Gioia a Modena - cap. 1

di
genere
orge

Gioia è una bella ragazza pugliese di 25 anni, è alta 167cm, ha dei lunghi e lisci capelli castani, dei grandi occhi marroni, un bel corpo atletico con una 2 di seno e un bel sederino sodo.
Lavora come ragioniera in una grande azienda, con la sua routine e le sue certezze, però la vita sentimentale è incasinata. Dopo che si è lasciata con un bel ragazzo della sua città di cui era perdutamente innamorata, non è più riuscita a fidarsi dei ragazzi e ha evitato tutti i contatti fisici con il genere maschile.
Gioia sfogava le sue voglie da sola, davanti al monitor del suo portatile, qualche volta davanti a un video porno altre in qualche chat per adulti. E' proprio in una chat che è nata un'amicizia molto particolare con Davide, un uomo di 42 anni di Parma. Con lui all'inizio ci si sentiva solo in chat, l'appuntamento con lui alle 23 era ormai un rituale prima di addormentarsi. Poi dopo qualche settimana si sono scambiati le mail e il contatto skype. Si scrivevano abbastanza spesso e i loro discorsi vertevano sempre sul sesso e lo scambio di fantasie e desideri. Era un gioco eccitante e divertente che distraeva Gioia dalle sue voglie di fare sesso con un vero ragazzo.
Un giorno Gioia viene chiamata dal suo capoufficio che le dà una notizia fantastica, è stata promossa e riceverà un'integrazione di stipendio, maggiori responsabilità e un ufficio tutto suo, così poteva dire addio all'open space che tanto odiava.
Prima di ricevere il nuovo incarico Gioia però deve seguire un corso di formazione presso la sede centrale della sua azienda a Modena. Naturalmente, visto che non aveva legami sentimentali nella sua Bari, Gioia accetta subito di buon grado le 2 settimane di trasferta, anche perchè in quelle settimane riceverà anche un buon rimborso spese e qualche soldo in più non fa mai male.
E' molto indecisa se raccontare della trasferta a Davide, aveva paura che poi iniziasse ad insistere per un vero incontro vista la vicinanza tra Modena e Parma.
Così alla fine decide di sondare il terreno, dicendogli che sarebbe dovuta andare a Modena per qualche giorno ma non sapeva quando.
Davide come da copione gli chiede un incontro, anche solo una cena. Gioia lo lascia un po' nel limbo, senza accettare e senza rifiutare. In fondo anche a lei non sarebbe dispiaciuto passare dal virtuale al reale, si erano visti anche in cam e alla fine Davide era un bell'uomo anche se con fantasie molto perverse, almeno per i canoni di Gioia.

