La cena di Natale
di
Daddysgirl
genere
incesti
Scusate l'assenza! Sono nuova e dopo qualche mese ho fatto già puff! Ma il lavoro prende molto tempo soprattutto adesso che le festività si fanno sempre più vicine. A proposito di festività, voglio raccontarvi ciò che è accaduto qualche anno fa alla cena di Natale.
Come sempre il giorno di Natale tra parenti in arrivo e lo sgobbare in cucina per mille deliziose pietanze il tempo sembra sempre essere poco. Mentre tentavo di fuggire alle urla di mia madre che continuava a darmi ordini su cosa fare e non fare, venni salvata dall'arrivo dei miei zii dunque dopo saluti tra tutti mia zia decise di dare una mano a mia madre in cucina mentre mio zio si univa a mio padre. Sfortunatamente i miei cugini erano fuori città dunque tornai in camera per finire di prepararmi ma soprattutto per finire la videochiamata con il mio ragazzo. Gli avevo detto di attendere mentre scendevo da mia madre ma adesso che ero tornata da lui riprendemmo ciò che avevamo lasciato in sospeso. Lo trovai con il cazzo in mano, il viso arrossato per l'eccitazione e sotto suo ordine gli mostrai la terza abbondante, sputandomi sui capezzoli così da massaggiarli e pizzicarli tanto da arrossarli. Il mio ragazzo ed io sperimentiamo sempre nuove cose poiché per quanto eccitati siamo il solito non ci basta mai. A volte fingiamo di essere altre persone ed altre dei giochetti sessuali vengono in aiuto durante l'amplesso; non questa volta dato che ogni tanto il vociare di mia madre mi lasciava sull'attenti. Riuscii a far venire il mio ragazzo prima di esser chiamata nuovamente in cucina e sapendo che non ci saremmo rivisti lo salutai lì.
Con un abito rosso e ampio fin sopra le ginocchia ed un paio di ballerine nere, scesi in cucina da mia madre.
"Marta, porta questi di là. Sappiamo bene che a papà e zio piace molto bevucchiare quindi è meglio fargli mangiare anche qualcosa altrimenti ce li troviamo brilli prima ancora che si mettano a tavola!"
E sotto qualche battuta di zia andai in salotto dove papà e zio Alberto stavano per l'appunto bevendo dunque posai gli stuzzichini sul tavolino lasciando che prendessero qualche tartina e dato che non avevo niente da fare mi misi a sedere con loro mangiando qualcosa.
"Marta ma la scuola l'hai finita?"
"Magari zio! Ancora tre anni prima di finire il liceo e poi l'Università!"
"Sai già cosa vuoi fare?"
"No, dai è festa non voglio pensarci proprio adesso!"
E tra le risate lo zio lasciò cadere il discorso tornando a parlare con mio padre ma di tanto in tanto notavo le occhiate che mi lanciava, soprattutto alla scollatura del vestito che mostrava l'abbondante scollatura. Essendo su di giri per non esser stata appagata durante la videochiamata assecondai quegli sguardi con fare innocente. Ogni qualvolta che mi piegavo a prendere uno stuzzichino mi giravo appena così che zio Alberto potesse gettare un'occhiata e godersi lo spettacolo. Zio non è l'uomo più bello sulla terra ma per i suoi quarant'anni ha del fascino da vendere e una corporatura di chi si allena ma non troppo, il nuoto gli fa proprio bene!
Dato che non volevo riempirmi lo stomaco prima di mettermi a tavola, conservai l'ultimo tramezzino con cui giocai solo come una donna sa fare e con lo stuzzicadenti tra le dita le labbra rosee e piene si chiusero attorno all'oliva risucchiandola lentamente, dentro e fuori, prima di mandarla giù in un sol boccone. Papà era così distratto dal racconto in cui si era lanciato che non si era accorto di niente al contrario di mio zio a cui ci vollero una manciata di secondi per riprendersi dalla visione. Quando richiuse la bocca accavallai le gambe lasciando sollevare il vestito corto e ampio mostrando le lunghe gambe tornite e un filo di biancheria intima bianca.
"Ehm...dov'è il bagno? Sono anni che non vengo in questa casa!"
"Marta, accompagna zio al bagno"
Disse distrattamente papà adesso occupato a leggere una mail di lavoro al palmare e con un sorriso accattivante ma innocente gli feci strada al piano superiore in modo che nessuno ci disturbasse (ve ne era anche uno al piano inferiore) . Una volta in bagno zio Alberto mi tirò dentro con sé, chiudendo la porta a chiave e lasciandomi premuta contro la parete.
