Chopin

di
genere
etero

Giaccio completamente inerme sotto la doccia. L'acqua calda mi scivola addosso. Mi siedo, incrocio le gambe. Piango. Mi sento terribilmente male. Vorrei  essere allontanata da me stessa oppure sparire... e credo che preferirei la seconda , ora come ora.  Esco, mi guardo allo specchio: 5 succhiotti costellano il mio corpo. Li conto e li riconto spasmodicamente mentre cerco inutilmente una spiegazione...una giustificazione..un alibi. Ho perso di nuovo contro di te. Sono stata debole. Mi sono lasciata sopraffarre dal bruciante tuo impeto. Ed è sbagliato... io lo so. Non mi ami. Non ti amo. Mi tocco il seno ,dolorante e gonfio, e le lacrime lacerano la pelle del mio viso come aghi. Non voglio piangere, non per te,non per questo. Una goccia del mio tormento mi bagna un capezzolo e ripenso alla piuma con cui mi hai solleticato per ore. Raccolgo quella gocciolina ,come di solito faccio con il tuo sperma , e la porto alla bocca. Succhio avidamente mentre nella mente si accavallano le NOSTRE immagini. Scaccio momentaneamente via i miei pensieri e mi avvolgo un asciugamano attorno al corpo umido. Sei ancora addormentato sul divano,nudo. Il desiderio si affaccia di nuovo in me e per calmarmi inizio a suonare il piano. Chopin, "notturno". La tua melodia preferita. Sono nuda e sto suonando Chopin piangendo e trovo inverosimile tutto ciò. Dopo non so quanto tempo sento una mano sulla mia spalla. Mi volto,il tuo pene eretto svetta di fronte i miei occhi. Vorrei ribellarmi, vorrei dirti di no. Cerco di tenere la bocca chiusa mentre tu con una mano mi scosti delicatamente i capelli dal collo. Mi tocchi le labbra tumide con il pollice e mi inviti dolcemente  ad accoglierlo in bocca. So che questa tranquillità durerà poco e quindi serro le labbra di proposito mentre tu mi premi il pene sul viso,i tuoi testicoli mi sfiorano il mento. Sono maledettamente tentata e bagnata... di nuovo. Hai perso la pazienza,lo sento. Stai sbuffando. Mi afferri violentemente la testa con due mani ,ti inginocchi e ti avvicini ;mi mordi il labbro superiore fino a farmi sanguinare.
Ti rialzi ed io ... io Apro la bocca,lo faccio entrare. Ne ho bisogno,ho bisogno di tutto questo. Intrecci le dita nei miei capelli e tiri ,spingendo il tuo membro sempre più a fondo. Ho i conati ma cerco di trattenerli, i miei eccitati versi gutturali e profondi rompono la pudica sfera di silenzio in cui ci trovavamo rendendo l'atmosfera  libidinosa,lasciva,sconcertante.
Cerco di trarre piacere da quel momento di depravazione strofinando la vulva contro lo sgabello in pelle , senza giovarne, purtroppo. Mi lascerai inappagata e scontenta, lo so. Ma intanto mi lascio trasportare nel tuo paradiso infernale. Ti mordo il glande e inizio a masturbarti mentre metto tutta me stessa in quel pompino.  So che ti piace quando faccio roteare la lingua sulla punta e contemporaneamente succhio forte . Fino a farmi venire le fossette nelle guance .
 So che sei vicino. Ti sento pulsare. Stringo le gambe  cercando di godere e preparandomi ad accogliere e gustare il tuo seme , sono impaziente di assistere all'ennesimo tuo orgasmo... e invece tu non vieni nella mia bocca, non mi rendi partecipe del tuo piacere. Mi blocchi la testa , ti sposti. Fai andare lentamente su e giù la tua mano. Mi lasci in una dolcissima agonia ad osservare il supplizio che mi infliggi. Sai quanto mi piace,bastardo. Esplodi sulle tue mani e ad opera compiuta mi mostri il palmo completamente imbrattato-" Non mi avrai mai " mi dici. -"Non avrei mai dovuto volerti" io penso.
scritto il
2017-04-21
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