Per lei -parte 5-

di
genere
tradimenti

Inutile dire che sprofondammo subito in un sonno ristoratore...la serata era stata molto dispendiosa dal punto di vista fisico per tutti e tre.
La mattina dopo ci svegliammo verso le 9 e Fabio, sentendoci chiacchiere, ci chiese se potesse venire in camera da noi: dopo la risposta affermativa di mia moglie, domandò se lo dovesse fare nudo o vestito e Liliana gli rispose che se doveva presentarsi vestito era meglio che rimanesse in soggiorno.
Ormai era chiaro che fare sesso con Fabio le piaceva molto ed io, visto il mio problema di eiaculazione precoce, non potevo certo privarla, almeno ogni tanto, di un rapporto sessuale soddisfacente.
Dopo pochi secondi si presentò Fabio con il cazzo già in tiro, ma prima di penetrarla, si dedicò ad un lungo rapporto orale per la gioia di Liliana che intanto giocherellava con il mio uccello.
Come al solito, avendo anch'io una gran voglia di scoparla, cercai di non lasciarglielo troppo nella sua disponibilità per evitare di sborrare subito.
Come al solito il trattamento di Fabio fu apprezzato molto da mia moglie tanto da arrivare ad un forte orgasmo clitorideo.
A quel punto Fabio la fece girare a pancia in giù e, in pratica, le si sdraiò sopra facendo aderire il suo cazzone al culo di lei.
Naturalmente, eccitata com'era, Liliana divaricò il più possibile le gambe per favorire la penetrazione che difatti, con il preservativo già infilato, avvenne in un attimo.
Fabio iniziò a pomparla con un movimento che ricordava le flessioni di tipo ginnico, talvolta fermandosi nel punto più basso della traiettoria, per fare sentire a mia moglie tutto il cazzo completamente infilato fino ai testicoli.
Anche in quella situazione, data la loro posizione, non potei fare altro che assistere alla loro eccitantissima scopata con il mio cazzo ormai sul punto di esplodere.
Riuscii a resistere e, dopo che Fabio finalmente venne, regalando un orgasmo esplosivo a Liliana, fu il mio turno nell'infilarle il mio uccello nella sua passera già fradicia e bollente di piacere.
Con le mie tempistiche non la portai certo ad un altro orgasmo, ma comunque le regalai un altro po' di godimento.
La giornata trascorse poi serenamente al lago, come se ormai fossimo diventati buoni amici, e la sera, al momento dei saluti, augurandoci buone vacanze, ci accordammo per rivederci nuovamente a settembre...
CONTINUA...
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scritto il
2017-07-17
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