Le tue mani

di
genere
sentimentali

Le tue mani

Mi sei davanti.
Tra la gente, cerco il tuo sguardo, tenendo gli occhi bassi. Circospezione.Un saluto fugace come tanti, tra tanti, quei saluti che mischiano i profumi della pelle, quegli ormoni che si riconoscono in quelli come noi, quei saluti che sono respiri sui respiri vivendo  ogni istante di quel breve contatto.Il tempo passa pigro nella clessidra del convivio, fissi sguardi senza occhi su di te.Mi sei davanti, anche di spalle.Ti vedo, ti sento, ti percepisco.Mi stai desiderando. Come sempre.Io, la tua Donna, la tua disperazione e condanna.Brivido negato, segreto come la più ardita delle fantasie.Io, il tuo sospiro.Mi sei davanti, in ogni istante ti rifletto, e stai sempre desiderando me.Mi sconvolge il modo in cui mi desideri, è una continua fame repressa, un guizzo schizoide negli occhi, io, la tua preda ed il tuo premio.Tu, la mia pazzia.Riempiendomi completamente hai fatto straripare la mia anima, facendomi provare cose che non avrei mai.. Passaparola.Demone e principe, tu suoni la mia arpa, tu produci melodie con i miei sensi, tu apri con maestria solenne ogni mia serratura.Ti sento, in tutto il corpo.Io, Donna riscoperta e valorizzata in te.Nei tuoi occhi.Nella virilità esuberante che sento spingere contro me ad ogni abbraccio di fuoco.Fuoco che avvampa le nostre stesse vite.Chiacchiere, musica in sottofondo, gente che va e che viene con calici sempre più traballanti. Sguardi rubati e messaggi in codice.Risate echeggiano nei salotti di mezza città, la notte scende pigra lussureggiando sui giardini di questo ed altri locali di mezza Palermo.Osservo le tue mani, che  non mi piacciono per niente, ma le immagino su di me, e mi piace.Mi piace.Osservo le tue mani ed immagino.Su di me, e mi piace.Quel calore di ogni tuo tocco, quando mi sfiori le spalle spostandomi i capelli. Ardo di fiamma eterna preparandomi al tuo bacio sul collo, dove perderò ogni resistenza.Quelle mani che mi prendono il viso, con dolcezza maschile, delicata morsa estenuante. Quelle tue mani che creano sapientemente brividi in bassorilievo sulla mia pelle, la tua tela, laddove tu veleggi con la fantasia tra gli origami caleidoscopici delle mie sensazioni e della mia femminilità.Oramai sei ovunque, nel mio intimo.Vivi in me, e mi delizi del tuo contatto ad ogni mio pensiero.Tu mi tocchi.Mi sfiori ed io sussulto entrando nel cerchio caldo ed umido delle mie pulsioni.Osservo le tue mani.Mi piace. Su di me.Cerco di convincere a me stessa che non devo fissarle, Dio mio si vede che sto fantasticando? Mi mordo leggermente la pellicina di un dito, riassetto il reggiseno (ma dove sono stata negli ultimi 10 minuti?) speriamo che nessuno si sia accorto della mia “mancanza”...Riattacco bottone a destra e a manca, cerco di scrutare lo sguardo degli altri in attesa di capire se hanno capito, cerco di evitare il TUO di sguardo.Non me ne riesce una.Comincio a sentire una fame nervosa, non riesco a dare risposte con una faccia credibile, mi sto tradendo. Mi alzo.Incrocio di nuovo il tuo sguardo, abbasso la gonna, sono umida.Il tavolo ruba la scena un momento dopo, non so cosa scegliere ma almeno riprendo fiato. Non vista, respiro a fondo trasognata. Su di me.. mi piace.Fragole. Fresche e dolci fragole.Distrattamente ne prendo un po’, nature, e torno al tavolo in giardino.Incrocio il tuo sguardo, ora sto meglio. Forse riesco a passare anche il resto della serata.Riprende colore il teatrino tutt’intorno, mi rendo conto del brulicare di gente che prima proprio non vedevo.Sorrido naturalmente, poggio il piatto sul tavolo e porto una fragola alle labbra. Quel tuo sorriso.Seguo i tuoi occhi, dalla fragola, tra le labbra, alle tue labbra.Mi hai guidato tu. Crolla il mondo tutto intorno.Di nuovo solo io e te. Ed una fragola tra le mie labbra.Sento qualcosa muoversi nella mia pancia, hai di nuovo il sopravvento su di me. Per un istante che sembra un’eternità socchiudo gli occhi e la mangiamo insieme, succhi le mie labbra avido, le tue mani di nuovo su di me. Mi piace.Labbra che si mordono convulsamente in uno scambio di respiri e sapori.Alla fragola.Le tue mani, ancora, sul mio collo scendono lentamente accarezzandomi le spalle, le tue mani, mi stai baciando, ti sto baciando.I miei gemiti, le tue mani.Sul mio seno.Infilandosi sotto la magliettina, sotto il reggiseno, le tue mani, la mia pelle, il mio respiro che galoppa insieme al tuo.Mi baci.E le tue mani su di me, mi piace. Sui miei seni, sui capezzoli che si inturgidiscono sotto le tue dita, su di me.Un brivido mi percorre la schiena curva, riapro gli occhi allarmata (quanto tempo è passato? Ditemi quanto tempo è passato!), ti vedo mentre mi guardi.Una vita intera per voltarmi verso di te, mentre i capelli come in moviola riempiono di plastico movimento lo spazio intorno.Mi stai guardando, con quel mezzo sorriso che mi dice che stavi facendo lo stesso con me, quel sorriso che tu sai, mi prende.Mi prende.
Lens
scritto il
2011-01-14
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