L'ha fatto, e mi è piaciuto.
di
M.A.
genere
tradimenti
Era una ragazza semplice e tradizionalista, forse troppo perché potessi aspettarmi facesse quel che fece.
Abbastanza alta, mora con una quarta di seno e due fianchi pieni da donna formata che tradivano un visino innocente e il suo carattere timido.
Tra noi il sesso era abbastanza soddisfacente nonostante fossimo alle prime esperienze, di certo ero io il più navigato ma un giorno accadde che fu lei ad insegnarmi qualcosa.
Vieni qui - mi disse.
Io mi avvicinai a lei abbracciandola, e mi baciò.
Un bacio passionale, come non era da lei.
Subito finimmo nudi l'uno sull'altra nell'oscurità dell'auto in cui si consumavano i nostri rapporti.
L'odore di corpi affamati di passione pervadeva le narici, i sensi e la ragione. La penetrai senza esitazione, senza difficoltà alcuna tant'era eccitata e il calore del suo sesso fece il resto dopo pochi minuti mescolandosi col mio in un ritmo di contrazioni che mi fece, ci fece perdere la cognizione del tempo.
Ti devo confessare una cosa - mi disse - ti ho tradito, scusami.
Cosa? Scherzi? - credevo fosse uno scherzo.
Mi dispiace, perdonami -
Quando? - chiesi sbigottito.
Oggi pomeriggio.
Quasi d'istinto le osservai l'entrata della vagina da cui ancora fuoriusciva del seme.
L'ha fatto senza - confessò.
Mi chinai su di lei, assaporandone ogni umore; mio, suo, del suo amante. Mi piacque.
Voglio che lo rifai, e voglio esserci - le dissi.
Abbastanza alta, mora con una quarta di seno e due fianchi pieni da donna formata che tradivano un visino innocente e il suo carattere timido.
Tra noi il sesso era abbastanza soddisfacente nonostante fossimo alle prime esperienze, di certo ero io il più navigato ma un giorno accadde che fu lei ad insegnarmi qualcosa.
Vieni qui - mi disse.
Io mi avvicinai a lei abbracciandola, e mi baciò.
Un bacio passionale, come non era da lei.
Subito finimmo nudi l'uno sull'altra nell'oscurità dell'auto in cui si consumavano i nostri rapporti.
L'odore di corpi affamati di passione pervadeva le narici, i sensi e la ragione. La penetrai senza esitazione, senza difficoltà alcuna tant'era eccitata e il calore del suo sesso fece il resto dopo pochi minuti mescolandosi col mio in un ritmo di contrazioni che mi fece, ci fece perdere la cognizione del tempo.
Ti devo confessare una cosa - mi disse - ti ho tradito, scusami.
Cosa? Scherzi? - credevo fosse uno scherzo.
Mi dispiace, perdonami -
Quando? - chiesi sbigottito.
Oggi pomeriggio.
Quasi d'istinto le osservai l'entrata della vagina da cui ancora fuoriusciva del seme.
L'ha fatto senza - confessò.
Mi chinai su di lei, assaporandone ogni umore; mio, suo, del suo amante. Mi piacque.
Voglio che lo rifai, e voglio esserci - le dissi.
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