"Ti ho vista sai? Ti sembra il modo di comportarti?! Sono tuo zio! Adesso, non ho detto niente a tuo padre per non farti punire e metterlo in imbarazzo. Cosa ti è preso, Marta?"
"Ma cosa? Ho solamente mangiato al mio posto!"
Dissi con falsa innocenza e ciò fece imbestialire ancor di più mio zio che si premette con forza contro il mio corpo esile facendomi sentire la sua possente erezione.
"Vuoi che glielo dica?"
"Ti prego, no! Farò qualunque cosa!"
Quella parve essere la parolina magica, non che avessi seriamente paura. L'eccitazione dello zio era la prova che mi aveva fissato tette e gambe per tutto il tempo. Senza ricevere una risposta la sua mano si posò sulla mia testa spingendomi sulle ginocchia e in men che non si dica quel grosso cazzo penzolante era di fronte alla mia faccia. Zio se lo afferrò con una mano schiaffeggiandomi con esso, accendendo in me l'eccitazione che stava scomparendo ma che adesso si trovava a livelli fin troppo alti, talmente alti da rendermi una tale troia al suo cospetto.
Ad ogni colpo un mugolio e prima di mettermelo in bocca lasciai colare una grossa quantità di saliva sull'asta, spalmandola accuratamente su tutto il tronco fino ad imboccarlo così da iniziare un portentoso pompino. Ci misi poco a farglielo diventare duro, a fami scopare la bocca adesso che era lui a dettare il ritmo - così forte e rapido da schiaffeggiarmi il mento con i coglioni turgidi - ma prima che potesse raggiungere l'orgasmo zio mi liberò la bocca spalancata tirandomi su di scatto. Ci spostammo verso il lavandino così che potessi avere un appoggio oltre che ammirare dallo specchio zio toccarmi in modo intimo; difatti le sue mani abbassarono la scollatura del vestito liberando i due grossi seni dai capezzoli talmente duri da esser terribilmente sensibili e leccandomi il profilo del collo mi sollevò la gonna del vestitino abbassando il tanga perlato. Le mani strizzarono con furia le natiche sode, schiaffeggiandole con ardore prima di andare alla ricerca della fica totalmente fradicia.
"La mia bella nipotina. Già pronta per lo zio.."
"Tutto per te, zio. Voglio compiacerti"
"E allora apriti le natiche, voglio il tuo culo"
Obbediente, con le tette penzoloni, afferrai le natiche ansimando al suo tocco; tre dita erano entrate con un colpo secco e adesso si muovevano avanti e indietro nell'ano abituato a certe dimensioni.
"Zio non abbiamo tempo! Scopami adesso, brutalmente!"
E sotto mia richiesta zio liberò l'ano dalle tre dita spingendo dentro la fica il gran cazzo (più grosso e lungo del mio ragazzo) iniziando a muoversi come un ossesso dietro di me. Nonostante il riflesso mostrasse mio zio intento a scoparmi, non mi bastava, volevo essere ancora più troia.
"Scopami il culo! Voglio avere la tua mano dentro!"
"Cazzo, Marta! Tu sì che mi fai godere, non come tua zia che apre le gambe solo quando ne ha voglia cioè mai!"
E continuando a sbattermi rudemente, così in profondità da farmi sentire i coglioni, dal riflesso lo vidi sputarsi sulla mano spalmando il mio culo già sverginato da cazzi e qualche giocattolo erotico. Un ansimo mi sfuggì alle prime tre dita che si fecero spazio nell'ano, muovendosi avanti e indietro finché anche l'anulare e il mignolo raggiunsero le altre. Mi ritrovai così con il pugno di zio nel culo e il suo cazzo nella fica grondante e piegandomi ancora più avanti gli diedi modo di muoversi meglio tanto da far entrare metà braccio.
"Oh zio, sì!"
"Marta, questa sarà l'inizio del nostro piccolo segreto"
Mi sussurrò contro l'orecchio facendomi raggiungere un orgasmo talmente forte che quasi ebbi il pensiero di aver appena squirtato e mentre il piacere abbondante iniziava a colarmi tra le cosce la sborra calda mi riempì tutta. Era talmente tanta che sbucò tutta fuori non appena zio uscì da dentro di me sia con il cazzo che con il braccio.
"Non pensare che sia finita qui, stanotte passerò da te"
Mi informò mentre si aggiustava i pantaloni guardandomi con sguardo eccitato e lasciandomi sola nel bagno, totalmente appagata se ne ritornò giù. Mi ero appena fatta scopare da zio! La cosa per un attimo mi sconvolse ma ripensandoci il bassoventre tornò ad avere dei termiti e la mia fica fu di nuovo pronta.
