Lucida

di
genere
saffico

Oggi è successa una cosa particolare.
Mentre navigavo sul sito, incurante della porta della mia camera aperta e delle due belle ragazze che abitano con me, mi sono lasciata andare..
Stesa sul mio letto, presa da uno dei vostri racconti, mi sono regalata un po' di piacere.
Mi piace mettere i pantaloncini tirandoli molto su, in modo che basta un piccolo movimento per darmi uno stimolo. E proprio per questo muovo il bacino sperando che quella cucitura potesse darmi soddisfazione.
Sono stesa a pancia sotto, le gambe larghe. Con una mano stringo un cuscino e con l'altra do tormento al mio seno.
Questa storia dei pantaloncini non è abbastanza, come mio solito voglio di più.
La mano lascia il mio seno, dai capezzoli gonfi e turgidi per infilarsi sotto l elastico dei pantaloncini. Scorro un dito tra le labbra.. Sono bagnata e contenta..mi piace sentirmi così umida ed immaginarti che mi lecchi come per dissetarti. Stavolta però sono sola con me stessa. Sposto gli slip e faccio dei cerchi con il dito intorno al clitoride. Lo muovo veloce su questa sorgente di piacere.
È difficile trattenere i gemiti.
Sento la porta di casa aprirsi.
-Ragazze, io esco. Non aspettatemi per cena!-
Si richiude.
Angela è uscita, in casa c'è Ilaria: la mia "preferita". Quante volte mi sono liberata pensando a lei, al suo culo sodo sempre in bella vista.. Ai suoi seni piccoli e perfetti, intravisti sotto magliette leggere.
Metto un dito nel mio sesso. Vorrei fossi tu.. Continuo lenta, come farei con te. Mi giro e continuo infilando un altro dito. Sempre lentamente li muovo dentro e fuori il mio lago bollente. La mia immaginazione così fervida ti vede lì sull'uscio della porta, attenta a non essere vista mentre mi osservi.
Questo pensiero mi porta così velocemente all'orgasmo.. Stringo i denti per non far rumore, le gambe come per conservare il piacere che sto provando.
Mi lascio andare pochi minuti sul letto..
Al mio risveglio mi preparo per la doccia. Attraverso casa in accappatoio per raggiungere il bagno, e ti vedo seduta sul divano.
Mi guardi imbarazzata.. Il tuo viso è rosso fuoco.

Non ero mai stata così lucida.

Ti sorrido.
di
scritto il
2017-08-17
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