Mamma mi scopre mentre mi masturbo.

di
genere
incesti

Lunedi ottobre ore 16,15 sono da solo in casa, non riuscivo a trovare la posizione al mio cazzo perché agitato, mi stavo facendo una sega di quelle gustose che lasciano proprio soddisfatti e proprio mentre stavo sborrando rientra mamma senza che me ne accorgessi e comincia una litania "Brutto porco pervertito, non ti vergogni?" La quantità eccessiva di sborra stava scivolando sul letto. "Non basta la sborra di tuo padre, ora devo vedere anche la tua maiale" "Mamma mi stavo masturbando e fino ad un attimo fa ero solo, cosa c'è di male"? "Quando rientra informo tuo padre" "Va bene mamma, che dirà mai papà" "Dirà che sei un pervertito" "Mamma decidi tu" Intanto il cazzo dopo aver depositato tutta la sborra, non accennava a rilassarsi. "Vedi che succede non ritorna più come prima, questa è una mancanza di rispetto" "Mamma io ho sempre avuto un difetto, quando parlo con una donna il cazzo resta sempre eretto" "Ma io non sono una donna sono tua mamma" "Tu mamma sei una donna migliore delle altre, sei eccitante da morire" "Ed ora quando ritorna normale" "Quando esci dalla mia camera" "Io avrei un altro sistema" "Quale mamma"? "Quello di metterlo nella figa" "Di chi mamma"? "Nella mia figa caro" "Sono tuo figlio mamma" "Che male c'è, dai proviamo" Ci siamo spogliati delicatamente ed alla vista della bellissima figa depilata di mamma il cazzo divenne enorme. "Mamma mia" esclamò lei "Non ho mai visto una cosa simile, vieni sulla mamma, ma fai piano altrimenti dovremo rifare l'intonaco" Gambe divaricate, figa che emetteva umori a pioggia, dopo aver puntato il cazzo, fu lei stessa a dare il colpo di grazia e farlo entrare tutto. "Dio santo mi sento piena di cazzo, mi arriva allo stomaco, fai piano fammelo gustare tutto, è il doppio di quello di tuo padre, ora muoviti piano, o Dio che mi doveva capitare, da quando tempo non avevo questo privilegio" "Mamma non ne ho per tanto, potrei sborrare da un momento all'altro" "Aspetta coordiniamo i movimenti, oh ecco l'orgasmo, da morire muoviti piano ecco ancora, dai sborra, è uno tsunami di sborra con una pressione micidiale, ooooohhh, ora posso morire" Non la sentivo più, rilassata totalmente, non respirava più, per accertarmi misi l'orecchio vicino alla bocca, cominciò a leccarlo, il cazzo non ne voleva sapere di rilassarsi, la presi con la forza, la misi a novanta e zac, ancora il pieno nella figa. "Strappami le carni, mi fai tornare puttana, che meraviglia sei, hai risvegliato la puttana che c'è in me, dai sborriamo ancora insieme, e poi ancora, e poi ancora..." "Mamma sta per tornare papà" "Ora le cose cambieranno con tuo padre, non farò mai a meno del tuo cazzo" "Mamma non possiamo fare un torto a papà" "Si ma non possiamo fare un torto alla mia figa". "Ti confesso che lui non è tuo padre, il tuo concepimento è avvenuto con un orgia dove l'unica donna ero io con quattro maschi, quindi padre ignoto" "Mamma sei più puttana di quanto pensassi" "E' proprio vero, più che puttana mi piacciono i cazzi, come il tuo". "Lo dici ancora a papà che mi stavo masturbando"? "Non lo dico a patto che quando restiamo soli mi scopi in maniera animalesca, mi devi scoppiare la figa, mi devi uccidere col cazzo" "Mamma ho paura che tu possa uccidermi con la figa" Ci uccidiamo a vicenda, sai che soddisfazione morire col cazzo nella figa e restarci in eterno, solo se ci penso mi eccito ancora" "Ora sai che quando il cazzo non trova posto, avvisami che lo trovo io il posto ideale"
scritto il
2022-10-26
1 8 . 8 K
visite
9
voti
valutazione
4
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.