Paola la prof
di
Erik98
genere
feticismo
Sono A. 18 anni, fisico normale, un ragazzo come tanti, solo con una passione particolare, quella per i piedi. Questa storia è frutto di fantasia.
Suona la campanella, il doposcuola è finito finalmente. Tutti i miei compagni sono ormai usciti, rimango solo con la prof, che mi aveva chiesto di aiutarla a spostare alcuni materiali nell'aula professori.
"Allora sbrighiamoci, così andremo entrambi a casa il prima possibile". Non è una brutta donna, sulla quarantina, ma molto ben tenuta, fisico ancora sodo e sempre vestita alla moda. La cosa migliore però sono i suoi piedi 39/40, la pelle abbronzata e le vene appena sporgenti che amo da tutti gli anni delle superiori.
"Certo" iniziamo a spostare vari libri e progetti per il corridoio e una volta finito mi accorgo che ha iniziato a piovere.
"Cazzo, non ho nemmeno l'ombrello, dovrò aspettare che smetta..." dico seccato
"Bhe il mio treno è tra un bel po', se ti va potremmo fare due parole tanto per passare il tempo"
Un po' sono felice di questa cosa.
"La ringrazio" ci sediamo nella sala professori e parliamo un po' della classe, di alcune parti del programma e poi passiamo più sul personale, soprattutto lei mi chiede di ragazze e delle mie storie. Mentre parlo mi accorgo che ormai non è rimasto nessuno, solo noi due. Lei è seduta davanti a me, con le ballerine nere che amo tanto, i piedi in bella mostra sotto il tavolo e inizia anche a fare dangling, quindi mi perdo e inizio a fissare quel paradisiaco spettacolo.
"Hey A.? A.? Ci sei? Cosa c'è di così interessante sotto al tavolo?"
Io divento rosso e balbetto "No, niente. Ha davvero delle belle scarpe"
"Hahaha grazie, un complimento è sempre gradito"
Io ci provo "potrei vederle meglio?"
Lei mi fissa un attimo e poi si sposta sulla sedia accanto alla mia, allunga i piedi sulle mie gambe e li muove lentamente per far vedere le calzature.
Io sono in estasi, accarezzo delicatamente il profilo del piede coperto dalla ballerina. Ormai devo tentare il tutto per tutto "Ha dei bei piedi, potrei massaggiarglieli?" Lei mi fissa e scoppia a ridere "ma come?! Davvero vorresti toccarmeli?"
"Bhe si, scusi"
"Tranquillo, accetto volentieri, li sento un po' stanchi"
Sfila elegantemente le scarpe e posso poggiare le dita su quei piedi tanto bramati. Sono caldi, un po' duri sul tallone ma lisci e ben curati. La pianta è chiara e contrasta con l'abbronzatura dle collo coperto dalle vene in evidenza. Dopo un po' che glieli massaggio provo ad aumentare il livello, pian piano ne porto uno alla bocca e lo lecco, lei sembra non accorgersene, tiene gli occhi chiusi, allora continuo, allarglo la lingua sulla pianta e succhio le dita e le unghie smaltate di rosso. Sento che con l'altro piede tasta i miei pantaloni e ovviamente si accorge di come sono eccitato.
Dopo diversi minuti sfila i piedi dalle mie mani e dice "Sei un bravo studente, questo è un encomio speciale" mi slaccia i pantaloni e il mio pene duro esce. Cerco di coprirlo con le mani, ma lei me el sposta e appoggia i piedi su di lui.
Ormai sono in paradiso, inizia col prenderlo tra alluce e indice e muovendolo appena "dimmi quando ci sei" pian piano muove su e giù le dita fino a che si siede meglio e lo prende tra i suoi perfetti archi. Inizia un footjob fantastico, alterna gli archi a movimenti delle dita fantastici.
Dopo un tempo indefinibile di estasi le dico che sto per venire, allora accelera e appena vede il seme uscire dalla cappella ci appggia sopra un piede e riempie la pianta. Dopodiché li sfrega spalmandolo per bene "fa benisismo alla pelle grazie" io ancora durissimo dato il ben di dio davanti a me dico "se vuole c'è c'è ancora, non vorrei le vengano le rughe in viso" lei capisce e si china a succhiarlo. Ormai la cappella è molto sensibile ed ogni movimento della sua lingua mi porta in paradiso, abcora una votla le dico che è il momento, lei lo sfila dalle labbra e finisce conl mani, prendendo tutto il seme in faccia. "Sei proprio un bravo alunno"
Continua....
