Al fiume

di
genere
gay

Luglio, mese caldissimo, specialmente da noi, abitiamo vicino a Milano, e di giorno le temperature sono folli, tra l'altro, non pioveva da circa un mese.
Era un sabato mattina, e decidiamo di andare al fiume, a passare una giornata a immergerci nelle fresche acque, alternando momenti dedicati alla nostra abbronzatura, e via partiamo molto presto.
Arrivati, cerchiamo con cura un bel posto, adatto alle nostre esigenze, che non sono solo quelle che ho da poco elencate, ma altre di natura sessuale, noi frequentiamo questa parte del fiume da anni, e lì è permesso rimanere nudi, fare del sesso e anche incontrare altre coppie o singoli, quindi dopo una bella camminata, individuiamo un posticino bene in vista, e ci fermiamo.
Sistemati gli asciugamani, il frigo con le cibarie e altre cose, ci prepariamo, mia moglie si sfila il suo vestitino, tra l'altro trasparente, rimanendo nuda, non vi dico, un paio di ore prima al bar, siamo entrate a prendere un caffè, e lei in controluce, mostrava a tutti i maschi le sue meravigliose forme, aprendo poi con cura le gambe, si intravedeva l'anello che pendeva dalla sua fighetta, e non parliamo dei capezzoli, che liberi dal reggiseno, spiccavano eretti dal cotone dl vestitino, seguiti dalle due barrette infilate nei suoi capezzoli, che ha voluto come regalo di natale, per un attimo pensavo se la violentassero li.
Quindi rimasta nuda, si sistema sul suo asciugamano, poi io con tranquillità, mi denudo, e poi a differenza di lei, mi metto il mio costumino, uno slippino mini, tanto ho poco da nascondere, il mio cazzetto, è ormai molto ma molto mini, e una volta rigitato, sembrano le grandi labbra di una donna di mezza età, i testicoli si sono ritirati in pace all'interno del mio corpo, e escono a malapena se li strizzo, e poi allaccio il mio reggiseno, sempre mini, è si io non prendo il sole nuda, io adoro una volta nuda, far risaltare il bianco delle mie parti intime, dall'abbronzatura.
E stata a dire il vero, una richiesta fattami dal mio primo vero uomo, ero giovane, e già frocetta da allora, e mi ricordo che lui ci teneva a vedermi con i segni del costume.
Ora che sono grandicella, e ho un bel seno, piccolo, ma bello, ben fatto, capezzoli sporgenti il giusto, il segno del bikini mi dono moltissimo, e quindi dopo essermi passata la cremina, mi sono messa al sole.
Passando così un paio d'ore, alternando dei rinfrescanti bagni, a sessioni di abbronzatura, quando ad un certo punto, mia moglie, si alza, e mi dice che và a fare una passeggiata, infila la mano nella sua borsa e prende una bustina, e si incammina, capito cosa andava a fare le dico: mi raccomando, lasciane qualcuno per mè se non ti spiace, lei si gira e mi sorride, è si certo che và a fare un giro, ma di cazzi, più avanti vedo una compagnia di ragazzi, e lei si incamminava dalla loro parte, di sicuro, per un'oretta ne avrà.
Io mi appisolo, quando dopo una ventina di minuti, mi sento chiamare, apro gli occhi e vedo uno dei ragazzi del gruppo, e mi dice, lei è il marito della signore Angela? e si mette a ridere, rispondo di si e mi dice di seguirlo, che mia moglie ha chiesto la mia presenza, mi alzo e lo seguo, non capisco e nel frattemo chiedo delle spiegazioni, ma il ragazzo, sorride e rimane in silenzio.
