The dream became reality

di
genere
etero

The dream became reality


Sono venuto a prenderti all'aeroporto. Appena mi hai visto mi hai  
fatto un radioso sorriso e mi sei corsa incontro. Ci siamo abbracciati  
come buoni amici, quindi ti ho accompagnata al tuo albergo.
Appena giunti in stanza, ti ho donato un bouquet di rose rosse.
Ad una rosa avevo tolto tutte le spine e ci avevo messo sopra un  
biglietto. Tu hai preso i fiori con un grande sorriso, poi hai visto  
la rosa senza spine con il biglietto attaccato. L'hai aperto e l'hai  
letto. C'era scritto "Questa sei tu. Una Rosa senza spine. Ti Amo".
Hai appoggiato il mazzo di rose sul tavolo, lentamente ti sei  
avvicinata a me fissandomi negli occhi, in silenzio. Mi sono  
avvicinato anch'io. Ti ho guardata. E ci siamo baciati.
Sentivo la tua voluttuosa lingua accarezzare la mia, in un turbinio di  
passione irrefrenabile, come onde che si infrangono sugli scogli... Da  
troppo tempo attendevamo questo momento, e ora la nostra passione  
finalmente correva libera come un cavallo selvaggio...
Mugolavamo di piacere... le lingue penetravano fino in gola, i nostri  
cuori galoppavano sempre più forti...
Mi stringevi forte a te fino quasi a soffocarmi, io ti accarezzavo le  
guance rosa e i lunghi capelli, come mille fili di seta profumata.  
Sentivo i tuoi capezzoli ritti come spade toccare i miei. Con una  
mano iniziai ad accarezzarti i seni. quindi i capezzoli oltre alla  
sottile maglietta modellata dalle tue statuarie forme. Gemevi di  
piacere. Presi coraggio e infilai le mani sotto la maglietta e ti  
sganciai il reggiseno, sempre continuando a baciarti.
Te lo sfilasti senza staccarti da me. Ti alzai la maglietta ed iniziai  
a baciarti il seno e a leccarti e succhiarti i capezzoli,  
completamente rigidi, come due piccoli chiodi. Impazzivi dal piacere.
Chinasti la testa all'indietro con gli occhi chiusi, completamente in  
estasi. Con una mano scesi e ti slacciai i jeans. quindi ti infilai la  
mano nelle mutandine... Eri bollente, completamente bagnata, fradicia  
di piacere e di voglia.
Infilai due dita nella tua fica invitante, e iniziai a muoverle  
vorticosamente, ormai gridavi di piacere, la tua mano scese ad  
accarezzarmi il pacco, reso voluminoso dalla mia eccitazione. Ti  
compiacesti del risultato e mi slacciasti anche tu i jeans.
L'erezione aveva trasformato i miei boxer in Lycra in una t-shirt.  
Infilasti dentro la tua mano e iniziasti a masturbarmi.
Impazzivamo entrambi dall'eccitazione.
Il mio membro era come una manganello. Ti staccasti da me, ti  
inginocchiasti, quindi iniziasti a succhiarlo, mugolando e gemendo più  
di prima, godendo come me.
Iniziasti a leccare dolcemente la punta. La tua morbida e vellutata  
lingua mi dava dei brividi di piacere che mi facevano fremere, poi  
ingoiasti tutto il glande, e con dolcezza iniziasti e rotearci la 
lingua attorno, mi sembrava di svenire, ce l'avevo grosso come non mai  
e duro come il marmo, ti stava a malapena in bocca. Poi iniziasti 
anche a masturbarmi mentre continuavi a succhiare e leccare. Con  
l'altra mano mi accarezzavi le palle, facendomi impazzire. Poi  
continuando a masturbarmi scendesti a leccarlo tutto, anche le palle,  
ormai ero in estasi, lo riprendesti di nuovo in bocca, stavolta  
cercando di ingoiarlo tutto, sentivo il glande che ti premeva sulla  
gola bollente, una sensazione indescrivibile... Ti esplosi come un  
vulcano fiumi di sperma bollente in bocca, e tu godesti con me,  
ingoiando e succhiando tutto fino all'ultima goccia, avidamente.
Ti accarezzai e ti baciai a lungo, e con il pene ancora eretto ti  
presi in braccio e ti misi sul letto. Presi le tue meravigliose e  
lunghe gambe e iniziai, in ginocchio a leccarle e baciarle, salendo  
sempre più.
Le tue dolci, calde e profumate labbra della tua fica imploravano i  
miei baci come un fiore implora l'acqua...
Più mi avvicinavo a quell'oasi di piacere e più tu gemevi,  
completamente abbandonata alle mie carezze!
Arrivai alle tue cosce, tu allargasti ancora di più le gambe, ti  
apristi come un fiore che desidera il sole, e il sole arrivò.
Baciai dolcemente il tuo voluttuoso clitoride; tu fremesti ed  