Suona la campanella, il doposcuola è finito finalmente. Tutti i miei compagni sono ormai usciti, rimango solo con la prof, che mi aveva chiesto di aiutarla a spostare alcuni materiali nell'aula professori.
"Allora sbrighiamoci, così andremo entrambi a casa il prima possibile". Non è una brutta donna, sulla quarantina, ma molto ben tenuta, fisico ancora sodo e sempre vestita alla moda. La cosa migliore però sono i suoi piedi 39/40, la pelle abbronzata e le vene appena sporgenti che amo da tutti gli anni delle superiori.
"Certo" iniziamo a spostare vari libri e progetti per il corridoio e una volta finito mi accorgo che ha iniziato a piovere.
"Cazzo, non ho nemmeno l'ombrello, dovrò aspettare che smetta..." dico seccato
"Bhe il mio treno è tra un bel po', se ti va potremmo fare due parole tanto per passare il tempo"
Un po' sono felice di questa cosa.
"La ringrazio" ci sediamo nella sala professori e parliamo un po' della classe, di alcune parti del programma e poi passiamo più sul personale, soprattutto lei mi chiede di ragazze e delle mie storie. Mentre parlo mi accorgo che ormai non è rimasto nessuno, solo noi due. Lei è seduta davanti a me, con le ballerine nere che amo tanto, i piedi in bella mostra sotto il tavolo e inizia anche a fare dangling, quindi mi perdo e inizio a fissare quel paradisiaco spettacolo.
"Hey A.? A.? Ci sei? Cosa c'è di così interessante sotto al tavolo?"
Io divento rosso e balbetto "No, niente. Ha davvero delle belle scarpe"
"Hahaha grazie, un complimento è sempre gradito"
Io ci provo "potrei vederle meglio?"
Lei mi fissa un attimo e poi si sposta sulla sedia accanto alla mia, allunga i piedi sulle mie gambe e li muove lentamente per far vedere le calzature.
Io sono in estasi, accarezzo delicatamente il profilo del piede coperto dalla ballerina. Ormai devo tentare il tutto per tutto "Ha dei bei piedi, potrei massaggiarglieli?" Lei mi fissa e scoppia a ridere "ma come?! Davvero vorresti toccarmeli?"
"Bhe si, scusi"
"Tranquillo, accetto volentieri, li sento un po' stanchi"
Sfila elegantemente le scarpe e posso poggiare le dita su quei piedi tanto bramati. Sono caldi, un po' duri sul tallone ma lisci e ben curati. La pianta è chiara e contrasta con l'abbronzatura dle collo coperto dalle vene in evidenza. Dopo un po' che glieli massaggio provo ad aumentare il livello, pian piano ne porto uno alla bocca e lo lecco, lei sembra non accorgersene, tiene gli occhi chiusi, allora continuo, allarglo la lingua sulla pianta e succhio le dita e le unghie smaltate di rosso. Sento che con l'altro piede tasta i miei pantaloni e ovviamente si accorge di come sono eccitato.
Dopo diversi minuti sfila i piedi dalle mie mani e dice "Sei un bravo studente, questo è un encomio speciale" mi slaccia i pantaloni e il mio pene duro esce. Cerco di coprirlo con le mani, ma lei me el sposta e appoggia i piedi su di lui.
Ormai sono in paradiso, inizia col prenderlo tra alluce e indice e muovendolo appena "dimmi quando ci sei" pian piano muove su e giù le dita fino a che si siede meglio e lo prende tra i suoi perfetti archi. Inizia un footjob fantastico, alterna gli archi a movimenti delle dita fantastici.
Dopo un tempo indefinibile di estasi le dico che sto per venire, allora accelera e appena vede il seme uscire dalla cappella ci appggia sopra un piede e riempie la pianta. Dopodiché li sfrega spalmandolo per bene "fa benisismo alla pelle grazie" io ancora durissimo dato il ben di dio davanti a me dico "se vuole c'è c'è ancora, non vorrei le vengano le rughe in viso" lei capisce e si china a succhiarlo. Ormai la cappella è molto sensibile ed ogni movimento della sua lingua mi porta in paradiso, abcora una votla le dico che è il momento, lei lo sfila dalle labbra e finisce conl mani, prendendo tutto il seme in faccia. "Sei proprio un bravo alunno"
Continua....
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