Una volta raggiunto il gruppo, conto 8 ragazzi e 3 ragazze, vedo mia moglie, seduta comodamente, in ginocchio sul cazzo di uno di loro, e devo dire che la cosa non era di persè strana, anzi, lo strano era il movimento che faceva lei, ossia, si alzava quasi del tutto in ginocchio, e poi ricadeva sul cazzo, senza mai vedere la cappella, il ragazzo aveva un cazzo pazzesco, lunghissimo, era quasi un braccio di ragazza, e mia moglie, se lo stava gustando tutto, alla mia vista, mi presta, e dice loro: eccovi Paolo, o meglio Paola, la mia dolce metà, frocio dalla nascita, ormai semi impotente, ma abile pompinara, con un culo capiente, stringo alcune mani, e poi mi siedo tra una ragazza e un ragazzo, le solite parole, e poi il solito che propone di fare tutti il bagno, quindi ci alziamo tutti, mia moglie si sfila il palo e tutti in acqua, l'unica con il costume ero io, e quindi dopo poco si avvicina lo stallone che scopava mia moglie e mi slaccia il reggiseno, lo lascio fare, e un attimo dopo slega lo slip, me lo sfila e rimango nuda, sono in acqua solo fino alle ginocchia, e così appare il mio cazzetto, pende tra le gambe, piccolino, spaventato, allora lui mi allarga leggermente le gambe, così da mostrare ancora meglio al pubblico presente come ero messa, e ridendo, lo afferra, esclama, ma non hai le palle, dove sono? io sempre più imbarazzata balbetto qualcosa, lui allora, con disprezzo, afferra il mio piccolino, e lo scappella, la scena diverte tutti, vedere il mio pene è come vedere il pene di un bimbo, senza peli, cappella piccola, senza testicoli, mi imbarazza un pochino, ma d'altronde io sono fatta così.
Tutti ridono divertiti, le ragazze si chiedono come facessi a scopare e rivolte a mia moglie, pongono la domanda, lei risponde: be è sempre stato un frocetto, sin da piccola, però fino a qualche anno fa il suo dovere lo faceva, non che fosse un superdotato, ma insomma, a volte mi faceva godere, ma si vede che a furia di prenderlo nel culo si è ridotto il cazzo, vero tesoro? e mi guarda ridendo, e continua: da quando poi alcuni anni fa si è sposata con un uomo, è sì, Paola ha contratto matrimonio in spagna, io ero una testimone, il suo Maritino, per prima cosa l'ha fatta castare, si le ha fatto toglier le palle, ecco perché non le senti, lei racconta che le ha dentro, ma la verità che zac via , e tra non molto, zac il cazzo, e giù a ridere, il cazzo insomma quella roba li.
Forse il racconto forse perché tutti nudi, non lo so, so solo che in un attimo, mi sono ritrovata in ginocchio a succhiare la nerchia che poco prima sbatteva mia moglie, era pazzesco, lì davanti a tutti, me la infilavo per quanto potevo in gola, e lucidavo la cappellona, ad un tratto, lui mi afferra per un braccio, e mi porta sulla spiaggetta, mi mette a pecora, e afferra a due mani il suo cazzo, lo appoggia e cerca di infilarmelo, ora è vero che sono sempre bagnata, ma era impossibile riceverlo, mi fa male, mi divincolo e sfuggo, lui si imbestialisce, certo era entrato in mia moglie, ma lei è una caverna, e poi la figa non è il culo, ad un certo punto, si avvicinano tutti, e sempre deridendomi e scherzandomi, si fanno intorno a noi, una delle ragazze porge un flacone di crema al toro, che comincia a passarsela sul cazzo durissimo, e una delle altre, aiutata da un ragazzo, mi allarga per bene, e scarica tutto il contenuto di un altro flacone nel mio culetto, e poi due suoi amici mi afferrano e mi bloccano.