Arriva il giorno della partenza, Gioia si mette sul treno in direzione di Modena dove aveva prenotato un monolocale su airbnb per risparmiare un po' sui costi di permanenza. Arriva alla stazione di Modena, si dirige verso gli autobus, e prende la linea che la porta all'indirizzo del monolocale. Suona come da accordi e le apre il padrone di casa, le fa fare un giro e si raccomanda di fumare solo in balcone, era severamente vietato fumare in casa.
Dopo le formalità di rito Gioia rimane sola e va subito a fare una doccia rinfrescante, è luglio e fa un caldo atroce. Per cena mangia un panino avanzato dal viaggio e come tutte le sere, puntale alle 23 si collega con il pc alla chat erotica e inzia a chattare con Davide. Ancora le tiene nascosto che è già arrivata a Modena. Quella sera Gioia è particolarmente eccitata così propone a Davide di vedersi in cam e masturbarsi uno di fronte all'altra. Davide accetta subito...
Entrambi si spogliano completamente e indirizzano la cam verso le loro parti intime...
Gioia inizia a masturbarsi con un dito, poi due....mentre Davide inizia una lenta sega.
I 2 iniziano a parlarsi tramite microfono e a dirsi cosa si farebbero, Davide è molto bravo a questo gioco e dice a Gioia tutti i particolari più intimi e perversi di quello che le farebbe. Gioia si eccita ancora di più e decide di fare un regalo a Davide, gli chiede di aspettare un attimo in linea che lei deve andare a prendere una cosa, quando torna si rimette sulla sedia a gambe completamente spalancate, poi inizia a passarsi sulle labbra della figa una bottiglietta di play gel della durex. La muove sempre più veloce fino a farla scivolare dentro e inizia a penetrarsi con quella bottiglietta.
Davide è eccitatissimo e le dà il ritmo delle penetrazione facendole immaginare che quello sia il suo cazzo. Dopo pochi minuti Gioia inizia a tremare e ansimare, è arrivato l'orgasmo. Fa uscire la bottiglietta dalla sua figa e ringrazia Davide per la fantastica serata, ma Davide ancora non è contento e le chiede un ultimo gioco, le chiede di lubrificare per bene la bottiglietta con il gel al suo interno e infilarsela nel sedere, aspettare la sua sborrata per poi spegnere il pc.....vuole ricordarla con quella bottiglietta nel culo. Dopo qualche titubanza iniziale Gioia fa uscire la porca che è in lei e accetta, spalma per bene il gel sulla bottiglietta e con un dito si lubrifica anche il suo culetto, poi appoggia la bottiglietta sulla sedia, mette la cam su una sedia accanto e inizia a sedersi puntando la bottiglietta sul suo buchino. Il lato B di Gioia è molto accogliente, il suo ex oltre ad essere molto ben dotato era anche fissato per il sesso anale, così nei 2 anni di fidanzamento, l'aveva presa nel culo un'infinità di volte.
Gioia lascia scivolare la bottiglietta lentamente dentro fino a farla scomparire completamente nel suo sfintere e sedendosi come se non ci fosse nulla sulla sedia.
Davide la invita a un lento su e giù con quella bottiglietta che esce e entra dal culo, in pochi secondi arriva la sua sborrata e le da la buonatte spegnendo il pc.
Gioia smette di giocare, si và a fare una doccia e poi si mette a dormire completamente nuda e rilassata.

Il giorno seguente sveglia presto e 10 minuti di camminata fino alla sede centrale della sua azienda, giornata di corso molto interessante, f la conoscenza di qualche collega con cui aveva sempre e solo parlato per telefono. Insomma tutto fila liscio.
Al ritorno nel suo monolocale, proprio 50 metri prima del suo portone, l'attenzione di Gioia viene attirata da un cartello affianco ad una porta . Il cartello recitava delle parole che invaderanno la mente di Gioia per i giorni a seguire...
“ MULTISALA NUOVO CINEMA ODEON
APERTURA TUTTO L'ANNO DALLE ORE 14.00
CHIUSURA ORE 23.00
PROIEZIONE CICLO CONTINUO
FILM SOLO PER ADULTI “

Eh si....Gioia si era imbattuta in un cinema a luci rosse di cui spesso aveva fantasticato con Davide immaginando storie dove lei veniva scopata da sconosciuti al suo interno. Veramente le era capitato di masturbarsi anche davanti a qualche video a tema su pornhub. Si può dire che era una delle sue fantasie più perverse.

