Questi giovani quattro

di
genere
gay

La giornata passato con Giorgio e mia figlia è stata una parentesi pazzesca e allo stesso tempo, favolosa, che mi ha fatto capire, che con Giorgio, non ci sarebbero stati limiti, e che mi dovevo preparare a cose senz'altro più impegnative.
Dopo circa una paio di giorni, era sabato mattina, quando mia moglie si presenta in cucina, indossando la sua camicia da notte, aperta davanti e completamente nuda sotto, e mi dice: ma ho saputo della tua ammucchiata, con nostra figlia, ma bravo, era ora, erano un paio di anni che mi diceva, che le sarebbe piaciuto scopare con tè, mi diceva, chissà com'è scopare con un frocio effemminato, e mi chiedeva come facessi io ad aver scopato tutti questi anni con tè, le ho risposto che tu mi hai scopata ben poche volte, e che comunque non eri poi così male.
Ormai non mi meraviglio più di mia moglie, e dopo varie domande e risposte, mi ha confessato di avere rapporti saffici con nostra figlia da anni, e che anzi ha assistito, alla sua prima volta, avvenuta a casa nostra nel nostro letto, con un suo amico più grande di lei, e che per tutto il tempo ha assistito, e poi aiutato la coppia.
Rimango comunque stupito dal fatto che mia figlia sapesse che ero un frocio, e che lo sapesse da anni, che sapesse della mia femminilità, e dei miei incontri con uomini, della mia doppia vita e che la cosa la eccitasse e non le facessi schifo, ero più a mio agio, mi dissi che era meglio così.
Verso le 10 mia figlia mi raggiunge in terrazzo e mi chiede: come mai papà non rimani en femme in casa? tanto se la tua natura è di essere donna, non capisco perché non la assecondi anche qui, le faccio notare che non sapevo che lei ne fosse a conoscenza, e che comunque in famiglia c'era anche suo fratello, che quindi non era il caso.
Mi guardò, e si mise a ridere, e mi disse: ma tu non osservi nulla vero? a parte il fatto che luca sa di tè da moltissimo tempo, e poi guarda che è gay, non vedi che non ha mai portato donne in casa, le uniche fighe che a visto sono la mia e quella di mamma.
Penso che per un attimo ho perso i sensi, non lo sapevo e non l'ho mai capito, sono una frana mi dico come padre, comunque un attimo dopo mia figlia mi accompagna in camera da letto e mi porge dell'intimo di mia moglie, un reggicalze calze, e una specie di vestaglia molto carina e un paio di sabot, un paio di numeri in meno, ma ugualmente comodi, mi trucco, e metto una parrucca sua, e poi mi dice: papà, porta a casa un po' della tua roba, perché d'ora in poi in casa sarai vestita da donna, avremo due mamme io e Luca, e così, una mezz'ora dopo mi trovò mio figlio al suo risveglio.
Entrò in cucina e mi trovò intenta ai fornelli, mi vide, mi riconobbe, e mi disse: finalmente papà ti sei deciso, o meglio Paola ti sei decisa, era ora, e poi sei anche bella e desiderabile, finalmente non ci si deve più nascondere.
Passammo il resto della mattina a parlarne tra noi in famiglia, ci raccontammo tutto senza pudori, mia moglie raccontò di tutti i suoi incontri, da ragazza ad oggi, dell'incesto con Luca per fargli provare una donna, mio figlio raccontò della sua natura gay, non trav come mè, mia figlia di tutto quello che ha provato, e io raccontai la mia storia sin da giovinetta, e così non avevamo più segreti, ci accordammo, visto la casa molto grande, che potevamo portare a casa chi volevamo giorno e notte, e che da quel giorno giravamo nudi o nel mio caso en femme per casa senza problemi, e che se avessimo avuto voglia di sesso tra noi, lo avremmo fatto dove volevamo anche in presenza di altri della famiglia.
