Una mattina al mare

di
genere
masturbazione

Quaranta gradi.
Porto Santo Stefano,
Visto il caldo decido dopo una bella colazione di andare al mare a fare un bel bagno fresco.
Scendo in spiaggia, e sono costretta a camminare a lungo sul bagnasciuga per trovare un piccolo spazio per il mio ombrellone.
Mi fermo, ma prima di montare le mie cose decido di buttarmi in acqua, fa troppo caldo.
Mi faccio un breve bagno, l'acqua è fresca.
Esco dall'acqua e inizio a piantare il mio ombrellone nella sabbia, mi metto proprio in riva al mare.
Stendo il mio telo e mi sdraio al sole,per asciugarmi.
Mi spalmo per bene la crema, e vista la temperatura altissima mi riparo all'ombra.
Quasi sudo per il caldo, vorrei spogliarmi del costume per stare più fresca, ma intorno a me è pieno di famiglie, e mi vergogno.
Sono sdraiata,gambe flesse e pianta dei piedi a terra. Una leggera brezza mi sfiora il corpo e mi fa sentire meglio. Chiudo gli occhi e i rumori intorno a me spariscono...
Divarico leggermente le gambe, di poco, perche il mio costume è troppo piccolo e non vorrei si intravedesse qualcosa.
Il venticello mi sfiora le cosce, e questo accende in me un grande desiderio.
Vorrei divaricare le gambe al massimo per godere di quell'aria fresca su tutto il mio corpo.
Cerco di stare calma, sono circondata da gente, la spiaggia è affollatissima.
Ho una sensazione di brividi, proprio lì sotto...
Devo calmarmi.
Mi metto a pancia sotto,
Ma la situazione peggiora.
Il contatto della sabbia calda con il mio sesso mi fa venire voglia di strusciarmi contro il telo.
Non posso, potrebbero vedermi tutti.
Inizio a muovermi molto piano avanti e indietro,con un movimento quasi impercettibile per gli altri,ma non per me. Il piacere sale in modo esponenziale, e mi rendo conto di essere bagnata...
Spero di non bagnare l'asciugamano, ma mi rendo conto che potrebbe sembrare acqua di mare,visto che ho fatto il bagno.
Era tanto che non mi sentivo così. E sono disperata,devo assolutamente soddisfare il mio bisogno.
Non so se tornare a casa e masturbarmi sotto la doccia, o sul letto o anche in salotto. Tanto sono a casa da sola.
Ma non posso aspettare così tanto,non posso arrivare fino a casa. Non vorrei mai interrompere questa sensazione. Decido di andare in acqua.
Il contatto con l'acqua fresca mi provoca molto piacere, disegna un brivido dalla coscia ,passando per la grandi labbra e il clitoride.
L'acqua brulica di persone,decido di andare a largo perché voglio assolutamente toccarmi ma non voglio essere scoperta.
Nuoto veloce perché non posso più trattenermi,sto esplodendo.
Arrivo quasi alla boa, e ci sono due persone alla mia destra a circa cinque metri di distanza. Ma non posso.
Non posso aspettare.
Non mi scosto neanche il costume, e mentre faccio finta di nuotare con un braccio,con l'altro mi sfioro il clitoride.
Sento come una scossa.
Continuo con dei movimenti circolari.
Sento con il mio terzo dito che il mio clitoride è gonfio ,pronto ad esplodere.
Sono in mare, i due che c'erano prima si sono allontanati. Posso fare quello che mi pare e come mi pare. Mi lascio andare ai gemiti.
E libero finalmente il mio piacere.

scritto il
2017-08-05
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