Io, Marina ed i due vecchi al mare
di
Riccard82
genere
trio
Era fine maggio, io e la mia ragazza Marina eravamo al mare dalla tarda mattinata, pochissima gente, forse nemmeno venti persone, perlopiù coppie di una certa età. Marina è una ragazza di 34 anni formosa, alta 170 circa, scura di carnagione, con una quarta di seno ed un bel culo pieno e sodo, una bella mediterranea diciamo...
Facemmo una bella nuotata, poi lo spuntino e poi andammo sul pattino che c'era in acqua, un po defilato rispetto alla spiaggia, vicino agli scogli; li le spalmai un po di olio abbronzante ed ingugiai un po su quel culo bello pieno e duro, fino quasi ad infilarle un dito nell'ano, mi fermò solo quando sentì delle voci in lontananza... peccato, a me rimase il pisello bello duro e purtroppo le persone che stavano arrivando si fermarono non lontane da noi, quindi il gioco finí. Dopo un po tornammo ai nostri asciugamani, provammo a riposare un po ma subito dopo arrivò un gruppo di ragazzini sui 18 anni che chiaramente ci impedì di sonnecchiare. Lei era a sdraiata a pancia in giù con tutta la mutanda infilata nel sedere a mo di perizoma, e chiaramente questo non sfuggì ai ragazzini davanti a noi, cercavano di guardare il più possibile cercando di non farsi notare da me, ma ancora non erano abbastanza smaliziati per non farsi scoprire!
Dopo circa una mezz'oretta si alzò dall'asciugamano e chiacchierammo un po, poi presi i racchettoni e iniziammo a fare due scambi. Le sue tettone ballavano ad ogni movimento, ed i ragazzini erano catalizzati dalla visione, erano dietro di me di neanche cinque metri quindi sentivo i loro commenti, classici di quell'età che variavano dal "se la prendo mi chiede pietà" , "le sborrerei su quelle tette a quella zoccola" , " "la spacco in due quella" e via dicendo, senza sapere che con una porca come lei nessuno di loro sarebbe durato più di 3 minuti! Sentire certi apprezzamenti sulla mia donna però mi stava facendo un certo effetto, e poi lei se n'era accorta e quindi un po giocava, temporeggiava quando era piegata in avanti per far risaltare ancora di più le tettone o saltando anche quando non era necessario... incrociammo lo sguardo e mi sorrise maliziosa, capii che stava facendo la troia e voleva provocarli, riuscendoci benissimo! Ad un tratto un salto un poco più alto fece uscire una tetta fuori dalla coppa, per la gioia dei ragazzini che rumoreggiavano dietro (sempre in incognita secondo loro); lei fece finta di accorgersi solo un paio di secondi dopo e si voltò per sistemarsi: fu solo allora che notammo due signori sui 65/70 anni dietro di lei, che addirittura avevano girato le spiaggine non verso il sole ma verso la nostra partita, o meglio verso di lei ed il suo culo. Non distoglievano lo sguardo, e intravidero la tettona mentre lei la sistemava dentro il reggiseno. Marina si rigirò verso di me e guardandomi mi fece intendere che aveva qualcosa in mente, facendomi un piccolo cenno con la testa verso i due signori dietro. Riprendemmo a giocare a notai che lei spesso lasciava andare la pallina per poi chinarsi a raccoglierla, e allora mi feci più audace e la lanciai molto in profondità vicina alle spiaggine dei vecchi. Scambiarono due battute che io non sentii e continuammo a giocare, dopo nemmeno due minuti lanciai di nuovo la pallina verso di loro e finì proprio vicinissima, davanti ad uno di loro. Lei si inchinó a prenderla, rimase un paio di secondi piegata in avanti verso di lui e poi si rialzó ridendo e dicendogli qualcosa. Ancora una volta il brusio dei ragazzini, il rumore delle onde e la poca vicinanza mi impedirono di sentire cosa si erano detti. Il cazzo iniziava ad indurirsi parecchio, non capivo più nulla ed alla prima pallina utile la lanciai di nuovo lí, tra i due vecchi... uno di loro fece una cosa che mi lasció sbalordito: allungó la mano verso la pallina e la lanciò sotto la sua spiaggina... lei si inchinó a prenderla, rimanendo a quattro zampe per qualche secondo davanti a lui, scambiando due parole, poi si avvicinó al nostro ombrellone, poggió racchetta e pallina e mi disse "vai in acqua, lasciami fare, però guardami" .
