MEZZA SEGA IN CLASSE
di
mastro
genere
masturbazione
Ero all'ultimo anno di liceo e stavo seduto vicino a Veronica una mia compagna di classe per molto carina , era una ragazza abbastanza seria e poco scherzosa , capelli neri un viso molto bello e un corpo niente male, non se la tirava e andava in giro vestita normale non provocante come altre compagne per questo forse non era tanto ambita fra i maschi, ma a me piaceva.
Un giorno andai a scuola con i pantaloni della tutta e durante la lezione senza quasi accorgermene mi si indurii il cazzo , proprio tanto e non ricordo neanche il perche.
Ricordo solo che a un certo punto vidi le che mi fissava fra le gambe e abbassando la testa mi accorsi di avere la cappella che spingeva forte contro i pantaloni fino a formare un asta puntata al cielo.
Veronica aveva lo sguardo stupito e incuriosito, e con mia grande sorpresa dopo poco mi chiese se poteva toccarlo... io ero molto imbarazzato ma evidentemente eccitato, gli dissi di si.
Lei comincio ad accarezzarlo con il palmo della mano aperta, poi piano piano strinse un po le dita e comincio a strofinarlo per bene.
Il massaggio era lento e con continue interruzioni perchè dovevamo stare attenti a non farci vedere dai compagni e dal professore, per circa mezz'ora continuo a strofinarlo lentamente a fermarsi per qualche minuto e a rincominciare il massaggio. Fu quasi una tortura volevo prendergli la mano stringerla sul mio cazzo e farla muovere veloce , ma non potevo.
Finita la lezione io mi ritrovai con le palle piene e una voglia di sborrare che non vi dico, ma era giunta l'ora di andare a casa.
Tutto eccitato andai a prendere l'autubus e salendo sull'autobus vidi veronica che era seduta sull'ultimo posto in fondo da sola, approfittai della situazione e mi andai a sedere vicino a lei, avevo ancora il cazzo tutto in tiro e senza bisogno di dire nulla lei avvicini di nuovo la mano ma stavolta la infilo sotto i pantaloni della tuta e comincio a stringerlo forse e a massagiarlo con vigore, non vedevo l'ora .
Avevo la cappella gonfia come non mai , a lei piaceva strofinarmi un pò la cappella per poi passare all'asta dura e segarmi forse.
Io tenevo i pantaloni un pò sollevati per facilitargli il compito e gli accarezzavo giusto una gamba non osavo toccare altro anche se aveva 2 belle tette e 2 capezzoli che si intravedavano turgini da sopra la maglietta.
Mentre le continuava a segarmi con forza io cercavo di non emettere neanche suono, anche se era complicato, a un certo punto sentii la sua mano stringere forte il mio cazzo e prese a segarmi molto veloce , io mi avvicinai a lei e le dissi "Vero sto per sborarre non resisto più" e lei evidentemente eccitata mi rispose " dai , si sborra voglio sentire cosa fa quando schizza" a quel punto allargai ancora i pantaloni e lascia la sua mano scorrere velocemente sul cazzo fino quando i primi colpi di sperma non schizzarono fuori, hahha che goduria .... dopo i primi due schizzi lei fermo la mano e strinse bene il cazzo, e io godevo mentre il cazzo gli pulsava dentro la mano.
Sporcai di sperma i pantaloni e la sua mano , che tenne li finchè il mio cazzo non perse vigore afflosciandosi, a quel punto si sfilo e io nel vedere tutta quella sborra sulla sua mano provai un altro brivido di eccitazione e e quasi mi ritorno duro.
Quel giorno fini cosi e io mi segai altre 2 volte pensando a lei prima di addormentarmi quella sera.
Un giorno andai a scuola con i pantaloni della tutta e durante la lezione senza quasi accorgermene mi si indurii il cazzo , proprio tanto e non ricordo neanche il perche.
Ricordo solo che a un certo punto vidi le che mi fissava fra le gambe e abbassando la testa mi accorsi di avere la cappella che spingeva forte contro i pantaloni fino a formare un asta puntata al cielo.
Veronica aveva lo sguardo stupito e incuriosito, e con mia grande sorpresa dopo poco mi chiese se poteva toccarlo... io ero molto imbarazzato ma evidentemente eccitato, gli dissi di si.
Lei comincio ad accarezzarlo con il palmo della mano aperta, poi piano piano strinse un po le dita e comincio a strofinarlo per bene.
Il massaggio era lento e con continue interruzioni perchè dovevamo stare attenti a non farci vedere dai compagni e dal professore, per circa mezz'ora continuo a strofinarlo lentamente a fermarsi per qualche minuto e a rincominciare il massaggio. Fu quasi una tortura volevo prendergli la mano stringerla sul mio cazzo e farla muovere veloce , ma non potevo.
Finita la lezione io mi ritrovai con le palle piene e una voglia di sborrare che non vi dico, ma era giunta l'ora di andare a casa.
Tutto eccitato andai a prendere l'autubus e salendo sull'autobus vidi veronica che era seduta sull'ultimo posto in fondo da sola, approfittai della situazione e mi andai a sedere vicino a lei, avevo ancora il cazzo tutto in tiro e senza bisogno di dire nulla lei avvicini di nuovo la mano ma stavolta la infilo sotto i pantaloni della tuta e comincio a stringerlo forse e a massagiarlo con vigore, non vedevo l'ora .
Avevo la cappella gonfia come non mai , a lei piaceva strofinarmi un pò la cappella per poi passare all'asta dura e segarmi forse.
Io tenevo i pantaloni un pò sollevati per facilitargli il compito e gli accarezzavo giusto una gamba non osavo toccare altro anche se aveva 2 belle tette e 2 capezzoli che si intravedavano turgini da sopra la maglietta.
Mentre le continuava a segarmi con forza io cercavo di non emettere neanche suono, anche se era complicato, a un certo punto sentii la sua mano stringere forte il mio cazzo e prese a segarmi molto veloce , io mi avvicinai a lei e le dissi "Vero sto per sborarre non resisto più" e lei evidentemente eccitata mi rispose " dai , si sborra voglio sentire cosa fa quando schizza" a quel punto allargai ancora i pantaloni e lascia la sua mano scorrere velocemente sul cazzo fino quando i primi colpi di sperma non schizzarono fuori, hahha che goduria .... dopo i primi due schizzi lei fermo la mano e strinse bene il cazzo, e io godevo mentre il cazzo gli pulsava dentro la mano.
Sporcai di sperma i pantaloni e la sua mano , che tenne li finchè il mio cazzo non perse vigore afflosciandosi, a quel punto si sfilo e io nel vedere tutta quella sborra sulla sua mano provai un altro brivido di eccitazione e e quasi mi ritorno duro.
Quel giorno fini cosi e io mi segai altre 2 volte pensando a lei prima di addormentarmi quella sera.
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2.7
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Commenti dei lettori al racconto erotico