Estate rovente, parte 1
di
Mia90
genere
saffico
questo è un racconto vero, di un'esperienza capitata l'anno scorso.
sono una ragazza di 22 anni, alta 1.70, "burrosa", tette enormi...
ero ad una festa di compleanno con degli amici, e si sa...un bicchiere tira l'altro, e presto mi ritrovai ubriaca.
complice anche Anna, un'amica del festeggiato che per tutta la durata della festa, continuava a riempirmi il bicchiere, non appena lo vuotavo.
verso le 3, decidemmo di andare in discoteca, con coloro che ancora non si erano ritirati.
l'alcol aveva già annebbiato la mia mente, rendendomi molto disinibita. decisi di stuzzicare Anna per gioco, (sono etero, o almeno, così credevo) per vedere se ci sarebbe stata...e dalla sua reazione, direi di sì!
indossavo un abito nero scollato, che metteva in mostra il mio abbondante seno. in macchina, verso la discoteca, mi sedetti dietro accanto a lei, e con la scusa dell'alcol le dissi "ti spiace se mi appoggio a te per chiudere gli occhi un momento?"
lei sorrise e mi rispose di sì.
appoggiandomi sulla sua spalla esposi ancora di più il seno e le appoggiai una mano sulle cosce.
per tutto il tempo trascorso in discoteca la ignorai, ballando sensualmente con chiunque tranne lei, ma assicurandomi di continuo che mi stesse guardando.
quando si avvicinò a me per chiudermi "potresti accompagnarmi in bagno? la porta non si chiude" capii immediatamente dove volesse andare a parare, e acconsentii.
Anna andò in bagno, si sistemó i capelli corvini allo specchio e si avvicinò a me, che nel frattempo mi ero seduta accanto al lavabo.
"non mi sembra che la porta sia rotta"
le feci notare con un sorrisino malizioso
"ah dici?" sentenzió lei "probabilmente mi ero sbagliata. o forse avevo solamente voglia di compagnia"
volevo chiederle se era proprio la MIA compagnia ad interessarla, ma non feci in tempo a formulare la frase, che mi ritrovai le sue calde labbra sulle mie. mi mise una mano tra le gambe, dove ormai ero tutta un fuoco.
risposi al bacio cingendole le mani intorno alla vita. mi scostó le mutandine di pizzo e mi infilò un dito dentro, senza nessuna difficoltà: ero bagnatissima, e lei lo notò
"wow...direi che non ti spiace"
"stai zitta e continua a fare quello che stavi facendo"
e obbeddì.
al che scesi dallo scomodo lavabo di marmo sulla quale ero seduta, e per mano andammo nel privè...
FINE PARTE 1
sono una ragazza di 22 anni, alta 1.70, "burrosa", tette enormi...
ero ad una festa di compleanno con degli amici, e si sa...un bicchiere tira l'altro, e presto mi ritrovai ubriaca.
complice anche Anna, un'amica del festeggiato che per tutta la durata della festa, continuava a riempirmi il bicchiere, non appena lo vuotavo.
verso le 3, decidemmo di andare in discoteca, con coloro che ancora non si erano ritirati.
l'alcol aveva già annebbiato la mia mente, rendendomi molto disinibita. decisi di stuzzicare Anna per gioco, (sono etero, o almeno, così credevo) per vedere se ci sarebbe stata...e dalla sua reazione, direi di sì!
indossavo un abito nero scollato, che metteva in mostra il mio abbondante seno. in macchina, verso la discoteca, mi sedetti dietro accanto a lei, e con la scusa dell'alcol le dissi "ti spiace se mi appoggio a te per chiudere gli occhi un momento?"
lei sorrise e mi rispose di sì.
appoggiandomi sulla sua spalla esposi ancora di più il seno e le appoggiai una mano sulle cosce.
per tutto il tempo trascorso in discoteca la ignorai, ballando sensualmente con chiunque tranne lei, ma assicurandomi di continuo che mi stesse guardando.
quando si avvicinò a me per chiudermi "potresti accompagnarmi in bagno? la porta non si chiude" capii immediatamente dove volesse andare a parare, e acconsentii.
Anna andò in bagno, si sistemó i capelli corvini allo specchio e si avvicinò a me, che nel frattempo mi ero seduta accanto al lavabo.
"non mi sembra che la porta sia rotta"
le feci notare con un sorrisino malizioso
"ah dici?" sentenzió lei "probabilmente mi ero sbagliata. o forse avevo solamente voglia di compagnia"
volevo chiederle se era proprio la MIA compagnia ad interessarla, ma non feci in tempo a formulare la frase, che mi ritrovai le sue calde labbra sulle mie. mi mise una mano tra le gambe, dove ormai ero tutta un fuoco.
risposi al bacio cingendole le mani intorno alla vita. mi scostó le mutandine di pizzo e mi infilò un dito dentro, senza nessuna difficoltà: ero bagnatissima, e lei lo notò
"wow...direi che non ti spiace"
"stai zitta e continua a fare quello che stavi facendo"
e obbeddì.
al che scesi dallo scomodo lavabo di marmo sulla quale ero seduta, e per mano andammo nel privè...
FINE PARTE 1
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