innamoracchiato abbastanza, così come spesso accade, sono arrivato con un largo anticipo. In imbarazzo ho subito pensato di fare 2 passi la intorno, lei abita in periferia, ma una periferia deliziosa, immersa nel verde dei prati e in una zona con scarsa densità abitativa, insomma ci sono poche case intorno. Così decido di gironzolare per l'isolato, in mezzo ai prati che danno sul davanti della proprietà, costeggiando un fossato con alberi e cespugli foltissimi e molto grandi. Dopo poco che cammino pensando ai fatti miei scorgo un movimento in un grosso cespuglio a circa 20m da me, e sento anche dei rumori, come di chi cerca di parlare a bassa voce per non essere scoperto. La voce apparentemente mi sembra familiare. Mi fermo, sto in assoluto silenzio e ascolto. Sento distintamente:" Dai Toby! Piano! Piano!!". La voce é terribilmente familiare.. Er quella di Francesca, era strana, era diversa dal solito come intonazione. Era come se fosse eccitata e al contempo un tantino spaventata. Capisco che sta parlando con il suo Labrador, mi avvicino piano. Aggirando il cespuglio (camminando sull'erba non ha sentito i miei passi) inizio a scorgere cosa stava avvenendo... vedo lei, bella da morire come sempre, con i suoi capelli biondi raccolti in una splendida coda di cavallo, messa a 4 zampe a piedi nudi, con i jeans calati fino alle ginocchia, come del resto le mutandine (erano verde chiaro con una vistosa macchia biancastra al centro), le scarpe (Converse rosse base con lacci bianchi) gettate la vicino e il Labrador, (Toby) con i calzini di Francesca infilati sulle zampe anteriori che cercava maldestramente di montarla... Ricordo ancora la lunghezza del suo pene, rosa scuro, lucido e con una viscosissima goccia bianca in punta che strusciava tra le sue chiappe in cerca del dolcissimo buchino. Che ansimava e sbavava sulla sua schiena nuda, candida e liscia. (Si era tirata su la t-shirt per evitare di sporcarla evidentemente o forse per avere un contatto maggiore con il suo Toby. Incredibilmente (forse anche non tanto visto e considerato la sua concentrazione in quel momento) non mi aveva ancora scorto e perciò mi sono visto tutta la scena. Lei che con la mano afferra il pene del cane e se lo appoggia di punta sulle GRA di labbra della vagina, il cane che capisce di essere nel posto giusto e inizia a spingere come se non ci fosse un domani, con una foga famelica, una fame di sesso animalesco che solo un animale appunto può avere. Il rumore del bacino del Labrador che sbatteva violentemente e a velocità folle contro il culo della Fra, il suono secco dei testicoli di Toby che cozzavano contro le labbra bagnatissime della mia migliore amica e infine la grossa gonfia base del pene del cane che entraviolentemente dentro Francesca e le fa scappare un gemito acuto di folle piacere. Dopo alcuni minuti il cane si ferma. Di colpo. Rimane immobile, con il suo membro dentro la ragazza di cui ero decisamente innamorato. E inizia a colare dalla sua vagina una quantità industriale di spermacanino. Mamma mia!!! Giuro non pensavo potesse uscire una simile quantità di sperma da un cane di quella taglia li (ok il Labrador non é piccolissimo ma nemmeno enorme!) ad ogni modo così é stato... Francesca era ancora a 4 zampe, tremava tutta.. era sudatissima, bagnata di sperma e umori.. la schiena segnata dalle unghie del cane che avevano lacerato i calzini... dopo 5 minuti il cane si stacca da lei. Felice, soddisfatto. Come la sua padrona del resto (anche se forse lei lo era assai di più). A quel punto prima che potesse voltarsi e vedermi mi sono spostato, di nuovo dietro al cespuglio. Non volevo metterla in imbarazzo, se mi avesse visto chissà come avrebbe reagito. Io tenevo troppo a lei per rischiare di ferirla, e poi... chi sono io per dare giudizi??? Così mentre lei si rivestiva io mi sono allontanato e ho girato l'angolo di casa sua. Ho aspettato che rientrasse, le ho dato 5 minuti (spero nel frattempo sia andata in bagno a lavarsi) e poi mi sono avvicinato alla porta e ho suonato. Mi ha risposto, aperto, sono entrato. Mi ha accolto con gioia (anche se aveva ancora i segni e l'aspetto di qualche decina di minuti fa) saltandomi al collo e dandomi un bacio sulla guancia (ho notato ancora la sua saliva impastata, cosa per me per nulla sgradita). Dopo esserci salutati mi é caduto l'occhio verso il bagno, la porta era aperta, ho visto con stupore un mucchio di calzini per terra, erano tutti strappati e/o sporchi. Lei vedendo che stavo guardando quel mucchio di calzini immediatamente iniziò a darmi spiegazioni dicendomi camminando senza scarpe in casa li riduceva così e che infatti era ora di fare shopping. Io la guardai sorridendo e facendo lo gnorri, in realtà sapevo perfettamente che lei girava sempre a piedi nudi per casa come nei prati fuori e che quei calzini erano stati usati per tutt'altro tipo di cose... Ma questo rimarrà per sempre un segreto, amore mio
di
scritto il
2016-10-01
3 0 . 9 K
visite
1
voti
valutazione
1
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

In maneggio

racconto sucessivo

I piedini di Elena
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.