iniziasti a massaggiarti seni e capezzoli. Leccai le calde e bagnate  
labbra della tua deliziosa vulva, infilai dentro la lingua e gustai il  
tuo nettare zuccherino. Era bollente come la tua passione. Iniziai a  
succhiarti il clitoride e a leccarlo tutto attorno dolcemente. Il tuo  
ano iniziò a pulsare, stavi per venire, mi ripetevi ansimante: -Sì,  
continua, continua...-
Lo feci, e con un lungo gemito inarcasti la schiena e mi venisti in  
bocca... Com'era delizioso il tuo succo, amore mio!
Infilai la lingua dentro fino in fondo per non perdere neppure una  
goccia del tuo delizioso miele.
Quindi mi alzai, il mio membro era infuocato, chiedeva solo te...
Lo guardasti con una certa apprensione e mi dicesti: -Fai piano...-
Lo appoggiai con il glande sulle labbra incandescenti della tua fica  
palpitante, poi spinsi dolcemente, essa si aprì e lo accolse in un  
bollente e stretto abbraccio. Lentamente cedeva alle dimensioni del  
mio membro, adattandosi come un guanto. Io continuavo a muoverlo con  
dolcezza su e giù, fino a che non sentii i tuoi muscoli cedere, quindi  
lo spinsi fino in fondo, tu gemesti rimanendo senza fiato, con la  
bocca aperta e gli occhi spalancati... Iniziai allora a muoverlo su e  
giù, su e giù, e tu iniziasti a gridare di piacere: -Sì... Tutto...  
Tutto!-
Stantuffavo come un treno. Mi chinai su di te e leccavo i tuoi  
capezzoli, ti accarezzavo il viso, ti baciavo con la mia lingua che  
toccava la tua gola vibrante di piacere.
Sentii la tua vagina pulsare, e venesti di nuovo.
Mi girasti sottosopra baciandomi avidamente, e stando sopra di me 
iniziasti ad andare su e giu. Ti raddrizzasti reclinando la testa 
indietro e chiudendo gli occhi, sentivo la tua fica pulsare..   
Allungai le mani e accarezzai i tuoi seni e I tuoi capezzoli...  
Venesti nuovamente inondandomi, come una cascata, dei bollenti umori  
del tuo piacere.
Ripetevi continuamente: -Oh amore, ohh!-
Ti sollevai e ti misi prona sul letto.
Mi chinai sopra di te e iniziai a baciarti il collo e a leccarti le  
orecchie, tu ansimavi. Scesi con la lingua lungo la schiena, avevi la  
pelle d'oca e fremevi di piacere. Arrivai alle tue natiche, le leccai  
e le baciai tutte; quindi le aprii e ammirai quel splendido fiore rosa  
che è il tuo ano. Iniziai a leccartelo e infilare la lingua dentro,  
tenendo le tue natiche aperte. Tu urlavi di piacere, inarcando il  
ventre per favorirmi. La tua fica era gocciolante. Tu ci infilasti 
dentro due dita e iniziasti a masturbarti mentre io continuavo a  
leccarti. Infilai dolcemente dentro un dito, era bollente... Tu  
dicevi: -Aaahhh siiii....!- lo presi come un invito e continuai,  
infilando lentamente ora due dita. Le muovevo dentro di te e le  
giravo, tu gemevi continuando a masturbarti. Le sfilai, il tuo ano  
rimase aperto, ci infilai la lingua, leccando dentro e intorno... Mi  
dicesti: -Prendimi!- appoggiai il mio glande su quel invitante buchino  
rosa. Iniziai a spingere lentamente, sentivo i tuoi muscoli che  
lentamente cedevano alla mia azione. Tu stessa allora ti spingesti  
indietro facendomi entrare di colpo dentro di te. Gridasti e ti  
fermasti un attimo. Io rimasi immobile con il mio membro dentro il tuo  
stretto ed avvolgente culetto. Quindi mi dicesti: -Okay, va avanti...  
Piano... Siiii-
Lo spinsi dolcemente dentro di te, ti sentivo e godevo fino al  
cervello, il tuo culetto bollente che avviluppava tutto il mio pene mi  
faceva impazzire... Lo spinsi dentro tutto, tu eri senza fiato, le mie  
palle sbattevano sua tua fica grondante, aumentai il ritmo, tu urlavi
e ti sgrillettavi come una pazza, stavi venendo, e io venni con te,  
versando dentro di te il mio più incandescente orgasmo.
Tu ti accasciasti sul letto completamente spossata e mi dicesti: -Oh  
amore mio...-
Io replicai: -Ti amo!-
Ti girai supina sul letto, mi distesi su di te, tuoi capezzoli contro  
i miei...
Ci baciammo completamente estasiati, chiusi gli occhi...
Gli riaprii, ero nel mio letto, completamente solo, con i miei boxer  
completamente fradici.
Mi feci una doccia, e andai a lavorare. Avevo ancora il tuo Profumo  
addosso. Ed ero in ritardo.-
scritto il
2011-01-28
3 . 5 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.