Provato, non lo avrei mai creduto possipibe

di
genere
gay

non lo avrei mai pensato possibile, io 50 anni, sposato da trenta, esperienze sessuali solo con donne, e questo non vuole dire solo con mia moglie, sono un pochino libertino, comunque solo con donne, giovani non molto giovani, belle e meno belle, ma donne.
forse è meglio che cominci dall'inizio, circa due anni fa, io e la mia consorte, ci siamo trasferiti a Milano, proveniamo dalla provincia, il lavoro ha fatto in modo di pilotare le nostre scelte, e siamo andati ad abitare in un condominio in centro all'immensa metropoli.
NON è COME DA NOI IN PROVINCIA, I VICINI NON HANNO LA Cordialità CHE CI SI Può aspettare, ma tutto sommato non sono nemmeno fantasmi, dopo pochi giorni dal nostro arrivo, una sera dopo cena, hanno citofonato dei nostri vicini, e molto cordialmente si sono presentati e si sono messi a disposizione per poterci spiegare ed aiutare con gli ovvi obblighi condominiali.
col passare del tempo, poi si è conosciuto la quasi totalità di vicini, e via via si è potuto istaurare un ottimo rapporto con tutti.
io e mia moglie, senza figli, avevamo un'ottima vita sociale, incontravamo molti colleghi e amici della periferia, la nostra vita sessuale però attraversava un momento di stanca, non fraintendete, scopavamo regolarmente eccome, e non solo, a mia moglie piace moltissimo prenderlo dietro, e spessissimo, passavo ore a godermela nel culo, ma a mè mancava qualcosa, non capivo, ma per esempio, mi eccitavo a vedere la sua biancheria intima, se poi ero a casa solo, e vedevo reggiseni o slip. mi dovevo toccare, con l'evidente epilogo in sega pazzesca mentre accarezzavo i suoi indumenti.
ho provato ad indossarli, e la cosa mi eccitava particolarmente, ma poi smettevo immediatamente, pervaso da un senso di paura eccitazione.
comunque passano i mesi e poi un bel giorno, per motivi famigliari, mia moglie deve prendere una settimana di ferie, e quindi io rimango a casa solo, e la prima sera vengo invitato dai miei vicini, a cena, devo dire che non ne avevo voglia, ma loro insistono e accetto, passo una bela serata, ottimo cibo, e ottima compagnia, Elena, la moglie molto carina e simpatica, lui Andrea, uomo attento ma non particolarmente brillante, due figli maschi, uno di 16 anni e uno di 24.
solite chiacchiere, poi i ragazzi escono e io dopo una mezz'ora mi ritiro a casa, stanco pensando alla giornata che dovrò passare in ufficio.
due vgiorni dopo, intanto mia moglie era sempre via, decido di chiedere un giorno di ferie, così finalmente potrò sistemare garage e cantina senza che mia moglie rompa per come faccio o cosa faccio, e quindi di buon impegno sbrigo una miriade di lavoretti, ma siamo nel mese di Luglio e fa molto caldo, e quindi col passare della giornata rimango in calzoncini, sudato ma felice di come procede.
verso le 4 arriva il mio vicino, parcheggia e mi viene a visitare in cantina, sentendo il trambusto che faccio, e chiacchieriamo un po', poi mi invita a visitare la sua cantina, accetto, incuriosito magari prendo spunti.
entriamo, e mi trovo non in una cantima, capisco che è tutto tranne un ripostiglio, tutto in ordine, una scrivania un compiuter tre monitor, un divano, un armadio, delle scarpe col tacco ben riposte, molte scarpe col tacco, intravedo nell'anta semiaperta dell'armadio dei vestiti da donna, entriamo, lui chiude e mi dice:
questa è la mia cameretta, qui entro solo io e ci passo molte ore, avrai notato cose femminili, e parlando mi si avvicina e scorre i suoi palmi sul mio petto nudo, sudato, sento il suo tocco, i capezzoli si inturgidiscono, cosa mi stò+à succedendo? mi eccito? si lui è sempre più vicino, in un attimo il mio cazzo esplode è duro turgido, lui se ne accorge, è ormai appoggiato a mè, io sono appoggiato al muro, sento il suo fiato sul collo, non capisco, cosa stà succedendo?, sento che mi bacia il collo, chiudo gli occhi, mio dio è fantastico, scende ai capezzoli, mi sussurra, ma non sento sono frastornato, e poi mi bacia.
sento le sue labbra, la sua lingua che entra nella mia bocca, mi sciolgo, infilo la mia lingua nella sua bocca e giochiamo, lo abbraccio, lui mi abbraccia e mi fa scivolare i pantaloni a terra, mi afferra il cazzo, scende alle palle, e un attimo e sento che schizzo come un bambino, è bastato che mi toccasse per farmi sborrare, rantolo, è fantastico, nemmeno con mia moglie ho goduto così intensamente.