Io come un automa, intontito, entrai in acqua, e mi girai verso di loro. La spiaggia nel frattempo si era praticamente svuotata, erano rimasti i ragazzini che si erano messi a giocare a pallone e una coppia in lontananza. Marina arrivò all'ombrellone dei vecchi e allungó la mano come per presentarsi, si alzarono entrambi dandole due baci sulle guance ed uno dei due addirittura la cinse per i fianchi.
Io non sentivo cosa si dicevano, però riporteró i dialoghi come riferiti da Marina:
I vecchi si presentarono come Guido e Carlo (quello che la cinse per i fianchi e con cui aveva parlato mentre giocavamo a racchettoni) , e quest'ultimo si dimostrò quello più intraprendente tra i due:
C "ma quello è il tuo ragazzo? "
M "si perché? "
C "fortunato ad avere una così sotto mano"
M "ahah grazie lei è troppo gentile"
C "macchè gentile è la verità, poco fa guardandoti il culo e quelle tette ballare mi è venuto duro, e non è facile alla mia età! E poi dammi del tu"
M "grazie, così però mi metti in imbarazzo"
C "non imbarazzarti... poco fa quando ti è saltata fuori dal costume per poco non mi spunta fuori il pisello dal mio di costume..."
M "...."
C "dai toglile fuori, facci vedere queste mammelle che lo so che vuoi farcele vedere!"
M "ma cosa dici, per chi mi hai preso?"
C "non fare la santa che poco fa stavi facendo la gatta morta a quattro zampe ... lo vedevo che mi provocavi..."
A questo punto lei si girò verso di me con uno sguardo a metà tra l'indeciso e il chiedermi scusa, ma subito si voltò verso di loro.
M "va bene ve le faccio vedere ma fate i bravi"
Ne tolse fuori prima una e poi l'altra, erano effettivamente belle grosse, con due capezzoli grandi che risaltavano ancora più sulla tetta bianca, che di suo contrastava con la carnagione scura data dall'abbronzatura; loro avvicinarono le mani ed iniziarono a pastrugnare, poi Carlo la fece sedere sulla sua gamba destra, Guido in piedi continuava a massaggiarle una tettona mentre il suo amico inizió a toccarle la figa da sopra il costume. Lei iniziava ad essere in calore, uno che le toccava la figa e l'altro che le strizzava le tette, ed oltretutto aveva il pacco di Guido davanti agli occhi, che continuava ad ingrandirsi.
C "dai andiamo a casa, è qua davanti a nemmeno 50 metri"
M "no no ma scherzi"
C "ma smettila che sei già fradicia, hai una voglia di essere scopata che non resisti altri dieci minuti" ,
ed infatti la fecero alzare,
M "ok vengo però viene anche lui" indicandomi
C "va bene, però che non faccia storie".
Lei mi fece cenno di seguirli ed io uscii dall'acqua, mi asciugiai al volo e li raggiunsi, con il telefono in mano... si erano fermati in veranda, effettivamente la casa era praticamente in spiaggia, e si sedettero su un divano molto grande; lei chiaramente era in mezzo a loro, aveva ancora il reggiseno allacciato ma le tettone fuori, che sembravano ancora più grandi e loro che glie le strizzavano. Carlo le infiló la mano nella mutanda ed iniziò a toccarla, lei sussultó subito ed in meno di un minuto lui glie le tolse facendole spalancare le gambe in modo osceno; Guido abbassó lo slip che conteneva a fatica l'erezione e a ruota lo seguí Carlo.
Guido aveva un cazzo enorme dove svettava una cappella molto grossa, Carlo invece era un "normodotato" in confronto all'amico, lei iniziò a segarli mentre loro continuavano uno a toccarle le tettone e l'altro a masturbarla... dopo un paio di minuti lei si alzó sul divano e si mise a quattro zampe, iniziando a succhiare il pisello di Carlo e dando le spalle a Guido che così si trovó la figa in faccia e si mise a leccargliela.
Io ero totalmente nel pallone, avevo il cazzo che mi esplodeva nel vederla in mezzo a due uomini, perdipiú di una certa età; certo spesso avevamo fantasticato su queste cose, ed una volta eravamo anche andati vicini ad una cosa a tre, ma vederla così mi eccitava in modo pazzesco, lei a quattro zampe con il cazzo di uno in bocca, un altro che le lecca la figa e le tettone che ballano... una scena da film porno con protagonista la mia donna; non rinunciai a fare qualche "foto ricordo" !
