Chiavata al lavoro

di
genere
etero

L'altro giorno ero al lavoro, come di consueto, con la mia collega L. Ad un tratto mi chiese di passarle la calcolatrice ed appena gliela porsi le nostre dita si toccarono involontariamente. Stranamente ebbi un fremito inconsueto ed inspiegabile visto che praticamente ci vedevamo ogni giorno. Notai qualcosa di strano anche in lei perché al contatto delle nostre mani mi guardò intensamente negli occhi e notai che il suo dito mignolo per un attimo sembrava voler afferrare il mio anulare. La cosa finì lì.
Poco dopo notai che, togliendosi la giacca aveva la camicia in parte sbottonata e gli occhi caddero ovviamente sul suo seno. Non troppo grande, ma ben sodo, era sorretto da un reggiseno di pizzo nero . Lei si accorse di tutto e non si coprì affatto, anzi mi chiese un parere e mi invitò a toccarlo.
Praticamente stavo già sborrando dall' eccitazione!!!
In un secondo ci trovammo a baciarci vogliosi ed a leccarci come degli infoiati. Le sbottonai immediatamente la gonna, le strappai quasi le mutande e cominciai a leccarla furiosamente. Gli umori, misti al sapore di urina appena fatta mi diedero alla testa. Bevevo avidamente quel mix afrodisiaco e di tanto in tanto la baciavo per farle assaggiare il sapore della sua fica. Poi tocco a lei infilarsi in bocca il mio cazzo che ormai sembrava quasi un cono sciolto al sole, tanto era bagnato dagli umori che uscivano copiosi e che lei beveva quasi fosse disidratata. Io godevo come un porco fottuto e ad un certo punto senza dirmi niente si bagnò il dito medio e me lo infilò su per il culo dicendomi: piace a voi uomini quando vi inculiamo così vero? Io non resistevo più a quel godimento e infatti la presi dai fianchi, la girai e infilai il mio cazzo dentro la sua fica ormai fradicia e caldissima. Mentre la sfondavo, lei si mise il dito medio in bocca e mi disse che le piaceva molto il sapore del mio culo. Mentre la sfondavo pensavo a come concludere il tutto.
Le dissi che volevo sborrarrle in bocca e sul viso e lei doveva berlo tutto.
Non c'è problema, quando vuoi sono pronta , mi rispose.
Ad un tratto mi fermai la feci inginocchiare e continuai per qualche secondo a masturbarmi.
In men che non si dica, partirono velocissimi ed abbondanti dei fiotti di sborra che la raggiunsero in bocca, sulla fronte, sul naso, e sulle guance. Ciò che era finito dentro lo inghiottì velocemente per il resto fui io a leccarlo ed a passarglielo in bocca per poi finire tutto nel suo pancino.
Ci ricomponemmo e tornammo alla nostra routine quotidiana ma con un sorriso di soddisfazione per entrambi
scritto il
2016-11-29
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