Andrea si inginocchia e mi ripulisce con la sua lingua gustandosi gli ultimi fotti del mio piacere, poi si alza e mi prega di ritornare tra una mezz'ora, io mi ricompongo e schizzo a casa a lavarmi, una doccia e poi un attimo a raccogliere le idee, capire cosa ho combinato, cosa ho fatto, ma sono matto, io non sono un frocio, mi piacciono le donne, mi sono scopato persino mia suocera, ma un tarlo non mi lasciava, Andrea mi piaceva, mi piacevano i maschi, sentivo da quel momento un'attrazione pazzesca per lui, e poco dopo mi reco in cantina.
busso e sento la sua voce che mi dice di entrare, una volta chiusa la porta, in una penombra degna di un nigth vedo una bellissima donna, le luci crescono, e così la posso vedere, era lui, parrucca alla Valentina, nera a caschetto, babydoll di pizzo nero, reggiseno e slip accompagnati da reggicalze e calze nere, ai piedi un paio di ciabatte da camera rosse, con pom pom, divina, elegante profumata e sensuale, mi abbraccia mi bacia, e ricambio il bacio, succhio la sua lingua, in un attimo sono nudo, e all'ora lei si stacca e comincia un lento strip, uno dopo l'altro cadono i suoi indumenti, fino all'ultimo, sfila gli slip e ammiro finalmente Andrea nuda, bellissimo, non certo magrissima, anzi un pochino di pancetta, ma morbida, depilatissima, e poi vedo svettare tra le sue gambe un meraviglioso cazzo senza peli, con una cappella rosso fuoco, e devo dire che è ben atrezzata, mi immagino Elena alle prese con il suo birillo.
mi avvicino e questa volta sono io ad inginocchiarmi, e come se fosse naturale, come se lo avessi già fatto, lo prendo in bocca e comincio a spompinarlo, lo infilo sempre più in gola, e assaporo il suo sapore,ma dopo poco lui mi stacca, e mi dice che se continuo viene e che non ha intenzione di sprecare così il nostro primo incontro, io sono alle stelle, eccitatissimo, non resisto, allora Andrea, mi fa accomodare a pecora sul divano, e lentamente e sapientemente comincia a leccarmi dietro, le palline piano piano, poi il mio buchetto, e comincia a infilare la lingua, io chiudo gli occhi e volo in paradiso, lui insiste e mi succhia il buco, lo irrora e afferra il mio cazzo lo scappella e gioca cpn le dita, è un bastone duro come la pietra, ad un tratto smette, infila un preservativo e mi sale sopra, mi sussurra parole dolci all'orecchio, e punta il suo meraviglioso cazzo al mio buco, sento la sua cappella entrare, un attimo, e capisco, lo fermo, mi giro lo guardo negli occhi e dico:
no Andrea, è la mia prima volta, sei il mio primo uomo, e credo di amarti, non voglio che usi il preservativo, se devo essere tuo mi scopi senza.
lui mi guarda, gli si inumidiscono gli occhi e mi dice:
non osavo chiedertelo amore, e così dicendo si sfila il preservativo, mi bacia e mi gira.
eccomi, pronta al sacrificio, ad immolarmi all'altare dell'amore omo, eccomi finalmente, lo sento, è appoggiato e spinge, entra a fatica ma entra, mi rilasso, si ferma, ricomincia, entra, scivola, accidenti è frosso, più di quanto si potesse pensare, entra, scivola interminabile procede, mi sento svenire, Andrea ha un cazzo da 25 cm, io sono vergine, mi sento squartare ma allo stesso tempo mi piace, mi sento bagnare, si è sangue, mi ha rotta, lo so, ma non fa nulla, entra amore sussurro, ed entra.
è in fondo, mi manca il fiato, non ho il coraggio di pensare che ora deve muoverlo, svengo, si voglio svenire, jo no voglio sentire, voglio essere sua fino in fondo e prendo coraggio, mi muovo io e sento lo stappo, evviva sono rotta, ora il dolore scende, si affievolisce e lui comincia la monta.
si lo sento nella sua potenza entrare e uscire sempre più deciso, fino al culmine, eccolo sborra, mi affonda e mi riempie di sborra, mi accascio e perdo i sensi.
al mio risveglio dopo pochi attimi vedo lui che mi accarezza, guardo il suo cazzo sporco del mio sangue, e capisco che per qualche giorno di sedersi non se ne parla, lui mi abbraccia mi bacia, e mi coccola.
dopo una mezz'ora si alza e mi dà un mazzo di chiavi e mi dice: sei la mia donna e io la tua donna, vieni quando vuoi e scegli quello che vuoi, d'ora in poi saremo sempre donne io e tè quando ci incontreremo, ti voglio mia sposami amore.
ma questo lo racconterò la prossima volte se vorrete.


di
scritto il
2016-10-09
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