Mi spavento, ora, non è che non habbia mai fatto orge, ma un cazzo così mai lo avevo nemmeno visto, mia moglie rideva, tutti ridevano, tranne io, ad un tratto, sento la sua cappella appoggiarsi, e comincia una ola che lo incita ad infilarlo, io lo prego di fare piano, mi stavo eccitando tantissimo, ma la paura era tanta, e lui comincia, mi afferra per i fianchi, e spinge, sono bloccata, dietro lui che mi tiene e mi stà infilando, davanti due energumeni che mi bloccano, devo cedere, mi devo rilassare, e così faccio, e comincia la giostra, chiudo gli occhi, e lo sento spingere, sento che mi allargo sempre di più, è interminabile, la cappella è entrata, ma è il resto del pistone che preme ancora per entrare, sudo, il dolore cresce, lui lo sente, si ferma, idietreggia, un attimo di pausa e via ancora, spinge, entra centimetro per centimetro, mi sento dilatare, mi sembra si stia rompendo, il mio ano è al massimo, il dolore è fortissimo, un attimo, stò per urlare, ed ecco che scivola dentro, è entrato, il massimo della circonferenza era passato, il doloro si calma un poco, lui si ferma, mi manca il fiato, come vedrò poi dalle foto, era entrato con il primo terzo del suo cazzo, e mi sembrava già di averlo dentro tutto, si vedeva ancora la parte mancante.
Dopo una breve pausa, ricomincia a spingere, la sensazione che provo è pazzesca, mi sembra di scoppiare, ma mi piace sempre più il dolore lascia il passo al piacere, lui poi si sfila un attimo e poi ricomincia ad entrare, continua per un buon venti minuti, un poco entra e di più entra, i due mi lasciano, e io comincio a godere, tanto da azzardarmi a spingere indietro il mio corpo, e così dopo un poco è tutto dentro, lo sento nel mio intestino, lo sento nella pancia, sotto lo stomaco, la sensazione è pazzesca, e lui comincia un lento su e giù, tra la crema, i miei umori, lui si muove con facilità, tanto da azzardare la sua fuoriuscita e il rientro, sempre dalle foto che mi hanno scattato, si vede per tutta la lunghezza entare e uscire, e lasciare il mio buco dilatato, la sua voglia è tanta, la mia non è da meno, colo liquido prodotto dalla prostata, e mi sento il cazzo crescere, si mi ha eccitata al punto di avere il cazzo duro, non capitava quasi più, lo sento ansimare, è prossimo alla sborrata, mi appresto a godere, e gli chiedo di venirmi dentro, tre quattro, cinque colpi, si irrigidisce, e sborra, sento il primo flotto, quasi mi spinge avanti, poi il secondo, il terzo, non si ferma più, mi riempe come una ciambella della sua crema, è pazzesco, urlo dal godimento e poi mi accascio esausta a terra, lui si sfila ed estrae il suo meraviglioso cazzo, poi corrono tutti in acqua io rimango li distrutta colante di sborra, e mia moglie accanto, mi giro, la guardo e le dico grazie amore, è stato meraviglioso, le mi sorride, afferra il mio cazzo ormai duro, lo prende in bocca, un attimo, bei ricordi mi dice, hai sempre avuto un sapore buono, poi si siede sopra e comincia a goderselo,, tutto nel culetto chiaramente, altrimenti in figa non lo avrebbe nemmeno sentito, mi cavalca un po', e poi mi dice, accidenti a tè che ti sei fatta castare, ora mi sarei bevuta la tua sborra, la guardo e le dico, tranquilla, ne berrai oggi, e lei ridendo mi disse, si tesoro è vero, non aspettarmi alzata non so se rientrerò questa notte.
Dopo aver salutato i ragazzi mi sono incamminata al mio posto, ho preso il sole per il resto della giornata, col mio costumino, e verso sera, li ho salutati e mi sono incamminata alla macchina, con la coda dell'occhio vedevo mia moglie impegnata a fare un pompino ad uno di passagio, immaginandomi cosa le avrebbero fatto fare questa notte, una volta a casa, esausta, mi sono infilata il mio babydoll di pizzo, lo slippino, un assorbente, e una volta a letto, ho telefonato a mio marito, che era via per lavoro, raccontandogli la mia giornata, lo amo e non gli nascondo quanto sono troia, e poi ho augurato una buona notte al mio lui e tanta nanna.
scritto il
2017-02-19
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