Il vicino pompiere

di
genere
etero

Mi sono appena trasferita; dopo aver sistemato casa, mi concedo qualche momento di svago a letto. È caldo e il balcone è aperto.
Noto un bel tipo dalla finestra nell'appartamento di fronte: moro, scuro, barba folta, bel fisico, in mutande affacciato a fumare. Ad ogni boccata lo vedo sempre più sexy, con gli occhi persi e il viso rabbuiato.
Faccio di tutto per farmi notare, mi spoglio e passo più volte nuda davanti al balcone, fino a quando mi accorgo che mi sta finalmente guardando. Lo guardo e mantengo lo sguardo, da troia, mentre mi sposto lentamente sul letto. Mi siedo continuandolo a guardare, apro le gambe e gli sbatto la figa di fronte. Lui butta la sigaretta, io mi comincio a toccare. Mi lecco lentamente le dita, me le passo sulla figa e di nuovo in bocca. È eccitante vedere quanto mi desidera, è eccitante vederlo aver messo la mano giù: immagino il suo cazzo e immagino lo stia stringendo. Con questo pensiero inizio a sditalinarmi lentamente, facendo attenzione al fatto che lui possa vedere bene cosa faccio: mi corico sul letto, inarco la schiena e alzo il bacino, frontalmente a lui, ho due dita dentro e con l'altra mano inizio a stuzzicarmi il buco del culo. Lo guardo ed è rosso in faccia, il suo braccio si muove velocemente adesso. Sto immaginando la sua cappella, la immagino grossa e rossa, quando noto la lampada a effetto lava sul tavolo. Mi alzo lentamente perché possa guardarmi bene il culo, la prendo e la appoggio sul letto, perdendo tempo a sistemarla piegandomi e offrendogli ancora la visione del mio culo. La prendo in bocca come farei con il suo cazzo, me la passo nella figa un paio di volte, poi la inizio a spingere nel culo, lentamente, guardandolo in faccia. Mi giro ancora dandogli il culo, mi siedo sulla lampada e inizio a spaccarmi la figa, pensando di scoparmelo. È sempre più eccitato; con questo pensiero vengo, forse anche lui, ma mi accorgo che inizia a farsi tardi e chiudo tutto.
Mi preparo con calma per uscire e prima di andare sbircio dalla sua finestra: tutto chiuso.

Siamo a teatro. Esco dalla sala, due pompieri nell'atrio, mi bagno al solo pensiero di farmi sbattere. Al ritorno in sala, incrocio lo sguardo di uno di loro ed è lui, il vicino. Ci guardiamo e penso che ora davvero potrei farmi fare di tutto, è pure un pompiere. Non so se tornare a sedermi o rimanere lì per fargli capire di volermelo assolutamente scopare. Torno in sala, ma gli passo a fianco, lentamente, più vicino possibile. Sento che mi vuole e lo sente probabilmente anche lui. Mi siedo e non faccio altro che pensarlo, penso a dove potermi fare sbattere una volta usciti da lì.
Il momento è arrivato, esco. Lo trovo lì, gli passo a fianco e stavolta mi faccio coraggio, mi avvicino di più e gli dico che lo avrei aspettato fuori. Avrei voluto tirargli a morsi un orecchio in quel momento.
Dopo qualche minuto esce, con la sua divisa e la sigaretta in mano, sexy come non mai. Si avvicina, mi saluta e ci presentiamo. Ci allontaniamo e dopo pochi minuti eravamo già l'uno addosso all'altra, appoggiati per la strada. Lo voglio, mi tocca dappertutto, gli stringo il cazzo da sopra i pantaloni, mi morde le labbra. Mi giro, gli do il culo e sento il suo cazzo appoggiarsi: lo voglio dentro. Ci spostiamo di qualche metro per trovare un posto un po' più isolato. Alza la mia gonna, sposta il perizoma, si toglie il cazzo dai pantaloni e mi sta già scopando: sono appoggiata con le mani al muro, sento le sue mani stringermi forte e allargarmi le natiche, sento il suo cazzo dentro, sempre più dentro e sempre più violento, veloce; la mia figa gocciola, vuole la sua sborra. Mi comincio a sgrillettare il clitoride e vengo, urlo. Sento la sua sborra riempirmi la figa, lo sento dimenarsi, lo fermo e trattengo il suo cazzo dentro, muovo il bacino lentamente fino a sentirlo moscio. Lo allontano, mi piego e sento colarmi la sua sborra, metto il suo cazzone in bocca e glielo pulisco. Mi alzo e lo bacio, ma lo voglio ancora, gli chiedo di tornare a casa con me.

Tornando a casa parliamo un po': la sua voce è sexy, è maschio quando cammina, penso che mi farei completamente dominare da lui.
Entriamo in casa e iniziamo a baciarci, spogliarci e strusciarci. Siamo nudi, carne su carne, pelle su pelle. Mi penetra e iniziamo a scopare a terra stringendoci forte. Godo, affondo le unghie nella sua schiena, sento il suo respiro affannoso, impazzisco, vengo; mi gira, si siede sul mio culo, mi continua a scopare e mi schiaccia la faccia a terra con una mano, l'altra affonda in un mio fianco, vengo e vengo ancora. Mi tira su, mi stringe dai fianchi e inizia a spingermi il suo cazzo nel culo, lentamente; lo sento tutto dentro, mi sbatte le palle sulla figa ripetutamente e intanto mi sgrilletto fino a sentirlo sborrarmi nel culo; vengo di nuovo.
È sudato, con la faccia stanca. Lo faccio coricare sul letto a gambe larghe, mi appoggio su di lui, lo bacio e gli massaggio i coglioni, lentamente. Scendo giù, gli lecco l'inguine da entrambe le parti, scendo giù fino alle palle, le metto in bocca e le massaggio. Gli allargo ancora le gambe, gli tiro delicatamente le palle, scendo ancora più giù con la lingua. Gli lecco il buco del culo e gli infilo la lingua dentro, lentamente, mentre col naso muovendo la testa gli continuo a massaggiare le palle. Lecco il mio pollice, lo avvicino alla mia lingua di nuovo nel suo culo e inizio a spingere entrambi dentro fino a mettere tutto il dito. Tiro fuori la lingua, ficcandogli il dito in culo con movimenti lenti e circolari, e inizio a leccargli l'asta del cazzo, ormai moscia. Prendo le sue palle in mano e la sua cappella in bocca, la inizio a succhiare. Lentamente sento il suo cazzo indurirsi di nuovo, lo prendo e lo stringo alla base mettendo il resto in bocca a fargli un pompino. Più si indurisce, più gli ficco quel dito in culo. Lo guardo in faccia, mi prende il viso tra le mani guardandomi negli occhi e inizia a guidarmi nei movimenti, tirandomi la testa su e giù. Lo sento spingere con il bacino, continuo a ficcargli il dito nel culo mentre mi scopa la bocca. La mia figa cola di nuovo, la appoggio sulla sua coscia e inizio a strusciarmi forte e a godere ancora. Sento il suo cazzo irrigidirsi e sborrarmi in bocca. Finalmente sento il sapore della sua sborra calda, la ingoio tutta. Vengo sulla sua coscia, mi lascia la testa e gli libero il culo, ma continuo a succhiargli il cazzo fino a vederlo completamente rilassato. Lo faccio girare, gli apro le natiche e finisco leccandogli il buco del culo, sempre più delicatamente, fino a lasciarlo andare.
di
scritto il
2016-10-29
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