Spero sia stato di vostro gradimento! Chissà se è tutta fantasia o se zio Alberto mi scopa seriamente!
Come sempre il giorno di Natale tra parenti in arrivo e lo sgobbare in cucina per mille deliziose pietanze il tempo sembra sempre essere poco. Mentre tentavo di fuggire alle urla di mia madre che continuava a darmi ordini su cosa fare e non fare, venni salvata dall'arrivo dei miei zii dunque dopo saluti tra tutti mia zia decise di dare una mano a mia madre in cucina mentre mio zio si univa a mio padre. Sfortunatamente i miei cugini erano fuori città dunque tornai in camera per finire di prepararmi ma soprattutto per finire la videochiamata con il mio ragazzo. Gli avevo detto di attendere mentre scendevo da mia madre ma adesso che ero tornata da lui riprendemmo ciò che avevamo lasciato in sospeso. Lo trovai con il cazzo in mano, il viso arrossato per l'eccitazione e sotto suo ordine gli mostrai la terza abbondante, sputandomi sui capezzoli così da massaggiarli e pizzicarli tanto da arrossarli. Il mio ragazzo ed io sperimentiamo sempre nuove cose poiché per quanto eccitati siamo il solito non ci basta mai. A volte fingiamo di essere altre persone ed altre dei giochetti sessuali vengono in aiuto durante l'amplesso; non questa volta dato che ogni tanto il vociare di mia madre mi lasciava sull'attenti. Riuscii a far venire il mio ragazzo prima di esser chiamata nuovamente in cucina e sapendo che non ci saremmo rivisti lo salutai lì.
Con un abito rosso e ampio fin sopra le ginocchia ed un paio di ballerine nere, scesi in cucina da mia madre.
"Marta, porta questi di là. Sappiamo bene che a papà e zio piace molto bevucchiare quindi è meglio fargli mangiare anche qualcosa altrimenti ce li troviamo brilli prima ancora che si mettano a tavola!"
E sotto qualche battuta di zia andai in salotto dove papà e zio Alberto stavano per l'appunto bevendo dunque posai gli stuzzichini sul tavolino lasciando che prendessero qualche tartina e dato che non avevo niente da fare mi misi a sedere con loro mangiando qualcosa.
"Marta ma la scuola l'hai finita?"
"Magari zio! Ancora tre anni prima di finire il liceo e poi l'Università!"
"Sai già cosa vuoi fare?"
"No, dai è festa non voglio pensarci proprio adesso!"
E tra le risate lo zio lasciò cadere il discorso tornando a parlare con mio padre ma di tanto in tanto notavo le occhiate che mi lanciava, soprattutto alla scollatura del vestito che mostrava l'abbondante scollatura. Essendo su di giri per non esser stata appagata durante la videochiamata assecondai quegli sguardi con fare innocente. Ogni qualvolta che mi piegavo a prendere uno stuzzichino mi giravo appena così che zio Alberto potesse gettare un'occhiata e godersi lo spettacolo. Zio non è l'uomo più bello sulla terra ma per i suoi quarant'anni ha del fascino da vendere e una corporatura di chi si allena ma non troppo, il nuoto gli fa proprio bene!
Dato che non volevo riempirmi lo stomaco prima di mettermi a tavola, conservai l'ultimo tramezzino con cui giocai solo come una donna sa fare e con lo stuzzicadenti tra le dita le labbra rosee e piene si chiusero attorno all'oliva risucchiandola lentamente, dentro e fuori, prima di mandarla giù in un sol boccone. Papà era così distratto dal racconto in cui si era lanciato che non si era accorto di niente al contrario di mio zio a cui ci vollero una manciata di secondi per riprendersi dalla visione. Quando richiuse la bocca accavallai le gambe lasciando sollevare il vestito corto e ampio mostrando le lunghe gambe tornite e un filo di biancheria intima bianca.
"Ehm...dov'è il bagno? Sono anni che non vengo in questa casa!"
"Marta, accompagna zio al bagno"
Disse distrattamente papà adesso occupato a leggere una mail di lavoro al palmare e con un sorriso accattivante ma innocente gli feci strada al piano superiore in modo che nessuno ci disturbasse (ve ne era anche uno al piano inferiore) . Una volta in bagno zio Alberto mi tirò dentro con sé, chiudendo la porta a chiave e lasciandomi premuta contro la parete.
"Ti ho vista sai? Ti sembra il modo di comportarti?! Sono tuo zio! Adesso, non ho detto niente a tuo padre per non farti punire e metterlo in imbarazzo. Cosa ti è preso, Marta?"
