Rambo me fa na sega

di
genere
comici

Sono pronta, come ultima cosa ho infilato i guanti, dopo aver allacciato gli scarponi e infilata la tuta da combattimento come la chiamiamo noi. Oggi giornata pesante, ci sarà da menare le mani.

Prendo lo zainetto tattico, dentro poche cose per star leggera: acqua e barrette energetiche, un asciugamano, un maglione di rinforzo e ricambio intimo, non si sa mai.

Prendo anche le chiavi dell'auto poi corro giù per le scale, l'ascensore è per gli smidollati.

In strada cerco l'auto, non la trovo, attivo anche il telecomando delle portiere ma nulla, non la vedo lampeggiare da nessuna parte.

Maledico il soldato Jo che quando la prende poi la lascia dove capita, maledico pure chi parcheggia sulla mia strada pur non abitando qui, maledico in ordine: il tempo, il freddo, l'umidità, il cretino che alle cinque e mezza di mattina suona insistentemente il clacson e poi qualcun altro da maledire lo trovo tranquilli.

Eccola!

L'aveva parcheggiata dopo la rotonda, maledetta sfiga e maledetto orologio sono già passati 5 minuti del mio prezioso tempo; salgo, metto in moto e via nel traffico.

Traffico? Ma se non c'è nessuno a quest'ora!

Va bè era per dire no.

Arrivo in anticipo, Rambo vola come un caccia se ha fretta; il cancello è ancora chiuso ma non importa, scavalco e lo apro dall'interno poi porto l'auto dentro il parcheggio.

Mi avvio verso la porta principale, la apro rapida e silenziosa, svelta mi infilo all'interno, passo da ninja e subito trovo la centralina dell'antifurto, la disattivo in un attimo.

Scopro che dentro non c'è nessuno di guardia ad attendermi perciò decido che posso accendere le luci.

Scalpiccio, maledetti vi eravate nascosti ed ora scappate alla mia presenza, avete paura e fate bene, sento già l'odore della vostra paura nell'aria.

Entro in magazzino, tracce del vostro passaggio, maledetti topastri.

Va bè sono arrivata, mi stiracchio, sbadiglio e vado a mettere su il caffè, posso iniziare la giornata.

Oggi mi tocca sgobbare in magazzino, arrivano un bilico e diversi furgoni per il carico, maledetto natale. Che palle!
scritto il
2024-11-15
1 . 2 K
visite
4 8
voti
valutazione
5.9
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Ancora frammenti quotidiani
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.