Tira dritto e torna nel suo monolocale e corre subito al balcone che dava sull'ingresso del cinema, si organizza con una sedia e un tavolinetto. Si mette in balcone a controllare l'ingresso di quel cinema e inizia a cercare informazioni online. Trova il sito ufficiale, qualche informazione sparsa qua e là e un nutrito dibattito su un sito per gay.....capisce che il cinema è frequentato sopratutto da gay o vecchi bsx. Riprova ne è il via vai di uomini canuti davanti all'ingresso, vede uomini entrare velocemente con occhiali e cappelli per non essere riconosciuti, altri che escono a fumare in tutta tranquillità per poi rientrare. Vede entrare anche qualche uomo vestito in modo femminile e qualche ragazzo di colore.
Rimane su quel balcone fino all'orario di chiusura del cinema mentre la sua mente si riempie di mille fantasie, la sera con Davide inventa una scusa per non collegarsi in chat e si mette nuda sul letto con il pc.....apre pornhub e scrive “ADULT CINEMA” ….guarda diversi video molto eccitanti e si masturba con le sue dita fino a venire. Si addormenta stanca....
Il giorno dopo a lavoro è molto distratta perchè nella sua mente riecheggia sempre l'immagine di quel cinema sotto il suo monolocale. Il pomeriggio quando esce da lavoro passa di nuovo davanti al cinema ma stavolta prende il telefono chiama una sua amica e si mette a parlare proprio davanti all'ingresso, è una lunga chiacchierata che Gioia cerca di allungare il più possibile ma non perchè le interessasse l'amica, semplicemente perchè voleva vedere da vicino quel cinema e le persone che entravano e uscivano, senza farsi notare.
Finita la chiacchierata con l'amica, Gioia rimette il telefono in borsa, lancia l'ultima occhiata all'interno del cinema, e torna al suo monolocale.
Una volta dentro, rimette in balcone sedia tavolinetto e pc, mentre cerca notizie su come funzioni un cinema a luci rosse, controlla nuovamente chi entra e chi esce dalla quella porta.
Le notizie che trova in rete sono poche, più che altro trova testimonianze di gay, tutte le storie che trova su donne o coppie sono o poco esaustive o le sembrano inventate.
Trascorre così tutto il pomeriggio fino a quando fa buio, sono quasi le 21.
Gioia si è finalmente convinta, si va a fare una doccia fredda, poi si inizia a vestire.
Mette il primo completino intimo che trova in valigia, poi si infila una tuta larga in cotone grigio, una polo blu, le scarpe da ginnastica e un cappellino con visiera. Raccoglie i capelli in una lunga coda e esce di casa.
Si dirige verso l'ingresso del cinema ed entra....

Subito sente gli sguardi degli uomini che erano fuori a fumare su di lei, cerca di non incrociare i loro sguardi, si dirige verso il botteghino, e chiede un biglietto. Il tipo dei biglietti la squadra dalla testa ai piedi, lentamente, stacca un biglietto e glielo porge, Gioia in cambio gli dà un pezzo da 20 €, ma è talmente in imbarazzo che non aspetta neanche il resto e a passo svelto sale le scale che portano alle sale. Lo sguardo è basso, nasconde i suoi occhi dietro la visiera e neanche lei riesce a vedere i volti degli altri avventori, vede solo uomini dalla pancia in giù. Fà caldo, quasi tutti sono in pantaloncini corti e maglietta, come aveva notato dal suo balcone, sono quasi tutti uomini over 50 se non molto più vecchi.
Gioia inizia a girare per le sale, ne sono tre, nella prima in cui entra trasmettono un film con un'orgia di donne, uomini e trans. Lei cammina vicino alla parete, al buio, nella sala ci sono una decina di uomini seduti distanti fra loro, vede chiaramente che 3 di loro si stanno masturbando mentre gli altri guardano il film. Arrivata quasi in prima fila, con un passo molto lento si ferma e si gira. Vede un gruppetto di 4 o 5 uomini in fondo alla sala che chiaramente la stanno seguendo con lo sguardo e parlano tra loro.
L'eccitazione che aveva mentre si vestiva è diventata angoscia, ha un po' di paura. Si rende conto che lei è diventata la preda, è un agnellino circondata da lupi famelici.
Non sa cosa fare, vede una scritta “exit wc”, decide di andare in quella direzione, esce dalla sala e si ritrova su un corridoio, da un lato vede alcuni uomini appoggiati al muro ad aspettare non si sa cosa, e dall'altra l'ingresso del bagno con un ragazzo di colore che parla al cellulare. Decide di percorrere lo stretto corridoio che la porta nella zona principale dove c'è l'ingresso delle tre sale.
Alla fine del corridoio, come gira l'angolo si ritrova davanti a un gruppetto di uomini, riconosce immediatamente tra di loro quel gruppetto che la seguiva con lo sguardo all'interno della sala.
Passa vicino a quegli uomini dai capelli bianchi nascondendo i suoi occhi con la visiera del cappellino e senza neanche guardare entra nella seconda sala.
Nel film c'è una bellissima attrice castana con due uomini, uno biondo che la sta scopando a pecorina mentre un ragazzo di colore le scopa la bocca. La sala è quasi vuota, ci sono solo tre uomini, di cui due a sedere vicini nelle ultime file intendi a parlare fra di loro più che a vedere il film e un uomo in prima fila che chiaramente si stava masturbando. Come è successo nella prima sala Gioia cammina lentamente lungo una parete e controlla quello che le succede intorno, anche questa volta vede un gruppetto di uomini in fondo alla sala che la segue con lo sguardo, ma stavolta il gruppetto è più numeroso, anche se con l'occhiata veloce che ha dato non è riuscita a capire di quanti uomini si trattasse. Stavolta però non c'è un'uscita laterale, anzi l'unica porta presente è quella da dove è entrata e dove è posizionato quel gruppetto di uomini.
Gioia rimane qualche minuto a pensare cosa fare e alla fine decide di uscire da dove è entrata, cammina con passo deciso verso quel gruppo di uomini, sempre con il viso nascosto dalla visiera, quando si trova davanti a loro, con un filo di voce:
Permesso!!
il gruppetto si divide in 2 e qualcuno in mezzo:
prego signorina!

