Piccole perversioni

di
genere
gay

Capodanno,una serata come tante.. a base di alcool e sesso.
Due cose che insieme vanno a braccetto!
Scocca la mezzanotte ed io insieme ad una mia amica, V. cominciamo a bere ..
L'estate scorsa ero in una località marittima dove conobbi C.,una donna intelligente dal carattere forte che sembrava mi volesse con sé per una notte.
C. Mi disse ripetute volte che era fidanzata da ormai molti anni e che non voleva che io fraintendessi.
Tra me e lei ci sono 18 anni di differenza, ma notai che nonostante tutto l'interesse era forte, c'era molta chimica.
Dopo alcuni mesi mi contattò e iniziammo a parlare di noi e della situazione che avevamo con la nostra rispettiva ragazza.
Ritornando alla sera di capodanno..beh che dire, dopo qualche bicchierino io e V. siamo finite nel letto a toccarci .. V. non era molto esperta, anzi molto timida e chiusa.
Decidemmo di finirla lì.
Eravamo ubriache, assonnate.. ci infilammo sotto le coperte per dormire..
Erano su per giù le quattro del mattino quando sento squillare il telefono.
Era C.
Improvvisamente mi scomparve il sonno e cominciammo a chiacchierare..
Dopo pochi istanti di imbarazzante silenzio, C. inizio' a dirmi che ero sexy, che mi voleva vicina a lei.. rimasi spiazzata, ma la sua voce mentre mi diceva queste cose era eccitante e calda.
Inizio' a dirmi che voleva baciarmi, lentamente scendere con la sua umida bocca verso il collo e baciarmi tutta mentre mi eccitavo, fino a raggiungere i miei seni e leccarli dolcemente, prima intorno e poi il capezzolo con la punta della lingua.
Lo voleva turgido, insomma duro..
Continuò a parlare mentre ansimava, dicendomi che non si sarebbe limitata a leccarmi il seno,ma sarebbe scesa ulteriormente, molto piano, con la sua lingua fino ad arrivare alle grandi labbra.
Avevamo entrambe una voglia pazzesca.
Io iniziai a toccarmi, mentre lei continuava ad ansimare e dirmi che mi avrebbe sbattuta violentemente sul letto aprendomi le gambe e leccandomi tutta la vagina esplorandone ogni dettaglio solo con la lingua.
Voleva ben più di una semplice notte, voleva possedermi, voleva provocare in me un orgasmo che mi avrebbe lasciata distrutta dal piacere.
La sua voce da hotline non mi dava tregua, era così decisa e ferma.. bassa e calda, così tanto da farmi venire solo parlando.
Lei mi provocava, io a mia volta facevo lo stesso, ma nessuna delle due sapeva il perché di questo bisogno reciproco.
Io le risposi con aria molto sensuale che una volta finita nel mio letto non sarebbe voluta più andare via.
Perché dico ciò?
Elementare, lei voleva una notte indimenticabile e io avevo intenzione di farle provare il piacere di un orgasmo che difficilmente si sarebbe dimenticata.
Spesso sono aggressiva e erotica nelle mie "performance" notturne, avevo in mente di sbattere con potenza contro il muro e successivamente sul letto, strappandole a morsi la camicia, sbottonarla mi sembrava troppo comune nei rapporti, le avrei sfilato i jeans e avrei iniziato a leccare il punto interessato prima sulle sue mutandine bagnate per poi levagliele e toccarla con dita e lingua ascoltando il suo respiro affannoso che muore di piacere, come il resto del suo corpo attraente.
Così tanto da trasformare i gemiti in perverse urla di piacere.
scritto il
2017-01-01
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