L'entourage di Luisa 01: l'incontro e l'amicizia

di
genere
trans

All'epoca avevo circa 31 anni, e sebbene nella mia vita abbia solo avuto esperienze come eterosessuale, ho sempre avuto una certa attrazione per i transessuali, la loro ambiguità, l'essere allo stesso tempo sia maschio che femmina... una cosa che mi ha sempre affascinato ed eccitato.

Un giorno, navigando su internet, capitai su di un sito di un escort transessuale, di nome Luisa. Non era la prima volta che mi imbattevo in siti del genere, ma ciò che colpì la mia attenzione fu una specie di offerta speciale. Normalmente escort del genere hanno tariffe piuttosto alte, ben al di là della mia portata... quel giorno era attivo una specie di offerta tipo "last minute". Luisa aveva un buco nell'orario, dovuto ad un appuntamento disdetto, e una parte di quel tempo (circa un'ora) era in offerta ad un prezzo davvero abbordabile! L'appuntamento era molto vicino, ma per combinazione ero libero proprio in quel tempo!

Vedere l'offerta ed approfittarne fu cosa breve. Ricevetti in brevissimo tempo una mail di conferma con l'indirizzo e le altre informazioni necessarie per il giorno dell'appuntamento.

Quando mi presentai arrivai ad una gran bella casa, bella e discreta, nella periferia. Parcheggiai l'auto, e mi diressi verso l'ingresso dell'abitazione. Non appena suonai Luisa aprì la porta, e rimasi sorpreso dalla bellezza femminile che Luisa emanava.

Era non molto alta, con lunghi capelli biondissimi. Aveva un volto tipicamente femminile, senza quella artificialità che si vede in molti transex. Indossava una maglietta che faceva risaltare il suo gran bel seno, le labbra erano carnose, degli short di tessuto jeans ed un paio di scarpette da tennis completavano il suo semplice e sexy abbigliamento.

"Benvenuto, accomodati caro." Disse lei con una voce sensuale che nulla aveva di maschile. Mi fece entrare, prese la mia giacca e mi condusse verso una piccola e confortevole camera da letto, completa con un piccolo salottino. Mi fece accomodare in una poltrona.

"Rilassati, caro, non ti mangio mica... almeno non ancora." Disse sorridendo alla vista del mio disagio.

"Mi scusi, Luisa, ma questa è la mia prima volta con una escort, e sopratutto con un transessuale." Dissi nervosamente, cercando di nascondere imbarazzo e timidezza.

"Si, ma l'avevi scritto nella mail, ma non ti devi preoccupare, caro. Penserò io a tutto quanto. Dammi del tu, rilassati e pensa solo a goderti la tua prima meravigliosa esperienza con me."

Mi prese per le mani, mi fece alzare, e dopo avermi spogliato, mi fece sedere sul bordo del letto. Si inginocchiò di fronte a me, togliendosi la maglietta, e facendomi ammirare il suo magnifico seno. Prese in mano il mio membro, e dopo averlo masturbato lentamente, lo prese in bocca, muovendosi avanti ed indietro lentamente e succhiando con esperienza. Sentivo la sua calda bocca e la sua lingua, che avvolgeva il mio cazzo durissimo ad ogni movimento.

Era brava, e di sicuro le sarebbe bastato pochissimo tempo per farmi raggiungere l'orgasmo, ma si fermò prima.

"Non voglio chiudere così presto, caro," disse con un sussurro, "prima voglio farti provare tutto."

Prese da un comodino un preservativo e con rapida destrezza lo fece scivolare sul mio membro eretto. Poi si alzò, togliendosi le scarpe e gli short, e rimanendo completamente nuda di fronte a me. Il suo corpo era stupendo, uno dei più belli che io abbia visto in tutta la mia vita. Il suo sento era sodo ed incredibilmente realistico, e più in basso, sotto un ventre piatto e privo di una qualsiasi imperfezione, faceva mostra di sé un membro di rispettabili dimensioni.

Dopo essersi fatta ammirare per qualche istante, si avvicinò, si girò di schiena e si sedette lentamente su di me, guidando il mio cazzo eretto e duro verso il suo ano. Una sensazione bellissima. Il suo culo stringeva il mio membro come un guanto, mentre lei scivolava su e giù con lentezza e maestria, mentre lei ascoltava il mio respiro che seguiva il ritmo dei suoi movimenti.

Poi, senza preavviso, mossi la mano destra, che insieme alla sinistra indugiava sul suo seno, verso il suo membro floscio, fra le sue gambe. Lo presi, e con movimenti veloci cominciai a masturbarla.
All'inizio non ebbi reazione, ma presto il suo cazzo cominciò ad indurirsi nella mia mano, il suo respiro a farsi sempre più veloce mentre piegava la testa all'indietro presa dal piacere.
Poi, all'improvviso, inarcò la schiena all'indietro. Dalla sua bocca spalancata usciva un grido strozzato, mentre il suo cazzo tremava nella sua mano, lanciando schizzi su schizzi di candido sperma, alto in aria e poi giù sul pavimento immacolato della stanza.
Poi lei crollò, esausta dall'intensità dell'orgasmo appena provato, lasciandosi scivolare per terra, tra il suo stesso sperma.

Dopo un minuto, lei mi guardò con uno sguardo diverso, nei suoi occhi stanchi vi era come... gratitudine e meraviglia.

"Erano anni che non godevo così," disse con un soffio di voce, "sei stato bravissimo, tesoro mio." Poi volse uno sguardo corrucciato al mio membro, ancora in erezione. "Ma tu non sei ancora venuto, mi dispiace tanto, ma non ce la faccio più. Mi hai esaurito al punto che forse dovrò disdire anche gli altri appuntamenti della giornata." Sorrise.

Dopo aver fatto entrambi una doccia, Luisa mi accompagnò alla porta. Rifiutò ogni pagamento ("Dovrei essere io a pagare te, tesoro."), ma mi chiese di darle il mio numero di cellulare.

"Mi farò sentire presto, tesoro, e ricorda: tu non sei un semplice cliente. Tu ora sei un mio amico, un amico molto caro adesso, e ti assicuro che non ti pentirai mai della mia amicizia, vedrai."

Mi salutò con un bacio sulla guancia.
scritto il
2017-03-27
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