Diario di un matrimonio
di
AB&AM1
genere
tradimenti
Ciao a tutti. Io sono AM (ex moglie di AB leggete i racconti di AB&AM ) e scriverò un paio di racconti reali che faranno saltare sulla sedia il mio ex marito, quando li leggerà…
Un’estate, durante una vacanza in Sardegna, mi venne voglia di prendere il sole nuda, ma nella zona non c’erano spiagge adatte. Io e mio marito ne parlammo e lui mi dissuase dall’andare nuda sugli scogli vicini perché c’era troppa gente in giro.
Lo zio di mio marito aveva un piccolo motoscafo. Lo teneva in Sardegna e l’uso principale che ne faceva era uscire a pesca.
“Caro, avresti qualcosa in contrario se andassi in motoscafo con tuo zio per prendere il sole nuda?”
“Io no, puoi proporglielo, ma non farlo sapere a mia zia o succede un casino…”
“Affare fatto!” risposi.
In realtà allo zio dissi solamente che volevo uscire a pesca con lui e vedere come pescava; non dissi nulla sulla nudità perché non volevo che rifiutasse. Lui e sua moglie erano sposati da molti anni, senza figli, erano una vera coppia di ferro e non volevo metterlo in crisi.
Uscimmo dal porticciolo di Bosa Marina la mattina presto; l’aria era fresca. Avevo lasciato gli abiti in auto. Indossavo un bikini e un copricostume ed ero completamente avvolta in un grosso asciugamano da spiaggia; un po' infreddolita.
La barca si allontanò velocemente verso nord e giunse in una zona abbastanza lontana dalla scogliera. L’acqua era molto profonda, di un blu intenso. Lo zio preparò l’attrezzatura e buttò in acqua la lenza con una specie di pesciolino metallico alla fine, accese il sonar per vedere se c’erano branchi di pesci in zona e avviò il battello lentamente proseguendo verso nord.
La canna era fissata alla barca e lui mi disse di avvisarlo se si fosse piegata e avesse abboccato qualche pesce.
Il sole incominciò a diventare caldo e un po' alla volta mi tolsi l’asciugamano, il copri costume e il reggiseno.
Quando lo zio si voltò ancora rimase sorpreso vedendo le mie tette, ma si adeguò velocemente, anzi, ebbi l’impressione che non mi togliesse gli occhi di dosso.
Mi è sempre piaciuta la sensazione di essere desiderata, ammirata, …
“Ti spiace se tolgo gli slip? – gli chiesi – a tuo nipote non piace il segno del costume sull’abbronzatura …”.
Senza lasciargli il tempo di rispondere sfilai il costume.
“Vedi, me la sono depilata apposta stamattina …”
Lo vidi deglutire. Rimase in silenzio per almeno mezzora. Io in piedi, completamente nuda, a parte gli occhiali da sole, tenevo le mani sulla canna da pesca che comunque era ancorata alla barca. A un certo punto la canna si piegò di colpo: qualcosa aveva abboccato.
“Aiuto …”
Lo zio corse in mio aiuto. Nell’afferrare la canna mi abbracciò da dietro e devo ammettere che la cosa mi fece un effetto strano. L’atmosfera “glaciale” che si era creata quando mi ero spogliata completamente era svanita di colpo. L’abbraccio mi faceva piacere…
Ci concentrammo sulla canna e sul pesce. Dopo alcuni minuti di “lotta” lo alzammo a bordo. Era un pesce di una trentina di cm abbondanti, ma quando era in acqua mi sembrava enorme. Rimasi un po' delusa…
“Da come tirava mi aspettavo chissà cosa!”. Guardai il costume dello zio che mostrava un rigonfiamento niente male.
“Il pesce non è la sola cosa a tirare… -gli dissi divertita indicando il suo costume- ti ho messo in difficoltà?”
“In difficoltà no, ma spero di non averti offeso…”
“Nessuna offesa, è un complimento, anzi, proprio un bel complimento, bello grosso!”
Lo accarezzai e sentii che era duro come il marmo, gli infilai una mano nel costume e lo afferrai dolcemente.
Avrei voluto fargli un pompino, ma mi sembrava troppo audace. Mi limitai ad accarezzarglielo. Poi lo afferrai con vigore e con pochi movimenti mi sentii spruzzare il polso e la mano.
Spense il motore lasciando la barca alla deriva. Facemmo il bagno in mare e rimanemmo fino all’ora di pranzo a prendere il sole. Gli chiesi di spalmarmi l’olio solare, ci accarezzammo dolcemente, poi timidamente portò il suo dito unto sul mio clitoride e con poca pressione e un movimento rotatorio mi regalò un orgasmo dolcissimo.