Gioia passa attraverso quel gruppo di uomini dai capelli bianchi e si dirige spedita verso l'ultima sala.
Entra dentro, quest'ultima è la sala dove trasmettono il film per gay, guarda la sala dal fondo, e come al solito inizia a camminare sulla corsia laterale, scegliendo quella da dove si vede la scritta “exit wc”.
Nella sala Gioia conta 13 uomini, tranne uno che si stava masturbando da solo, gli altri erano tutti seduti a coppia. In 2 casi c'erano dei pompini in atto, con un uomo che aveva la faccia tra le gambe dell'altro. Quando arriva verso metà corsia si gira indietro, e vede nuovamente il gruppetto di uomini che la segue, sempre più numeroso.
Esce dalla porta secondaria e anche stavolta si trova una scena simile alla precedente, degli uomini appoggiati al muro del corridoio da un lato e la porta del bagno dall'altra. Rimane ferma qualche secondo e decide di andare verso il bagno, voleva rinchiudersi dentro e pensare sul da farsi per qualche minuto, senza avere tutti quegli sguardi addosso.
Però come entra in bagno vede una scena che non si aspettava, un vecchio ciccione piegato a 90 su un lavandino e un ragazzo di colore dietro che lo stava inculando! Gioia rimane qualche secondo immobile con gli occhi sbarrati verso quella scena. Poi senza parole torna indietro e percorre tutto il corridoio facendosi spazio tra gli uomini. Ora Gioia si trova nell'atrio principale, dove ci sono le porte delle tre sale e le scale che portano all'uscita nel piano inferiore. Sente gli sguardi degli uomini presenti in quello spazio su di lei. Ne saranno almeno venti. Avvolta da mille pensieri e perplessità si dirige verso le scale quando una voce le dice:
signorina già va via?

Gioia è colta da un brivido che la immobilizza, per la prima volta alza lo sguardo e incrocia la sua vista con il tipo che le ha parlato. É un uomo sui 50 anni, brizzolato, poco più alto di lei e lo sguardo da maniaco. Gioia si guarda intorno e con una disinvoltura che non sa neanche lei da dove le sia uscita, si toglie il cappello, lo appende ad una specie di appendi abiti che è sulla parete affianco a lei e risponde:
No...volevo solo appendere questo. Ora torno in sala!
Anche l'uomo sorpreso dalla pronta risposta di Gioia rimane senza parole e la fissa.

