Ho scoperto quanto mi piace 2^ parte

di
genere
tradimenti

Mi preparavo per uscire e tornare da lui in hotel,e ripensai al pomeriggio,alla sua pelle e al suo sapore,e speravo che quel cazzo meraviglioso gli restasse duro a lungo,perché ci aveva messo un po' a riprendersi dopo la prima volta.
Che ingorda pensai.
Eccomi di nuovo alla sua porta,vestita di nero e con i tacchi,e con quella sensazione di ubriachezza.
Lui aveva cenato al ristorante,io no,non sarei riuscita a mangiare,pensavo solo a lui,alla mia fica che colava,alla sua bocca,al suo culo che mi aveva fatto leccare.
E mi sembrava impossibile che mi stava succedendo tutto questo .
Poi la porta si apre,entro e di nuovo mi perdo sulle sue labbra.
Ero affamata,di lui,del suo cazzo!
Stavolta l'ho sbattuto sul letto e cavalcato,e di lì a poco toccandomi un po' il clitoride sono venuta,per la quinta o la sesta volta quel giorno.
Che strano,con mio marito ci mettevo sempre un'eternità a raggiungere l'orgasmo,sempre con la stimolazione clitoridea,con lui invece era un attimo.
E ne avevo ancora voglia.
E poi arrivò il momento in cui lui mi prese da dietro per prepararmi il buchetto,e li...oh mio dio...si sentivano ancora di più tutti quei centimetri dentro di me,fino in fondo.
La mia fica colava mentre lui me la apriva sempre più ,e nel frattempo il suo dito era nel mio culo.
E per la prima volta provai una goduria che mai avrei immaginato: mugolavo e urlavo mentre toglieva il dito e lentamente mi apriva il culo,centimetro dopo centimetro.
È stato fantastico.
Sudati e distrutti respiravamo affannati sul letto sfatto.
Non avevo mai scopato così a lungo e con così tanto desiderio,e soprattutto il mio culo non aveva mai goduto cosi.
Tornai a casa dopo la mezzanotte,felice e stanca,e attenta a non destare sospetti,anche se mio marito non è esattamente uno che nota i particolari.
La mattina dopo assolti i miei doveri familiari andai a prendere lui in hotel per portarlo in stazione.
Veramente l'idea era di stare ancora a letto,ma lo hanno fatto uscire un'ora prima.
Quindi eravamo in macchina e c'era un po' di tempo per il treno,e io lo desideravo ancora,nonostante fossi tutta dolorante.
Trovare un posto per appartarsi di giorno in città non è semplice,e alla fine ho trovato un posto in un parcheggio sotterraneo,ma trafficato.
E lo volevo,almeno in bocca prima che andasse via per sempre.
Così finite le risate e le battute si abbassa i pantaloni e mi dice "e tutto tuo".
Mi ci sono tuffata,l'ho ingoiato il più possibile,era favoloso,duro,morbido,lungo e grosso e con un sapore inebriante ,non mi sarei staccata più.
Era tutto buono,anche il suo sperma,che però non ho bevuto,non quella volta.
E poi ha preso il treno.
scritto il
2017-02-28
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