“È tardi –disse a un certo punto- dovremmo rientrare”
“Sì hai ragione, ma usciamo anche domani –gli proposi- mi piace pescare e c’è un altro bel pesce che mi piacerebbe prendere…”
Non vedevo l’ora che fosse il giorno dopo…
Il giorno dopo uscimmo più tardi; il sole era già alto e io mi spogliai appena fuori dal porto. Mi sdraiai a prendere il sole completamente nuda mentre lo zio guidava verso il largo. Ero sdraiata di fronte al posto guida e le mie mani percorrevano il mio corpo per spalmare l’olio solare.
Non riusciva a togliermi gli occhi di dosso: ero nuda, unta, aperta e a disposizione. Provate a immaginare i suoi pensieri!!
Appena fu ragionevolmente al largo spense il motore. Si fermò davanti a me ad ammirarmi.
“Non togli il costume?” –gli chiesi; aspettava un mio incoraggiamento prima di fare qualunque cosa.
La sua asta era già ben ritta, possente, molto più di quella di mio marito. Io mi ero già scaldata toccandomela tutto il viaggio e non vedevo l’ora di accoglierlo. Si sdraiò sopra di me e io glielo afferrai infilandomelo con desiderio.
Incominciò a leccarmi il seno, poi mi baciò sulla bocca. Sentii il sapore dell’olio solare e la sua lingua che si faceva spazio nella mia bocca. Gli afferrai le natiche per tirarmelo dentro il più possibile e lui incominciò a penetrarmi con vigore. Non resistetti e incominciai a godere. Ricordo un orgasmo lunghissimo e intenso.
Lui aveva una resistenza notevole, mi sembrava ancora lontano dall’orgasmo, ma io avrei smesso volentieri.
“Vuoi venirmi in bocca?” gli chiesi.
“Preferisco questo” rispose dandomi dei colpi ancora più vigorosi. Avevo la vagina che si stava contraendo, mi dava un po' fastidio.
Lo sentii aumentare il ritmo. Lo strinsi a me con le braccia e con le gambe; finalmente lo sentii svuotarsi dentro di me. Provai tenerezza. Aveva quasi sessant’anni ed ero la seconda donna della sua vita.
La vacanza proseguì tranquilla, io e lo zio uscimmo a pesca quasi tutti i giorni; non era più timido nel prendersi quello che voleva e alla fine della vacanza la mia abbronzatura era perfetta…
Non so se il mio ex marito avesse sospettato qualcosa all’epoca; vorrei vedere la sua faccia ora …
Un’estate, durante una vacanza in Sardegna, mi venne voglia di prendere il sole nuda, ma nella zona non c’erano spiagge adatte. Io e mio marito ne parlammo e lui mi dissuase dall’andare nuda sugli scogli vicini perché c’era troppa gente in giro.
Lo zio di mio marito aveva un piccolo motoscafo. Lo teneva in Sardegna e l’uso principale che ne faceva era uscire a pesca.
“Caro, avresti qualcosa in contrario se andassi in motoscafo con tuo zio per prendere il sole nuda?”
“Io no, puoi proporglielo, ma non farlo sapere a mia zia o succede un casino…”
“Affare fatto!” risposi.
In realtà allo zio dissi solamente che volevo uscire a pesca con lui e vedere come pescava; non dissi nulla sulla nudità perché non volevo che rifiutasse. Lui e sua moglie erano sposati da molti anni, senza figli, erano una vera coppia di ferro e non volevo metterlo in crisi.
Uscimmo dal porticciolo di Bosa Marina la mattina presto; l’aria era fresca. Avevo lasciato gli abiti in auto. Indossavo un bikini e un copricostume ed ero completamente avvolta in un grosso asciugamano da spiaggia; un po' infreddolita.
La barca si allontanò velocemente verso nord e giunse in una zona abbastanza lontana dalla scogliera. L’acqua era molto profonda, di un blu intenso. Lo zio preparò l’attrezzatura e buttò in acqua la lenza con una specie di pesciolino metallico alla fine, accese il sonar per vedere se c’erano branchi di pesci in zona e avviò il battello lentamente proseguendo verso nord.
La canna era fissata alla barca e lui mi disse di avvisarlo se si fosse piegata e avesse abboccato qualche pesce.
Il sole incominciò a diventare caldo e un po' alla volta mi tolsi l’asciugamano, il copri costume e il reggiseno.
Quando lo zio si voltò ancora rimase sorpreso vedendo le mie tette, ma si adeguò velocemente, anzi, ebbi l’impressione che non mi togliesse gli occhi di dosso.
Mi è sempre piaciuta la sensazione di essere desiderata, ammirata, …
“Ti spiace se tolgo gli slip? – gli chiesi – a tuo nipote non piace il segno del costume sull’abbronzatura …”.