Gioia si dirige verso la sala centrale, apre la porta, e trova il film che aveva visto in precedenza con la bellissima attrice castana, ma stavolta non è con 2 uomini ma al centro di una vera e propria gang bang con molti uomini intorno e dentro di lei.
Nella sala vede 2 uomini nelle prime file, lei cammina lungo la corsia laterale scrutando stavolta i posti a sedere.
Gioia è in cerca di un posto per sedere. Arrivata a metà corsia nota che in quella fila di sedie ha molto più spazio per le gambe rispetto alla altre file. Decide di camminare lungo quella fila e una volta arrivata più o meno al centro si mette a sedere. I suoi occhi sono rivolti verso il grande schermo ma i suoi pensieri sono concentrati su quello che le può accadere da li in avanti.
Le sue orecchie hanno escluso il film e si sono messe in ascolto dei rumori di sottofondo che avverte dietro di lei. Si rende conto che c'è un chiacchiericcio in fondo alla sala, sente la porta di ingresso che si apre spesso. Capisce che lei in quel momento è come il miele per le api. Presto tutti quegli uomini inizieranno ad avvicinarla. Infatti dopo pochi minuti, un uomo si siede affianco a lei, alla sua destra. Gira un attimo lo sguardo e riconosce immediatamente l'uomo che le aveva parlato pochi minuti prima. Un breve e silenzioso incrocio di sguardi e Gioia torna con gli occhi al film.
L'uomo affianco a lei le poggia una mano sulla gamba, vicino al ginocchio. Un brivido percorrere Gioia dalla testa ai piedi, e un pensiero fisso come un mantra, le ronza nella testa: “è arrivato il momento che hai tanto sognato” si ripeteva quelle parole nella testa per restare calma e auto convincersi che quella situazione era molto più eccitante che pericolosa.
L'uomo al suo fianco inizia a massaggiarle la gamba, e a intervalli regolari sale di qualche centimetro verso l'inguine. In una situazione normale, quell'uomo con quello sguardo così strano le avrebbe fatto ribrezzo, e non si sarebbe fatta avvicinare, figurarsi se si fosse fatta toccare in quel modo così bramoso, la sua mano si stringe e allarga intorno alla sua coscia e ogni volta sale sempre più.
Dai rumori che sente dietro e dagli sguardi che il suo vicino lancia, capisce che le poltrone dietro di lei si stanno riempiendo.
Ormai il suo vicino con la mano è arrivato molto vicino alla sua figa, non riesce ad arrivare all'obbiettivo perchè Gioia tiene le gambe strette. Nel frattempo anche il posto alla sua sinistra si riempie. Si siede un uomo sui 55 – 60 anni, completamente calvo, grassoccio e non molto alto.
Anche lui si disinteressa del film e si mette a guardare Gioia e il suo amico che la tocca.
I pensieri si fanno sempre più confusi e Gioia è quasi sul punto di andarsene, ma una vocina dentro la sua testa la spinge a rimanere, anzi le dice che ormai è vicina al traguardo e la sprona ad assecondare l'uomo sconosciuto che la sta palpando la gamba.
Così Gioia solleva leggermente il sedere, si mette con il culo sulla punta della poltroncina e allarga le gambe.
L'uomo capisce che quello è un invito e passa immediatamente dalla coscia alla figa, le inizia a massaggiare la figa, con un dito spinge al centro mentre con le altre massaggia le grandi labbra. Gioia chiude gli occhi e si gode quel massaggio che la sta facendo bagnare, sente le sue mutandine inumidirsi e non è colpa del caldo, anzi, nella sala fa quasi freddo con l'aria condizionata a palla.
L'uomo alla sua sinistra che fino al quel momento si era solo goduta la scena, le si avvicina all'orecchio e sussurra:
signorina perchè non si abbassa un po' le mutandine così la facciamo godere come si deve!
Gioia rimane sconvolta da quelle parole e nell'immediato non gli da seguito, rimane così, a farsi massaggiare la figa per qualche altro minuto, ormai si rende conto che le sue mutandine sono completamente bagnate dei suoi umori. Così si mette le mani sui fianchi, alza un po' il sedere e con un unico movimento si porta i pantaloni e le mutandine all'altezza delle ginocchia.
Poi come riallarga le gambe gli arrivano quasi alle caviglie.
L'uomo che la stava massaggiando non crede ai suoi occhi, una giovane ragazza con un fisico mozzafiato, in un cinema a luci rosse, che ha messo la sua liscissima figa a disposizione dei vecchi maiali presenti.
Mentre l'uomo pensa sul da farsi, il suo collega alla sinistra di Gioia ne approfitta e come se fosse la cosa più naturale del mondo, le infila il dito medio nella fighetta bagnata.
