Camera d'albergo

di
genere
masturbazione

Apro gli occhi, oscurità più totale, non vedo niente, un attimo di panico.
"Oddio, dove cazzo sono!" il mio primo pensiero, quelli di chi pensa di non essere più nello stesso luogo da cui il sonno era partito.
"Ah, già. L'albergo! Vaffanculo!" imprecazioni della mia mente confusa svegliata nel bel mezzo della notte.
"Ma che minchia di ore sono?"
La fievole luce delle cifre 02:57 del mio orologio hanno lo stesso effetto di un faro da contraerea puntato sugli occhi o come avessi fatto una doccia gelata dopo una sauna finlandese. Addio sonno!
Proviamo a girarci dall'altra parte e riprendere da dove abbiamo lasciato.
-Psss...sshh...iano...I...ga…- un leggero brusio al di là della parete dietro la spalliera del letto.
“Nooo! Mi mancavano i ‘Loquaci della notte’ come ninnananna” e vai di cuscino sulla testa.
-...iiih ...osihh a...orahhh…-
“?!” Alzando il cuscino tendendo orecchio “Ma che diamine…”
Nella mente i suoni diventano immagine: due gambe femminili aperte e semi flesse al centro del letto, schiena sopra i cuscini appoggiati alla testiera, un braccio aperto con le dita della mano che stringono convulsamente il lenzuolo, l'altro braccio che poggia la mano in mezzo alle gambe, serrata sui capelli di un partner impegnato a soddisfare la propria compagna con la propria bocca.
-...iiih ...entro ...i ...iú ...a ...iano ...ta...ente- Lei chiede oltre alle agili dita del partner fino a raggiungere i punti che sapientemente stimolati la faranno esplodere.
-...ih ...iih ...iiihhiiihhh…- Lei comincia a sollevare i talloni, spalanca le braccia artigliando il lenzuolo, i lobi si inarcando finché il lampo trapassato il muro.
-Sshhi, sshhi, sshhi… hhh… sssiiiihhh…- Le sue gambe spalancate a compasso, le dita dei piedi contratte, le mani che cercano di far fagocitare il capo del partner alla sua figa, la testa rivolta indietro dalle cui fauci spalancate della tigre esce l'ultimo rantolo del ruggito di piacere.
-...oglio ...arti ...re ...ora ...irati!- Non era ancora finita.

Non mi pareva carino disturbarli, tanto avrei partecipato…

...A modo mio, ma con tanta invidia
scritto il
2017-05-01
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