Di colpi colpevoli

di
genere
dominazione

Mi hai sfamato con colpi duri e sedato di carezze di piuma, mi hai accecato con odori abbracciati stretti. Come le nostre gambe intrecciate dal bisogno di volare.
Mi hai inculato 5 volte o forse qualcuna in più , mi ha preso senza inutili giri di parole, senza alcun ritegno proprio come ci eravamo promessi 3 settimane fa. Dal giorno in cui ci siamo conosciuti una dettagliata corrispondenza erotica ci ha fatto scoprire la più intima fantasia reciproca e desiderare più che mai.
E eccoci qua nudi e sgualciti, a raccontare di peccati e segreti, a ridere tra un orgasmo e l'altro. Prima sempre il mio, ti ho sentito tirato come una corda, un grossa corda strozzata da un nodo.
La prossima volta, ci sarà se tu lo vorrai quanto me, non dovrai dimostrarmi doti da superoe.
Non voglio scopare con un superoe ma farmi sfondare da te tutte le volte che mi penserai, a prescindere da impegni, orari e distanze.
Voglio che ti rimanga impressa nella memoria la mia schiena che si torce sotto di te per farti entrare tutto. La guardavi estasiato, lo so, fino a che il superoe decideva di cedere alle volontà del corpo.
Quel momento unico, così breve, eccitato, ululante, con 3 affondi più forti mi hai lasciato dentro il tuo succo. I gemiti fortissimi e straziati sono il tuo regalo per me, e come ogni bel regalo mi resterà per un po' di tempo in mente il momento in cui l'ho scartato. E poi non dimentico le mani liscie e calde e spaventosamente dolci. E quel bacio piccolissimo tra le scapole, nel dormiveglia, alle 7 mentre aspettavo gli ultimi urli.
di
scritto il
2016-11-14
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