I giochi di una Troia - Camerino
di
Athena
genere
etero
Nel negozio non c'era molta gente, solo qualche coppia e qualche famigliola.
Solo una ragazza è sola. Ha un bel corpo e sceglie vestiti sexy.
Vestiti da sera, tubini da discoteca.
Sceglie la sua preda, un uomo sui 30 anni, lui la sta guardando già da un po'.
Lei ammicca ed entra nel camerino, lascia la tendina leggermente aperta.
Si spoglia, tiene solo le mutandine addosso, guarda l'uomo dallo specchio, lui inizia decisamente ad eccitarsi.
Poco dopo lei esce appena dal camerino e attira l'attenzione dell'uomo:
"Mi scusi, potrebbe darmi una mano con la zip?"
Lui guarda verso la compagna, è lontana e persa fra i vestiti. E decide di andare dalla giovane.
Entra mordendo le labbra, già assaporando gli avvenimenti successivi.
Tira su la zip e guarda quel corpo sinuoso.
"Come mi sta?" Fa lei toccandosi il seno, testando la resistenza del tessuto.
"E' stupenda."
"Sì? Non crede sia troppo stretto, qui? Al livello del sedere? Guardi." Lei si tocca lì, sollevando appena il vestito nero.
"Provi a toccare, non trova che sia... teso?" Fa lei con voce sunsuale, prende una mano di lui e la porta in quel punto.
"Io lo trovo perfetto, signorina."
Sorride e: "Lo vedo quanto lo trova perfetto."Si morde le labbra guardando l'inguine dell'uomo attraverso lo specchio.
"Anche lei è molto... teso. Dovrebbe fare qualcosa prima che torni la sua compagna."
A quelle parole si solleva il vestito, mostrando il sedere. "Mi mostri quando lo trova perfetto."
Lui non resiste e lo palpa con forza, poi spinge la ragazza contro lo specchio e punta il suo cazzo dura ancora coperto contro il culo.
"Così sì, bravo."
"Ti piace, eh?! Come sei calda." Sussurra fra i suoi capelli, una mano su un seno, stringe per poi stuzziccare un capezzolo, l'altra mano sulla sua intimità.
"Ti prenderò forte, te lo ricorderà per giorni."
"Cazzo, sì. Mettimelo dentro."
"Fai spesso queste cose?" Dice lui spingendo due dita dentro di lei e muovendole velocemente.
"Sì", geme lei, eccitata, fuori controllo, spingendosi contro le sue dita.
"Bene, ti farò sentire la troia che sei." Si apre i pantaloni e tira fuori in grande cazzo duro. "Sei pronta, piccola?" Gli apre le gambe, la piega appena in avanti e affonda nella sua intimità. Si apre per lui, calda e bagnata. Geme vogliosa, spingendosi contro di lui.
Ma l'uomo la blocca. "Stai ferma, voglio scoparti io, lo sentirai fino in fondo."
Si spinge selvaggio dentro di lei, è grosso e gonfio, lei tumida, bagnata e lo prende tutto.
"Come sei stretta. Sei fantastica."
"Più forte, mi piace."
"Che troia, meravigliosa." E spinge più forte, il rumore delle loro pelli riempie il camerino, così come i loro odori.
Lui prende e strappa via il vestito di lei di dosso, la afferra per i fianchi e pompa dentro di lei.
"Voglio venirti in faccia, troia."
A quelle parole lei viene con un gemito e si lascia scivolare a terra. Lui la volta e passa il cazzo bagnato sul suo viso e le sue labbra, lei le apre, pronta a prendere tutto. Lui si masturba davanti a lei, le afferra forte i capelli inclinandole la testa.
"Che bella troietta." Lo sperma colpisce la ragazza in pieno, sporca la sua bocca, le sue guance e lei lecca quello che può. Lui ne prende un po' e le infila le dita in bocca, lei succhia, chiude gli occhi, gemere e ingoia tutta.
Pochi secondi e tutto è finito. Lui si riveste e torna alla sua vita, lei si ricompone, prende i vestiti e li rimette in ordine, nasconde il vestito rotto ed esce salutando le commesse, come sempre.
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