Cugina Maliziosa
di
234567
genere
feticismo
Mia cugina Ilaria è una bellissima ragazza dai capelli biondi, bassina, una terza di seno, due belle gambe e un bel paio di piedini num.36 che mi mandano in estasi ogni volta che ho l'opportunità di ammirarli. Ilaria è sempre stata molto diretta nelle cose e con me ha stretto un ottimo rapporto nel tempo. Un pomeriggio passai a trovarla verso le 3, suonai al campanello e mi aprì con il pennellino dello smalto in mano, notai che aveva un piede già colorato e l'altro a metà. Mi salutò e torno sul divano a finire il lavoro chiedendomi di sedere vicino a lei. Era estate, il periodo migliore per poter godere dello spettacolo del suo corpo, indossava un piccolo top che formava con la sua bella terza abbondante un connubio perfetto e dei pantaloncini molto corti... Mentre mi parlava continuava a smaltare le dita di un rosso scuro che si sposava perfettamente con la sua pelle bianchissima, di un candore angelico. Finito il lavoro porto un piede di fianco all'altro osservando con cura il risultato. Non esitai a farle molti complimenti su come fosse stata brava e di come il colore le donasse. Detto questo prese il piede sinistro e lo mise sulla mia gamba chiedendomi di soffiare per asciugarle bene le dita. Lo feci all'istante e tutto ciò cominciò a procurarmi un certo rigonfiamento sotto i pantaloni. A Ilaria piaceva molto osare, cosa che fece anche questa volta mettendomi il piede sotto il naso, a livello della bocca. Io per non essere da meno baciai, per scherzo l'alluce che avevo di fronte. Lei mi chiese se fossi scemo, se provassi attrazione per i suoi piedi e io con un po' di esitazione annuì. A quel punto lei mi disse che l'affermazione pur essendo strana, la intrigava e avrebbe voluto vedere cosa avessi fatto con le sue estremità, io arossii un po' ma lei mi disse di non essere timido così presi in mano il piede che era rimasto vicino alla mia faccia. Appena lo toccai fu fantastico, la pianta era morbidissima così come il tallone, il piede era candido, pulitissimo, un po' freddo (tipico delle ragazze), ma incantevole. Le dita erano tutte della stessa lunghezza, affusolate. In generale rispecchiava il mio stereotipo di piede femminile che mi faceva eccitare non poco. A quel punto continuai a baciarlo un po' dappertutto e dopo cominciai a leccare la pianta. Leccando notai che la sensazione che le stavo procurando le faceva provare solletico, dato che stava sorridendo ma allo stesso tempo chiudeva gli occhi, forse perché oltre ai brividi provava anche piacere, continuai a leccare tutta la pianta, un piede delizioso, non ho altre parole. Succhiai ogni dito che con lo smalto rosso era ancora più invitante. Passai una decina di minuti sul piede sinistro, poi fu lei a dirmi di pensare anche all'altro, che tutto ciò le piaceva molto e che le dispiaceva averlo scoperto solo ora. Ripetei tutte le operazioni al piedino sinistro, più andavo avanti e più fra le gambe scoppiava il gonfiore. Muovendo l'altro piede, Ilaria notò la situazione è cominciò a strusciare la pianta sul membro ancora coperto dai pantaloni. La feci lavorare un po'in questo modo e poi mi sbottonai tutto lasciando il pene a contatto diretto con la sua pianta e le sue magiche dita... Lei ritrasse il piede destro dalla mia bocca e cominciò un lento footjob che mi mandò letteralmente in estasi. Mi sdraiai sul divano e lei continuò a masturbarmi con le piante e le dita, sentivo ogni singolo ditino sul corpo del pene che mi stimolava, era un sensazione bellissima. Ilaria con una mano iniziò anche a toccarsi fra le mutandine e in poco tempo la sentii gemere. Venni in modo molto violento schizzando un po'su tutto il suo corpo facendo arrivare qualche goccia anche sul seno ma la maggior parte del seme rimase fra le dita e le piante dei suoi piedini. Lei si toccò ancora qualche secondo e inarcò la schiena scoppiando in un meraviglioso orgasmo stringendo le dita piene di sperma. Dopodiché rimanemmo in silenzio a guardarci per qualche secondo e finimmo in bagno a ripulirci e sistemarci. Ilaria non aveva perso la sua aria maliziosa, mi ringraziò per averle fatto provare nuove sensazioni e che se mi fosse sembrata brava nel segarmi avremmo potuto ripetere l'esperienza... Tornammo sul divano ora con la tv accesa, lei si sdraio portandomi i piedi sulle gambe lasciandomeli al mio più completo servizio, cominciai un lungo massaggio che nel giro di 20 minuti la fece addormentare in un sonno profondo...
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Zia Giusy
Commenti dei lettori al racconto erotico