Menage a trois - 8 - La terrazza intima

di
genere
etero

Già a pranzo cosa mangiamo?

Ma che vado a dire, saranno si e no le nove del mattino e abbiamo fatto colazione da poco, sarà che non so che dire, ma lì una battuta ci stava.

Serena senti, ho visto che il palazzo dove abiti ha il tetto piatto, che dici si va a prendere il sole? Si può, si va?

Mi rispondi che "Senti mio marito, io devo sistemare un po' di cose poi vi raggiungo, semmai vai sola".

"ma non hai un costume, ne posso dartene uno mio, non ti starebbe, come fai?"

"Non preoccuparti Serena, fosse la prima volta che prendo il sole nuda", le rispondo convinta, poi cerco il nostro "Gran cazzo" e lo trovo in salotto col cellulare in mano.

"Hei che fai? Mandi filmati zozzi di noi ai tuoi amici?" dico per scherzo, "ti va invece di andare a prendere il sole su in terrazza?"

Detto fatto, va in camera da letto a prendere due teli da mare e torna col costume ed una maglietta, io in bagno ho infilato un accappatoio ed ho rimediato un flacone di olio solare, in cucina mi faccio dare una bottiglia d'acqua, poi con un bacio ti dico che ti aspettiamo su.

La terrazza è bollente, il sole picchia forte e non c'è ombra alcuna, stendiamo i teli ed io mi tolgo l'accappatoio, siamo in alto nessuno può disturbarci dai palazzi accanto, solo da trecento metri un palazzo più alto, penso che solo col binocolo... ma chi se ne frega, guardino pure.

Poi ti guardo, fisico tonico per i tuoi anni, giusto un filo di pancetta appena accennata, e poi li sotto appena nascosto dalla stoffa del costume, quell'arnese da sesso che io ho chiamato "Gran cazzo" e che ora inizia a spingere sulla stoffa.

Ti chiedo se non vuoi toglierti lo slip, e tu mi rispondi che stai bene così, inizio a spalmarmi la crema sul corpo, la pancia, il seno, poi il pube e le gambe, così in piedi davanti a te che mi guardi rapito, poi mi sdraio dandoti la schiena e offrendo al tuo sguardo lubrico il mio culo che so piacerti, alzo lo sguardo e vedo "il mostro" in piena erezione che forma una tenda nello slip, ti chiedo se vuoi completare l'opera con la crema lì dove non arrivo da sola.

Tu ti metti a cavalcioni del mio corpo, ti sento sul culo e mi piace la sensazione che mi dai, poi le tue mani forti sulla mia schiena, scivolano agevolate dalla crema solare, mi passi dalle spalle alle braccia, poi giù verso la schiena, più volte, per poi risalire lungo i fianchi, dio che sensazione, che rilassamento, ti prego non smettere mai.

E mentre mi spalmi crema, scivoli indietro, fino ad arrivare al culo con le mani, e quando vi sento sopra le tue dita, emetto un sospiro di puro piacere.

Massaggi i miei glutei, li soppesi poi li stringi e alla fine li stringi con quelle tue mani forti, ancora con un dito ben incremato passi nel solco tra di loro, aprendoti il percorso verso il centro assoluto del mio piacere.
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Il tuo dito gioca con le creste del mio ano, io ho gli occhi chiusi e mi lasciò andare ai mugolii, mi sento rilassata e sconcia, mi piace essere lì in quel momento ed aspetto con ansia il momento in cui violerai il mio fiore.

Ma niente accade, ti sposti ancora e finisci l'opera concentrandoti sulle gambe, poi ti alzi e ti sdrai sul tuo telo accanto a me.

Hei, ti dico, che succede, mi guardi e comprendo il tuo imbarazzo, sei teso perché qui siamo solo io e te, tua moglie è di sotto e ti sembra di tradirla, ma che discorsi, prima facevo sesso con lei in bagno e tu non c'eri, se fosse tradimento è da lì che dovevi iniziare, dovevi essere geloso e invece ora sei qui pensando che sei tu a tradire. Uomini, non capirete mai.

Ti guardo, mi piaci, ti monto sopra e sento sotto di me il bozzo del tuo bell'arnese, ti guardo dall'alto e sorrido, mi piace quel che vedo, tu mi guardi e non capisci ma sorridi.

Mi muovo col bacino, le labbra della mia figa aperta scorrono sul tuo slip, sul bozzo del tuo Gran cazzo, voglio masturbarti, farti una sega ma con la figa. Chiudo gli occhi e ti sento ancora, bagno i tuoi slip con i miei umori e con la crema che hai spalmato su di me, il sole è forte come è forte la mia voglia.

Le tue mani sui miei seni, gonfi, mi sostieni con essi, scivoli con le dita sui capezzoli, li stringi, li pizzichi e li spingi in dentro, ci giochi ed io ti sorrido, mentre mi muovo su di te.

È come se stessimo scopando, muovo il bacino avanti e indietro, lo alzo un poco e poi mi adagio piano, ora sulla punta, ora sulla base, e poi di nuovo e ancora, sto godendo ma non voglio ancora, facciamo una gara, mi dico, vediamo chi gode prima e anche tu sei sulla buona strada.

Chiudi gli occhi, ti godi questa sega fatta col mio corpo, sotto il sole che ci scalda, prendo una tua mano e la portò alla bocca, ti lecco le dita una ad una, tu sospiri aprendo piano le labbra.

Ti sento venire, e meno male perché anch'io sono vicinissima a goderne, sento lo sperma che mi bagna, continuo a muovermi per godere e alla fine vengo con un urlo gutturale.

Apro gli occhi e ti vedo, sei con un ridottissimo bikini, ti avvicini e mi baci, io sono ancora scossa dall'orgasmo, ti metti a cavalcioni di tuo marito, la figa e il culo a suo favore di lingua, e noi che ci baciamo.
scritto il
2021-06-15
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