Zozza parte 1
di
Lola 96
genere
dominazione
Mi chiamo Marina ho 21 anni e sono una grande zoccola. Ogni sera prima di dormire la mia figa inizia a bagnarsi e a desiderare di essere sfondata da tanti cazzi di diverse forme e dimensioni. Il desiderio di godere è troppo forte e con una mano scendo lungo il mio ventre fino a giungere al Clitoride e inizio a stuzzicarlo con movimenti circolari mmmmmmmmmm la mia figa già gronda di umori E incomincio a sditalinarmi con due dita mmmmmmmmmmmmmm quando sto per giungere all apice del piacere in un violento orgasmo ecco che suona il telefono...rispondo... E Jonathan quel porco del mio migliore amico che mi invita a casa sua per un caffè.... Arrapata come sono accetto immediatamente. Decido di mettermi un bel perizoma in pizzo rosso con reggicalze abbinato e niente reggiseno in nodo tale da lasciare libere le mie belle bocce succose. Sopra l'intimo solo un trench nero e un paio di scarpe tacco a spillo nere. Giungo davanti la porta di casa sua e suono il campanello. Appena mi apre mi prende per un braccio mi tira dentro e chiude la porta. Mi prende poi per i capelli e senza dire una parola mi sbatte faccia al muro e mi allarga le gambe. Non ho mai visto Marco così furioso e la cosa mi eccita molto. Mentre mi tiene la faccia al muro mi strappo di dosso il trench e mi ordina di stare zitta. Mmmmmmmmmm ero eccitatissima. Con una mano mi teneva per i capelli faccia al muro e con L'altra mi ha strappato violentemente il perizoma. E di colpo ho sentito il mio povero buchetto del culo spaccarsi in due. Ho gridato ho provato un dolore atroce mai avevo preso un cazzo nel mio culetto vergine. Zitta troia mi grida e inizia a sbatterlo dentro con foga. Dopo le prime due stantuffate iniziavo a godere anche io nonostante il dolore e alla 9 vergata io e lui esplodemmo in un vigoroso orgasmo... La sua sborra colava dal mio ano è io ero pronta a farmi sbattere di nuovo. Marco mi ordina di mettermi in ginocchio con le mani dietro la schiena e la testa bassa in segno di sottomissione e di restare così senza muovermi fino a un suo nuovo ordine. Obbedisco. Volevo farmi sbattere ancora e godere come una lurida cagna. Suona il campanello, marco apre la porta e con mia meraviglia entrano due pezzi di ragazzi pronti a umiliarmi assieme a Marco. Sono di nuovo bagnata e mi scendono unimi lungo li terno coscia....
1
voti
voti
valutazione
9
9
Commenti dei lettori al racconto erotico