Sto preparando il secondo capitolo, come sempre per commenti e suggerimenti scrivetemi a
riccard82@yahoo.it
Facemmo una bella nuotata, poi lo spuntino e poi andammo sul pattino che c'era in acqua, un po defilato rispetto alla spiaggia, vicino agli scogli; li le spalmai un po di olio abbronzante ed ingugiai un po su quel culo bello pieno e duro, fino quasi ad infilarle un dito nell'ano, mi fermò solo quando sentì delle voci in lontananza... peccato, a me rimase il pisello bello duro e purtroppo le persone che stavano arrivando si fermarono non lontane da noi, quindi il gioco finí. Dopo un po tornammo ai nostri asciugamani, provammo a riposare un po ma subito dopo arrivò un gruppo di ragazzini sui 18 anni che chiaramente ci impedì di sonnecchiare. Lei era a sdraiata a pancia in giù con tutta la mutanda infilata nel sedere a mo di perizoma, e chiaramente questo non sfuggì ai ragazzini davanti a noi, cercavano di guardare il più possibile cercando di non farsi notare da me, ma ancora non erano abbastanza smaliziati per non farsi scoprire!
Dopo circa una mezz'oretta si alzò dall'asciugamano e chiacchierammo un po, poi presi i racchettoni e iniziammo a fare due scambi. Le sue tettone ballavano ad ogni movimento, ed i ragazzini erano catalizzati dalla visione, erano dietro di me di neanche cinque metri quindi sentivo i loro commenti, classici di quell'età che variavano dal "se la prendo mi chiede pietà" , "le sborrerei su quelle tette a quella zoccola" , " "la spacco in due quella" e via dicendo, senza sapere che con una porca come lei nessuno di loro sarebbe durato più di 3 minuti! Sentire certi apprezzamenti sulla mia donna però mi stava facendo un certo effetto, e poi lei se n'era accorta e quindi un po giocava, temporeggiava quando era piegata in avanti per far risaltare ancora di più le tettone o saltando anche quando non era necessario... incrociammo lo sguardo e mi sorrise maliziosa, capii che stava facendo la troia e voleva provocarli, riuscendoci benissimo! Ad un tratto un salto un poco più alto fece uscire una tetta fuori dalla coppa, per la gioia dei ragazzini che rumoreggiavano dietro (sempre in incognita secondo loro); lei fece finta di accorgersi solo un paio di secondi dopo e si voltò per sistemarsi: fu solo allora che notammo due signori sui 65/70 anni dietro di lei, che addirittura avevano girato le spiaggine non verso il sole ma verso la nostra partita, o meglio verso di lei ed il suo culo. Non distoglievano lo sguardo, e intravidero la tettona mentre lei la sistemava dentro il reggiseno. Marina si rigirò verso di me e guardandomi mi fece intendere che aveva qualcosa in mente, facendomi un piccolo cenno con la testa verso i due signori dietro. Riprendemmo a giocare a notai che lei spesso lasciava andare la pallina per poi chinarsi a raccoglierla, e allora mi feci più audace e la lanciai molto in profondità vicina alle spiaggine dei vecchi. Scambiarono due battute che io non sentii e continuammo a giocare, dopo nemmeno due minuti lanciai di nuovo la pallina verso di loro e finì proprio vicinissima, davanti ad uno di loro. Lei si inchinó a prenderla, rimase un paio di secondi piegata in avanti verso di lui e poi si rialzó ridendo e dicendogli qualcosa. Ancora una volta il brusio dei ragazzini, il rumore delle onde e la poca vicinanza mi impedirono di sentire cosa si erano detti. Il cazzo iniziava ad indurirsi parecchio, non capivo più nulla ed alla prima pallina utile la lanciai di nuovo lí, tra i due vecchi... uno di loro fece una cosa che mi lasció sbalordito: allungó la mano verso la pallina e la lanciò sotto la sua spiaggina... lei si inchinó a prenderla, rimanendo a quattro zampe per qualche secondo davanti a lui, scambiando due parole, poi si avvicinó al nostro ombrellone, poggió racchetta e pallina e mi disse "vai in acqua, lasciami fare, però guardami" .
