004

di
genere
bisex

Andando avanti negli anni la mia passione per il cazzo cresceva. Ho frequentato molto ragazze e quindi poca occasione di frequentare piselloni, ma si sa, la distanza avcresce il desiderio. Avevo 18 anni, ed ero statl invitato a casa di un mio amico. Viveva in una zona residenziale vicino al mare, e aveva una casa enorme a più piani. Avevo un legame molto stretto con lui, è stato il primo ragazzo di cui ho visto il pisello, e con cui mi sono fatto una sega (parlando da etero). Dopo un buon pranzo e due chiacchiere mi guarda con fare malizioso e mi fa
«perchè non andiamo a trastullarci su qualche bel porno?»
I miei occhi si illuminano. Avevo tanta voglia di vederlo masturbarsi, e mi sarei potuto segare guardando il suo cazzo. Andiamo in camera sua, scegliamo un porno (etero ovviamente) e ci leviamo i pantaloni. Io già iniziavo a eccitarmi, il cazzo del mio amico era ancora moscio, ma se lo menava con veemenza e godendo a ogni colpo. Si ingrossava, io non potevo fare a meno dj guardarlo e insieme il mio cazzo si induriva e pulsava. Continuammo a segarci, io non guardai neanche un secondo del porno, ero troppo impegnato a vedere il cazzo di A. che cresceva e si induriva. Non era enorme, era più che altro lungo, molto lungo, e fino, e alla base c'erano dei coglioni enormi, pieni di sperma.
«ei se vuoi toccarmelo fai pure - mi disae - anzi, se ti piace così tanto fammela tu la sega».
Io lo guardai con imbarazzo.
«credi che non abbia visto che mi guardavi godendo hahahah? Ma non preoccuparti, fai pure. Alla fine è pura stimolazione.»
«posso davvero?»
Chiesi con stupore
«Certo»
A. Allargó leggermente le cambe e si spinse avanti sulla sedia per appizzare meglil il cazzo, mi guardó e disse
«allora? Vuoi aspettare che si ammosci?»
Io lo presi e iniziai a segarlo, livellando la pressione della presa. Stringevo sull'asta e sulla cappella, moderando in alcuni punti. Con una mano gli massaggiai i coglioni. Lo sentivo che godeva, inizió a gemere e alzó la testa chiudendo glj occhi. Il cazzo pulsava nella mia mano. Io mi fermai un attimo e m avvicinai con la bocca, baciai la cappella e la feci entrare lentamente nella mja bocca.
«oh si - disse lui - succhiamelo come si deve».
Mi inginocchiaia davanti alla sedia e iniziai a leccarlo. Lo presi in bocca e passai la lingua su tutto il cazzo nella sua lunghezza. A. Continuava a gemere, mi prese la testa e la accompagnó nel suo percorso.
Tutto d'un tratto mj fermó, mi prese la testa e mi disse:
«voglio scoparti...con Martina non lo facciamo da tempo e voglio una scopata come si deve.»
Mi accompagnó sul letto e mi mise a pecora. Dal comodino prese un gel per messaggi e me lo spruzzó sul buchino.
«devi perdonarmi - mi disse - non ho intenzione di leccartelo ler fartelo allargare. Te lo farai andare bene se vuoi scoparmi».
Sentendo quelle parole io sbiancai. Non lo avevo mai preso nel culo e una prima volta così mi spaventava.
Sentì un dolore fortissimo, seguito da un forte gemito di A. Le mie braccia non tennero più, cedettero e io mi ritrovai con la testa sul cuscino. A. Mi temeva sui fianchi, ormai aveva presa un buon ritmo e continuava a fittermi. Le sue palle enormi sbattevamo sul mio culo e io sentivo il secco "ciaf" che facevano. Lui continuava a gemere, io provavo un mix di piacere e dolore, più il secondo che il primo.
Lo sentì fare un colpo secco e esalare un urlo di piacere. Era venuto. Sentivo il suo soerma caldo nel mio stomaco. Levó il cazzo dal mio culo e venne davanti la mia faccia.
«se me lo pulisci ben been - mi disse - la prossima volta facciamo un 69»
Io lo guardai sfinito e mi fiondai sul suo cazzo che colava sborra.
di
scritto il
2017-01-30
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