Papà emigrato, mamma scopava con Nello e....
di
albertocolaianni
genere
incesti
Da qualche programma di storia che parla di emigrazione si può notare la differenza con l’emigrazione di oggi. Oggi gli italiani colti vanno via mentre riceviamo emigranti da
tutto il mondo. Quando cinque anni fa l’azienda dove lavorava mio padre gli propose di
andare in Qatar per la costruzione dei nuovi stadi con le relative infrastrutture, chiese due giorni di riflessione, ma la proposta allettante lo convinse ad accettare anche perché il rischio in Italia era quello di restare senza lavoro. Contrattualmente si poteva tornare in Italia tre giorni ogni due mesi. Le decisioni furono prese da mamma e papà insieme.
Nei giorni prima della partenza a casa sembrava fosse morto qualcuno, non c’era più la
voglia di ridere. Io adolescente mi attenevo alle loro decisioni. Venne il giorno della
partenza, tragedia illimitata, io non mi rendevo conto data l’età il vero motivo di tanta tristezza. Mamma però già dal giorno dopo era tranquillizzata, cantava perfino e nei giorni anche settimane successive si trasformava, la vedevo sempre più bella, usciva da sola molto spesso, cambiò modo di vestire, si truccava vistosamente. Un giorno venne a prenderla un ragazzo e si allontanarono in macchina, tornarono dopo due ore. Al rientro chiesi chi fosse rispose che era un suo amico. Un pomeriggio quando la venne a riportare, ero alla finestra dietro le tende, quindi non visto, li ho visti abbracciati che si baciavano.
Mamma aveva trovato il sostituto di papà. Ero arrabbiato, secondo me papà non doveva
essere trattato in quel modo. Successivamente anche perché era primavera inoltrata,
cominciò ad uscire sempre meno vestita, gonne sempre più corte, seno sempre più in
vista, tacchi sempre più alti. Eccitava anche me che ero il figlio figurarsi gli altri, però usciva sempre con lo stesso ragazzo ed un giorno (lo fece venire) a pranzo.
Nello, questo il suo nome, tentò riuscendoci, di apparire simpatico e mostrarsi amico.
Facevamo delle furibonde partite alla play, ci divertivamo un mondo. Un sabato sera,
presi dal gioco si fece tardi, pioveva a dirotto, mamma lo invitò a dormire da noi.
Dormire è stata l’unica cosa non fatta quella notte, i lamenti di mamma arrivavano
alla mia cameretta. Mi masturbai diverse volte, però quell’azione, come capii più tardi, era la liberazione per Nello a frequentare la nostra casa e fare l’amore ogni volta che volevano. Mamma mi raccomandò di non dire niente a papà, anzi mi disse che forse lui aveva un’altra donna. La rassicurai, in fondo piaceva anche a me sentirli scopare. Una mattina vidi il cazzo di Nello, era grandissimo, non si coprì affatto, anzi voleva che lo vedessi. Mi rimase nella testa, solo a pensarci mi eccitavo, chissà cosa avrei pagato per toccarlo e durante una delle nostre partite invece di sedere sulla sedia mi accovacciai sulle sue gambe, mentre il culo lo feci capitare sul suo cazzo
Non ci volle molto a farlo indurire, lo sfregavo col mio culetto, lo guardai negli occhi, gli sorrisi, mi sussurrò stai pure. Il primo passo era fatto, lui accettava. Forse ne parlò con mamma perché da quel giorno li vedevo sempre più spesso nudi, ormai non si coprivano più e scopavano sul letto rumorosamente con la porta aperta. Per me era
uno spettacolo, però avrei voluto partecipare alle loro scopate per toccare o al limite
anche succhiare il cazzo di Nello. Mamma ormai era a conoscenza della mia aspirazione, forse si erano messi d’accordo, perché durante una delle partite mi
posizionai col culetto sul cazzo di Nello che senza muoversi lo estrasse dai suoi
pantaloncini e lo mostrò in tutta la sua grandezza “Toccalo con le mani se vuoi”
In quel momento entrò mamma “Nico quello è mio non lo toccare” disse ridendo,
si mise vicino a noi, si piegò e lo prese in bocca, poi me lo offrì “Senti che buono”.
Finalmente avevo in bocca il cazzo di Nello. Da quella sera potevo stare nel letto
con loro. Collaboravo pienamente, la cosa che mi piaceva di più era leccarlo
mentre era nella figa di mamma. Se ci fosse stato papà non sarebbe stato possibile.
Dopo due mesi, finalmente tornò papà per soli tre giorni. Non so cosa successe,
fatto sta che la sera venne Nello a dormire con mamma mentre papà dormì con me
nel mio letto. “Papà cosa è successo” “Nico non è successo nulla, solo che in mia
assenza la mamma ha diritto di avere un uomo accanto” Cominciò a raccontarmi
come procedeva il suo lavoro, come si viveva in quella metropoli. Era solo con
gli slip papà, era abbronzatissimo, aveva un profumo che stordiva, il cazzo attraverso le mutande simile a quello di Nello, gli misi la testa sul petto, con la mano lo massaggiavo, tentavo di arrivare vicino al cazzo e la ritiravo, una, due, tre volte lo toccavo, poi ancora lasciavo per qualche secondo la mano a contatto, poi la ritraevo, poi mi misi sul suo corpo “Papà mi manchi tanto” “Anche tu Nico mi manchi tanto” “Papà sai che io e la mamma insieme abbiamo succhiato il cazzo di Nello”?.................
tutto il mondo. Quando cinque anni fa l’azienda dove lavorava mio padre gli propose di
andare in Qatar per la costruzione dei nuovi stadi con le relative infrastrutture, chiese due giorni di riflessione, ma la proposta allettante lo convinse ad accettare anche perché il rischio in Italia era quello di restare senza lavoro. Contrattualmente si poteva tornare in Italia tre giorni ogni due mesi. Le decisioni furono prese da mamma e papà insieme.
