Hentai
di
Lucrezia
genere
comici
Oddio che sono questi scossoni, a già un treno, è pieno devo dire, facce anonime tutte orientali, tutti col volto perso in chissà quali pensieri.
Mi guardo riflessa in un finestrino, ma come sono vestita, giacca bluastra da cui sbuca il pizzo bianco di un reggiseno che a mala pena contiene un seno enorme, gonna, no cioè minigonna ma neanche, diciamo cintura alta e plissettata; una cintura plissettata ma come ti viene in mente? 🎎
Calzette bianche e scarpe che nemmeno mia zia suora completano il tutto ah no, dimenticavo le codine e la cartella a zainetto, una vera schoolgirl giapponese sola su un treno di pendolari robotizzati, che hai mangiato ieri sera Lù?
Speriamo solo che ora... e no, non è possibile la mano morta! E già va a finire sempre così sui treni in Giappone, ma che succede, perché il treno si piega, no ahia no, ci stavo persino prendendo gusto, oddio.
Buio!
Luce, sole, sono su una spiaggia, vedo ragazze e ragazzi giocare allegri, correre e saltare; questo mi piace più del treno.
Brucio, il sole picchia, bella sensazione, guardo giù e vedo il mio seno, cioè non vedo altro, è enorme i capezzoli vanno su come missili, ma dai fa ridere ma che disegna questo qua.
Disegna, ho detto disegna, ma non è un sogno o forse un'altra dimensione; mi do un pizzicotto, ahia, non mi pare di risvegliarmi, oddio ma che è tutto vero e ora?
Accanto a me ora c'è una ragazza, è bellissima, bionda capelli biondi e taglio asimmetrico, piercing ai capezzoli e ovviamente seno stellare, ventre piatto e... cazzo è quello?
Sì ok un cazzo, non che abbia pregiudizi di sorta, ma quell'affare sarà lungo come il mio braccio e lei se lo accarezza felice, rimango basita.
Intorno a me gli altri fruitori della spiaggia giocano tranquilli.
Ma oh, questa si sta facendo una mega sega con un mega cazzo e a nessuno importa? Bè figo dopotutto, per un mondo migliore fatevi una sega in allegria.
Sploish!
Ma che è? E la madonna! Sì va bè a disegnatore, passi il rumore onomatopeico ma questa è un'inondazione ma nemmeno gli elefanti, probabilmente, non ne ho mai visto uno farsi una sega, che poi con quelle zampe non potrebbero penso.
Hei tu, non prendermi in parola eh!
Va bè la tipa è completamente ricoperta del suo sperma, si gira verso di me e mi chiede ridendo se mi è piaciuto.
Ma non posso risponderle, l'ambientazione è cambiata ancora, d'altronde che avrei potuto dire, cos'è un nuovo solare? O avevi un incendio in faccia?
No ora l'ambiente è cambiato, sono in una camera da letto, indosso solo delle virginali mutande bianche, ho una camiciola corta e semitrasparente che non potrei neppure chiudere perché ho un seno enorme che nemmeno ad un chirurgo estetico in preda a raptus verrebbe in mente di fare.
Mi guardo allo specchio e scorgo su un faccino infantile due occhioni enormi ed un sorriso ebete.
Mi guardo intorno, luce pastello che entra dalla finestra lasciata aperta su un mondo bucolico, che altro potrebbe succedere?
Freddo!
Sono nuda, riversa su freddo acciaio, vengo tenuta aperta a quattro di bastoni da alcuni tentacoli, mentre altri due esplorano le mie cavità inguinali, strano però, ho voglia di stare lì e di godere, non mi va proprio di urlare anzi ho voglia di gemere ma non posso farlo.
Non posso farlo perché uno dei tentacoli mi si è infilato in bocca in un improbabile pompino, infatti va ben oltre la gola, poi tutti assieme spruzzano un liquido denso e biancastro, mi riempiono per bene, la pancia cresce, le guance pure poi non lo tengo più e spruzzo sperma spaziale ovunque.
Ma dai ci mancavano proprio i mostri spaziali, che altro? Su fammi vedere cosa secerne, è il termine adatto vista l'ambientazione, la tua fervida fantasia.
E infatti eccomi qui, bar che nemmeno nei peggiori bar della peggiore periferia della peggiore città della peggiore... ok basta!
Sono vestita come la più improbabile battona che avete mai vista o sognata, accanto a me c'è la ragazza bionda del mare quella col cazzo enorme, anche lei vestita in modo assurdo, davanti a noi due birre, io pure ora ho un cazzo enorme, ma dai!
Poi iniziamo a sbocchinarci insieme.
Beep beep beep, oddio la sveglia, meno male era un sogno.
Accanto a me Giovanna che mi chiede come va, se sto bene, è tutta la notte che mugugni parole incomprensibili.
No, sì un sogno assurdo poi ti racconto.