Io come un automa, intontito, entrai in acqua, e mi girai verso di loro. La spiaggia nel frattempo si era praticamente svuotata, erano rimasti i ragazzini che si erano messi a giocare a pallone e una coppia in lontananza. Marina arrivò all'ombrellone dei vecchi e allungó la mano come per presentarsi, si alzarono entrambi dandole due baci sulle guance ed uno dei due addirittura la cinse per i fianchi.
Io non sentivo cosa si dicevano, però riporteró i dialoghi come riferiti da Marina:
I vecchi si presentarono come Guido e Carlo (quello che la cinse per i fianchi e con cui aveva parlato mentre giocavamo a racchettoni) , e quest'ultimo si dimostrò quello più intraprendente tra i due:
C "ma quello è il tuo ragazzo? "
M "si perché? "
C "fortunato ad avere una così sotto mano"
M "ahah grazie lei è troppo gentile"
C "macchè gentile è la verità, poco fa guardandoti il culo e quelle tette ballare mi è venuto duro, e non è facile alla mia età! E poi dammi del tu"
M "grazie, così però mi metti in imbarazzo"
C "non imbarazzarti... poco fa quando ti è saltata fuori dal costume per poco non mi spunta fuori il pisello dal mio di costume..."
M "...."
C "dai toglile fuori, facci vedere queste mammelle che lo so che vuoi farcele vedere!"
M "ma cosa dici, per chi mi hai preso?"
C "non fare la santa che poco fa stavi facendo la gatta morta a quattro zampe ... lo vedevo che mi provocavi..."
A questo punto lei si girò verso di me con uno sguardo a metà tra l'indeciso e il chiedermi scusa, ma subito si voltò verso di loro.
M "va bene ve le faccio vedere ma fate i bravi"
Ne tolse fuori prima una e poi l'altra, erano effettivamente belle grosse, con due capezzoli grandi che risaltavano ancora più sulla tetta bianca, che di suo contrastava con la carnagione scura data dall'abbronzatura; loro avvicinarono le mani ed iniziarono a pastrugnare, poi Carlo la fece sedere sulla sua gamba destra, Guido in piedi continuava a massaggiarle una tettona mentre il suo amico inizió a toccarle la figa da sopra il costume. Lei iniziava ad essere in calore, uno che le toccava la figa e l'altro che le strizzava le tette, ed oltretutto aveva il pacco di Guido davanti agli occhi, che continuava ad ingrandirsi.
C "dai andiamo a casa, è qua davanti a nemmeno 50 metri"
M "no no ma scherzi"
C "ma smettila che sei già fradicia, hai una voglia di essere scopata che non resisti altri dieci minuti" ,
ed infatti la fecero alzare,
M "ok vengo però viene anche lui" indicandomi
C "va bene, però che non faccia storie".
Lei mi fece cenno di seguirli ed io uscii dall'acqua, mi asciugiai al volo e li raggiunsi, con il telefono in mano... si erano fermati in veranda, effettivamente la casa era praticamente in spiaggia, e si sedettero su un divano molto grande; lei chiaramente era in mezzo a loro, aveva ancora il reggiseno allacciato ma le tettone fuori, che sembravano ancora più grandi e loro che glie le strizzavano. Carlo le infiló la mano nella mutanda ed iniziò a toccarla, lei sussultó subito ed in meno di un minuto lui glie le tolse facendole spalancare le gambe in modo osceno; Guido abbassó lo slip che conteneva a fatica l'erezione e a ruota lo seguí Carlo.
Guido aveva un cazzo enorme dove svettava una cappella molto grossa, Carlo invece era un "normodotato" in confronto all'amico, lei iniziò a segarli mentre loro continuavano uno a toccarle le tettone e l'altro a masturbarla... dopo un paio di minuti lei si alzó sul divano e si mise a quattro zampe, iniziando a succhiare il pisello di Carlo e dando le spalle a Guido che così si trovó la figa in faccia e si mise a leccargliela.
Io ero totalmente nel pallone, avevo il cazzo che mi esplodeva nel vederla in mezzo a due uomini, perdipiú di una certa età; certo spesso avevamo fantasticato su queste cose, ed una volta eravamo anche andati vicini ad una cosa a tre, ma vederla così mi eccitava in modo pazzesco, lei a quattro zampe con il cazzo di uno in bocca, un altro che le lecca la figa e le tettone che ballano... una scena da film porno con protagonista la mia donna; non rinunciai a fare qualche "foto ricordo" !
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