Gioia lancia un piccolo urletto, più di sorpresa che di dolore, che funge da richiamo a tutti gli uomini che erano rimasti in disparte sul fondo della sala.
L'uomo sente la fighetta liscia e bagnata, non perde tempo e infila anche il secondo dito. Gioia è come in trans, chiude gli occhi e asseconda i movimenti dell'uomo. L'uomo alla sua sinistra, si gode per un po' la scena poi decide di tornare all'attacco, con la mano parte dalla pancia di Gioia e sale lentamente, strizzando per bene prima una tetta poi l'altra, continua a salire fino a infilare 2 dita nella bocca della ragazza. Gioia inizia a succhiare come se quelle dita fossero un cazzo. Una volta che le dita erano ben inumidite dalla saliva, l'uomo le sfila dalla bocca, scende con la mano lungo la schiena e con un dito si mette alla ricerca del buchino. Lo trova facilmente, favorito dalla posizione della ragazza e senza troppa delicatezza, le infila il medio nel sedere e inizia a sditalinare. Gioia si morde il labbro per cercare di non ansimare dal piacere. Ha la figa bagnatissima, sta godendo come mai nella sua vita.
All'improvviso sente una pancia che si appoggia dietro di lei, due manone le sollevano maglietta e reggiseno, sente quelle mani enormi che le strizzano le tette. L'uomo alla sua destra sente l'eccitazione di Gioia che sale sempre più e infila anche il terzo dito. Sente altre mani che la cercano, le toccano le gambe, la pancia, il viso. Non ha il coraggio di aprire gli occhi e vedere quanti uomini ha intorno, preferisce godersi quel momento di pura trasgressione. Ora sente due mani che le bloccano la testa e subito dopo un cazzo che le apre a forza la bocca. Anche questa volta Gioia rimane a occhi chiusi e inizia a succhiare quel grosso cazzo che le è entrato in bocca senza chiedere il permesso, in modo così violento. Ormai Gioia è in balia di molte mani, sente che le entrano in figa e in culo e non sa di chi siano, mani che le strizzano le tette e giocano con i suoi piccoli capezzoli duri come il marmo. Lingue che le leccano il collo, bocche che le succhiano i lobi delle orecchie. Sente la saliva di sconosciuti che le cola addosso. Poi c'è quel cazzo che la sta scopando in bocca, è un cazzo molto largo che le fà tirare la sua bocca e deve impegnarsi a non ferirlo con i denti. Poi anche se ha gli occhi chiusi capisce che il tipo che le sta scopando la bocca deve essere molto grasso, ogni volta che le spinge il cazzo in gola sente la sua pancia contro la fronte. L'eccitazione di Gioia però sta diminuendo, le mani che ha addosso iniziano a diventare troppe, le fanno male, le strizzano troppo le tette, gli tirano troppo i capezzoli. Anche nella sua figa cercano di far entrare troppe dita, le fa male. Il cazzo che ha in bocca inizia a pulsare, si vorrebbe staccare ma non fa in tempo a provarci che sente un fiume di sborra che le riempie la bocca. La sua boccuccia non riesce a contenere tutti i fiotti di sperma che escono da quel cazzo e le iniziano a scivolare dei rigoletti bianchi ai lati della bocca. Gioia come svegliata improvvisamente da un sogno, apre gli occhi, si rende conto che in bocca ha lo sperma più acido che le fosse mai capitato di assaporare e con un gesto istintivo allontana l'omone che si trova davanti a lei e sputa quel liquido per terra. Poi si guarda intorno, vede una decina di uomini davanti a lei, in piedi che si stavano masturbando in attesa di potersi divertire con la sua bocca. Poi una folla dietro di lei di cui vedeva solo le avide mani toccare il suo corpo. Si alza in piedi, anche se qualche mano prova a trattenerla. Di scatto si tira su mutandine e tuta, e corre verso l'uscita con le tette al vento. Spalanca la porta di uscita e per un attimo quella luce la rende ceca, almeno fino a quando i suoi occhi non si riabituano alla luce, approfitta di quei secondi per sistemarsi il reggiseno e la maglietta, con un braccio si pulisce la sborra che ancora aveva sui fianchi delle labbra. Poi a passo svelto si dirige verso le scale, si rimette al volo il cappello che aveva lasciato prima di entrare e esce da quel luogo di perdizione per dirigersi verso il suo monolocale.
Una volta arrivata, si spoglia completamente, manda un messaggio a Davide con scritto “sono in viaggio per Modena, ti chiamo domani mattina e ci mettiamo d'accordo” poi spegne il telefono e si infila sotto la doccia a ripensare a quella strana serata.

TO BE CONTINUED
scritto il
2017-07-17
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