Senza lasciargli il tempo di rispondere sfilai il costume.
“Vedi, me la sono depilata apposta stamattina …”
Lo vidi deglutire. Rimase in silenzio per almeno mezzora. Io in piedi, completamente nuda, a parte gli occhiali da sole, tenevo le mani sulla canna da pesca che comunque era ancorata alla barca. A un certo punto la canna si piegò di colpo: qualcosa aveva abboccato.
“Aiuto …”
Lo zio corse in mio aiuto. Nell’afferrare la canna mi abbracciò da dietro e devo ammettere che la cosa mi fece un effetto strano. L’atmosfera “glaciale” che si era creata quando mi ero spogliata completamente era svanita di colpo. L’abbraccio mi faceva piacere…
Ci concentrammo sulla canna e sul pesce. Dopo alcuni minuti di “lotta” lo alzammo a bordo. Era un pesce di una trentina di cm abbondanti, ma quando era in acqua mi sembrava enorme. Rimasi un po' delusa…
“Da come tirava mi aspettavo chissà cosa!”. Guardai il costume dello zio che mostrava un rigonfiamento niente male.
“Il pesce non è la sola cosa a tirare… -gli dissi divertita indicando il suo costume- ti ho messo in difficoltà?”
“In difficoltà no, ma spero di non averti offeso…”
“Nessuna offesa, è un complimento, anzi, proprio un bel complimento, bello grosso!”
Lo accarezzai e sentii che era duro come il marmo, gli infilai una mano nel costume e lo afferrai dolcemente.
Avrei voluto fargli un pompino, ma mi sembrava troppo audace. Mi limitai ad accarezzarglielo. Poi lo afferrai con vigore e con pochi movimenti mi sentii spruzzare il polso e la mano.
Spense il motore lasciando la barca alla deriva. Facemmo il bagno in mare e rimanemmo fino all’ora di pranzo a prendere il sole. Gli chiesi di spalmarmi l’olio solare, ci accarezzammo dolcemente, poi timidamente portò il suo dito unto sul mio clitoride e con poca pressione e un movimento rotatorio mi regalò un orgasmo dolcissimo.
“È tardi –disse a un certo punto- dovremmo rientrare”
“Sì hai ragione, ma usciamo anche domani –gli proposi- mi piace pescare e c’è un altro bel pesce che mi piacerebbe prendere…”
Non vedevo l’ora che fosse il giorno dopo…
Il giorno dopo uscimmo più tardi; il sole era già alto e io mi spogliai appena fuori dal porto. Mi sdraiai a prendere il sole completamente nuda mentre lo zio guidava verso il largo. Ero sdraiata di fronte al posto guida e le mie mani percorrevano il mio corpo per spalmare l’olio solare.
Non riusciva a togliermi gli occhi di dosso: ero nuda, unta, aperta e a disposizione. Provate a immaginare i suoi pensieri!!
Appena fu ragionevolmente al largo spense il motore. Si fermò davanti a me ad ammirarmi.
“Non togli il costume?” –gli chiesi; aspettava un mio incoraggiamento prima di fare qualunque cosa.
La sua asta era già ben ritta, possente, molto più di quella di mio marito. Io mi ero già scaldata toccandomela tutto il viaggio e non vedevo l’ora di accoglierlo. Si sdraiò sopra di me e io glielo afferrai infilandomelo con desiderio.
Incominciò a leccarmi il seno, poi mi baciò sulla bocca. Sentii il sapore dell’olio solare e la sua lingua che si faceva spazio nella mia bocca. Gli afferrai le natiche per tirarmelo dentro il più possibile e lui incominciò a penetrarmi con vigore. Non resistetti e incominciai a godere. Ricordo un orgasmo lunghissimo e intenso.
Lui aveva una resistenza notevole, mi sembrava ancora lontano dall’orgasmo, ma io avrei smesso volentieri.
“Vuoi venirmi in bocca?” gli chiesi.
“Preferisco questo” rispose dandomi dei colpi ancora più vigorosi. Avevo la vagina che si stava contraendo, mi dava un po' fastidio.
Lo sentii aumentare il ritmo. Lo strinsi a me con le braccia e con le gambe; finalmente lo sentii svuotarsi dentro di me. Provai tenerezza. Aveva quasi sessant’anni ed ero la seconda donna della sua vita.
La vacanza proseguì tranquilla, io e lo zio uscimmo a pesca quasi tutti i giorni; non era più timido nel prendersi quello che voleva e alla fine della vacanza la mia abbronzatura era perfetta…
Non so se il mio ex marito avesse sospettato qualcosa all’epoca; vorrei vedere la sua faccia ora …
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