Ci alziamo all'unisono e ci guardiamo, tutto a posto... oh no, perché abbiamo due cazzi?
🎏
Mi guardo riflessa in un finestrino, ma come sono vestita, giacca bluastra da cui sbuca il pizzo bianco di un reggiseno che a mala pena contiene un seno enorme, gonna, no cioè minigonna ma neanche, diciamo cintura alta e plissettata; una cintura plissettata ma come ti viene in mente? 🎎
Calzette bianche e scarpe che nemmeno mia zia suora completano il tutto ah no, dimenticavo le codine e la cartella a zainetto, una vera schoolgirl giapponese sola su un treno di pendolari robotizzati, che hai mangiato ieri sera Lù?
Speriamo solo che ora... e no, non è possibile la mano morta! E già va a finire sempre così sui treni in Giappone, ma che succede, perché il treno si piega, no ahia no, ci stavo persino prendendo gusto, oddio.
Buio!
Luce, sole, sono su una spiaggia, vedo ragazze e ragazzi giocare allegri, correre e saltare; questo mi piace più del treno.
Brucio, il sole picchia, bella sensazione, guardo giù e vedo il mio seno, cioè non vedo altro, è enorme i capezzoli vanno su come missili, ma dai fa ridere ma che disegna questo qua.
Disegna, ho detto disegna, ma non è un sogno o forse un'altra dimensione; mi do un pizzicotto, ahia, non mi pare di risvegliarmi, oddio ma che è tutto vero e ora?
Accanto a me ora c'è una ragazza, è bellissima, bionda capelli biondi e taglio asimmetrico, piercing ai capezzoli e ovviamente seno stellare, ventre piatto e... cazzo è quello?
Sì ok un cazzo, non che abbia pregiudizi di sorta, ma quell'affare sarà lungo come il mio braccio e lei se lo accarezza felice, rimango basita.
Intorno a me gli altri fruitori della spiaggia giocano tranquilli.
Ma oh, questa si sta facendo una mega sega con un mega cazzo e a nessuno importa? Bè figo dopotutto, per un mondo migliore fatevi una sega in allegria.
Sploish!
Ma che è? E la madonna! Sì va bè a disegnatore, passi il rumore onomatopeico ma questa è un'inondazione ma nemmeno gli elefanti, probabilmente, non ne ho mai visto uno farsi una sega, che poi con quelle zampe non potrebbero penso.
Hei tu, non prendermi in parola eh!
Va bè la tipa è completamente ricoperta del suo sperma, si gira verso di me e mi chiede ridendo se mi è piaciuto.
Ma non posso risponderle, l'ambientazione è cambiata ancora, d'altronde che avrei potuto dire, cos'è un nuovo solare? O avevi un incendio in faccia?
No ora l'ambiente è cambiato, sono in una camera da letto, indosso solo delle virginali mutande bianche, ho una camiciola corta e semitrasparente che non potrei neppure chiudere perché ho un seno enorme che nemmeno ad un chirurgo estetico in preda a raptus verrebbe in mente di fare.
Mi guardo allo specchio e scorgo su un faccino infantile due occhioni enormi ed un sorriso ebete.
Mi guardo intorno, luce pastello che entra dalla finestra lasciata aperta su un mondo bucolico, che altro potrebbe succedere?
Freddo!
Sono nuda, riversa su freddo acciaio, vengo tenuta aperta a quattro di bastoni da alcuni tentacoli, mentre altri due esplorano le mie cavità inguinali, strano però, ho voglia di stare lì e di godere, non mi va proprio di urlare anzi ho voglia di gemere ma non posso farlo.
Non posso farlo perché uno dei tentacoli mi si è infilato in bocca in un improbabile pompino, infatti va ben oltre la gola, poi tutti assieme spruzzano un liquido denso e biancastro, mi riempiono per bene, la pancia cresce, le guance pure poi non lo tengo più e spruzzo sperma spaziale ovunque.
Ma dai ci mancavano proprio i mostri spaziali, che altro? Su fammi vedere cosa secerne, è il termine adatto vista l'ambientazione, la tua fervida fantasia.
E infatti eccomi qui, bar che nemmeno nei peggiori bar della peggiore periferia della peggiore città della peggiore... ok basta!
Sono vestita come la più improbabile battona che avete mai vista o sognata, accanto a me c'è la ragazza bionda del mare quella col cazzo enorme, anche lei vestita in modo assurdo, davanti a noi due birre, io pure ora ho un cazzo enorme, ma dai!
Poi iniziamo a sbocchinarci insieme.
Beep beep beep, oddio la sveglia, meno male era un sogno.
Accanto a me Giovanna che mi chiede come va, se sto bene, è tutta la notte che mugugni parole incomprensibili.
No, sì un sogno assurdo poi ti racconto.
Ci alziamo all'unisono e ci guardiamo, tutto a posto... oh no, perché abbiamo due cazzi?
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