"Ma cosa? Ho solamente mangiato al mio posto!"
Dissi con falsa innocenza e ciò fece imbestialire ancor di più mio zio che si premette con forza contro il mio corpo esile facendomi sentire la sua possente erezione.
"Vuoi che glielo dica?"
"Ti prego, no! Farò qualunque cosa!"
Quella parve essere la parolina magica, non che avessi seriamente paura. L'eccitazione dello zio era la prova che mi aveva fissato tette e gambe per tutto il tempo. Senza ricevere una risposta la sua mano si posò sulla mia testa spingendomi sulle ginocchia e in men che non si dica quel grosso cazzo penzolante era di fronte alla mia faccia. Zio se lo afferrò con una mano schiaffeggiandomi con esso, accendendo in me l'eccitazione che stava scomparendo ma che adesso si trovava a livelli fin troppo alti, talmente alti da rendermi una tale troia al suo cospetto.
Ad ogni colpo un mugolio e prima di mettermelo in bocca lasciai colare una grossa quantità di saliva sull'asta, spalmandola accuratamente su tutto il tronco fino ad imboccarlo così da iniziare un portentoso pompino. Ci misi poco a farglielo diventare duro, a fami scopare la bocca adesso che era lui a dettare il ritmo - così forte e rapido da schiaffeggiarmi il mento con i coglioni turgidi - ma prima che potesse raggiungere l'orgasmo zio mi liberò la bocca spalancata tirandomi su di scatto. Ci spostammo verso il lavandino così che potessi avere un appoggio oltre che ammirare dallo specchio zio toccarmi in modo intimo; difatti le sue mani abbassarono la scollatura del vestito liberando i due grossi seni dai capezzoli talmente duri da esser terribilmente sensibili e leccandomi il profilo del collo mi sollevò la gonna del vestitino abbassando il tanga perlato. Le mani strizzarono con furia le natiche sode, schiaffeggiandole con ardore prima di andare alla ricerca della fica totalmente fradicia.
"La mia bella nipotina. Già pronta per lo zio.."
"Tutto per te, zio. Voglio compiacerti"
"E allora apriti le natiche, voglio il tuo culo"
Obbediente, con le tette penzoloni, afferrai le natiche ansimando al suo tocco; tre dita erano entrate con un colpo secco e adesso si muovevano avanti e indietro nell'ano abituato a certe dimensioni.
"Zio non abbiamo tempo! Scopami adesso, brutalmente!"
E sotto mia richiesta zio liberò l'ano dalle tre dita spingendo dentro la fica il gran cazzo (più grosso e lungo del mio ragazzo) iniziando a muoversi come un ossesso dietro di me. Nonostante il riflesso mostrasse mio zio intento a scoparmi, non mi bastava, volevo essere ancora più troia.
"Scopami il culo! Voglio avere la tua mano dentro!"
"Cazzo, Marta! Tu sì che mi fai godere, non come tua zia che apre le gambe solo quando ne ha voglia cioè mai!"
E continuando a sbattermi rudemente, così in profondità da farmi sentire i coglioni, dal riflesso lo vidi sputarsi sulla mano spalmando il mio culo già sverginato da cazzi e qualche giocattolo erotico. Un ansimo mi sfuggì alle prime tre dita che si fecero spazio nell'ano, muovendosi avanti e indietro finché anche l'anulare e il mignolo raggiunsero le altre. Mi ritrovai così con il pugno di zio nel culo e il suo cazzo nella fica grondante e piegandomi ancora più avanti gli diedi modo di muoversi meglio tanto da far entrare metà braccio.
"Oh zio, sì!"
"Marta, questa sarà l'inizio del nostro piccolo segreto"
Mi sussurrò contro l'orecchio facendomi raggiungere un orgasmo talmente forte che quasi ebbi il pensiero di aver appena squirtato e mentre il piacere abbondante iniziava a colarmi tra le cosce la sborra calda mi riempì tutta. Era talmente tanta che sbucò tutta fuori non appena zio uscì da dentro di me sia con il cazzo che con il braccio.
"Non pensare che sia finita qui, stanotte passerò da te"
Mi informò mentre si aggiustava i pantaloni guardandomi con sguardo eccitato e lasciandomi sola nel bagno, totalmente appagata se ne ritornò giù. Mi ero appena fatta scopare da zio! La cosa per un attimo mi sconvolse ma ripensandoci il bassoventre tornò ad avere dei termiti e la mia fica fu di nuovo pronta.
Spero sia stato di vostro gradimento! Chissà se è tutta fantasia o se zio Alberto mi scopa seriamente!
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