E così subito successe, mia figlia si sfilò il vestitino che indossava, e nuda si appoggiò a pecora al divano e mi disse, dai forza papà inculami, e fammi godere, allargò le chiappette bianche e io non mi feci pregare, affondai il mio cazzo in lei, un attimo dopo Luca appoggiò il suo pene al mio buchetto, e con sorpresa mi accorsi delle dimensioni notevoli del suo membro, lo sentii forzarmi, e con difficoltà entrare dentro, mi fece provare dolore, ma poi affondò in mè, cominciò a dare il ritmo, si aggrappò alle mie tettine e cominciò a spingere sempre più forte, fino a riempirmi per bene di sborra, e costringendomi a eiaculare in mia figlia.
Si sfilò, e io mi inginocchiai per ripulirlo con la mia lingua e mi trovai davanti un cazzo possente enorme, e fantastico, duro, nemmeno l'ombra di volersi abbassare, allora vidi mia moglie pronta a gambe larghe, lo aiutai a posizionarsi all'ingresso della sua figa e con un colpo secco la penetrò, lei sobbalzò, si morse le labbra, e chiuse gli occhi, lui cominciò a pistonarla, e la scopò per una ventina di minuti, mia moglie godeva in continuazione, e urlava il suo piacere, fino alla sua sborrata, che scosse il corpo di mia moglie, fino alla svenimento.
Ripresasi mi disse che era sempre così quando scopava con Luca, e l'idea di averlo dentro da dove era uscito la mandava in paranoia, che anzi, c'erano stati dei momenti che voleva sospendere la pillola per rimanere gravida di lui, ma che poi ci aveva ripensato.
Ma il bello venne quando Sara, prese il suo cellulare e mi fece vedere che aveva registrato tutto, e che il filmato lo inviava a Giorgio, che lo avrebbe poi fatto vedere ai suoi amici, e che mi sarei dovuta aspettare in futuro cose depravate da loro, che ormai io e lei eravamo le schiave di Giorgio.
come da copione, il lunedì alle tredici, arrivò il messaggio da Giorgio: Paola alle 17 fatti trovare pronta, truccata reggicalze calze di a tua moglie che non andrai a casa.
Così feci, mi preparai, sentii aprire la porta, uscii dalla cucina e trovai davati a mè tre uomini, sulla sessantina, gli chiesi chi fossero e loro risposero: ci manda Giorgio, tu sei Paola la prostituta vero? e così dicendo, misero trecento euro sul mobile e cominciarono a spogliarsi, io capii cosa ero diventata, una volta nudi, mi porsero un dvd, lo infilai nel lettore, e subito apparirono scene di sesso, che riconobbi essere poi quanto fatto in famiglia pochi giorni prima, e mentre mi infilavo tra i tre maschi, uno di loro disse agli altri: vedi la troietta, quella giovane? me la sono fatta un sacco di volte, un centone e te la ripassi una notte, rimasi di stucco, era vero eravamo ormai le sue troie, un attimo dopo e l'atro disse: io mi fare la tardona, bella vacca, e subito giù risate, sicuramente Giorgio la contatterà se la vuoi.
Ora avevo davanti a mè ore di sesso, tre maschi porci, scelti da Giorgio, quindi sicuri, puliti, ma con idee ben chiare, ero un giocattolo per loro, avevano intenzione di usarmi per bene e di togliersi capricci che mai avrebbero osato con le loro mogli.
Per un paio di ore si alternarono a scopare il mio culetto, riducendolo a uno straccio, non contenti si divertirono a legare e straziare il mio povero pene, e le mie palline, me le chiusero in un cassetto, mentre in due mi tenevano sollevata, mentre il terzo tenendo chiuso il più possibile il cassettino mi scopava.
Infilarono di tutto dentro di mè, e verso le 20 se ne andarono, lasciandomi distrutta sul letto, verso le 20 e 30 arrivò Giorgio, entrò, prese i soldi, li mise in tasca, e mi disse: ora riposati, rientro tardi, non lavarti, aspettami, che poi continuo io con tè, e a proposito, oggi è l'antipasto, ti farò allenare da altri, fino a quando non ti avranno sfondata per bene, poi ci sarà una sorpresa pe tè e la tua troietta, chiuse la porta e se ne andò.

di
scritto il
2016-11-27
5 . 3 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Questi giovani tre

racconto sucessivo

Sentirsi femmina
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.