Nei giorni prima della partenza a casa sembrava fosse morto qualcuno, non c’era più la
voglia di ridere. Io adolescente mi attenevo alle loro decisioni. Venne il giorno della
partenza, tragedia illimitata, io non mi rendevo conto data l’età il vero motivo di tanta tristezza. Mamma però già dal giorno dopo era tranquillizzata, cantava perfino e nei giorni anche settimane successive si trasformava, la vedevo sempre più bella, usciva da sola molto spesso, cambiò modo di vestire, si truccava vistosamente. Un giorno venne a prenderla un ragazzo e si allontanarono in macchina, tornarono dopo due ore. Al rientro chiesi chi fosse rispose che era un suo amico. Un pomeriggio quando la venne a riportare, ero alla finestra dietro le tende, quindi non visto, li ho visti abbracciati che si baciavano.
Mamma aveva trovato il sostituto di papà. Ero arrabbiato, secondo me papà non doveva
essere trattato in quel modo. Successivamente anche perché era primavera inoltrata,
cominciò ad uscire sempre meno vestita, gonne sempre più corte, seno sempre più in
vista, tacchi sempre più alti. Eccitava anche me che ero il figlio figurarsi gli altri, però usciva sempre con lo stesso ragazzo ed un giorno (lo fece venire) a pranzo.
Nello, questo il suo nome, tentò riuscendoci, di apparire simpatico e mostrarsi amico.
Facevamo delle furibonde partite alla play, ci divertivamo un mondo. Un sabato sera,
presi dal gioco si fece tardi, pioveva a dirotto, mamma lo invitò a dormire da noi.
Dormire è stata l’unica cosa non fatta quella notte, i lamenti di mamma arrivavano
alla mia cameretta. Mi masturbai diverse volte, però quell’azione, come capii più tardi, era la liberazione per Nello a frequentare la nostra casa e fare l’amore ogni volta che volevano. Mamma mi raccomandò di non dire niente a papà, anzi mi disse che forse lui aveva un’altra donna. La rassicurai, in fondo piaceva anche a me sentirli scopare. Una mattina vidi il cazzo di Nello, era grandissimo, non si coprì affatto, anzi voleva che lo vedessi. Mi rimase nella testa, solo a pensarci mi eccitavo, chissà cosa avrei pagato per toccarlo e durante una delle nostre partite invece di sedere sulla sedia mi accovacciai sulle sue gambe, mentre il culo lo feci capitare sul suo cazzo
Non ci volle molto a farlo indurire, lo sfregavo col mio culetto, lo guardai negli occhi, gli sorrisi, mi sussurrò stai pure. Il primo passo era fatto, lui accettava. Forse ne parlò con mamma perché da quel giorno li vedevo sempre più spesso nudi, ormai non si coprivano più e scopavano sul letto rumorosamente con la porta aperta. Per me era
uno spettacolo, però avrei voluto partecipare alle loro scopate per toccare o al limite
anche succhiare il cazzo di Nello. Mamma ormai era a conoscenza della mia aspirazione, forse si erano messi d’accordo, perché durante una delle partite mi
posizionai col culetto sul cazzo di Nello che senza muoversi lo estrasse dai suoi
pantaloncini e lo mostrò in tutta la sua grandezza “Toccalo con le mani se vuoi”
In quel momento entrò mamma “Nico quello è mio non lo toccare” disse ridendo,
si mise vicino a noi, si piegò e lo prese in bocca, poi me lo offrì “Senti che buono”.
Finalmente avevo in bocca il cazzo di Nello. Da quella sera potevo stare nel letto
con loro. Collaboravo pienamente, la cosa che mi piaceva di più era leccarlo
mentre era nella figa di mamma. Se ci fosse stato papà non sarebbe stato possibile.
Dopo due mesi, finalmente tornò papà per soli tre giorni. Non so cosa successe,
fatto sta che la sera venne Nello a dormire con mamma mentre papà dormì con me
nel mio letto. “Papà cosa è successo” “Nico non è successo nulla, solo che in mia
assenza la mamma ha diritto di avere un uomo accanto” Cominciò a raccontarmi
come procedeva il suo lavoro, come si viveva in quella metropoli. Era solo con
gli slip papà, era abbronzatissimo, aveva un profumo che stordiva, il cazzo attraverso le mutande simile a quello di Nello, gli misi la testa sul petto, con la mano lo massaggiavo, tentavo di arrivare vicino al cazzo e la ritiravo, una, due, tre volte lo toccavo, poi ancora lasciavo per qualche secondo la mano a contatto, poi la ritraevo, poi mi misi sul suo corpo “Papà mi manchi tanto” “Anche tu Nico mi manchi tanto” “Papà sai che io e la mamma insieme abbiamo succhiato il cazzo di Nello”?.................
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