Dottoressa Peluche pt.3
di
Star4.20
genere
sentimentali
Ciao, questo sarà l'ultimo racconto che scriverò, si tratta di un pensiero fatto la notte che dormivo con lei, la Dottoressa...
Certamente, non riuscivo a dormire, a differenza dei miei amici, guardavo lei messaggiare, il soffitto, di nuovo lei e infine il soffitto, mi tormentavo con pensieri filosofici sulla monotonia della vita, la felicità e la sua ricerca, chiedendomi come facessero le persone a ad avere una vita felice e sempre diversa, poi guardai la dottoressa e capii che la mia felicità era lei, lei toglieva la monotonia dalla mia mente...
Immaginai io e lei da sole, stesso contesto, immerse nel buio con la sola luce dei lampioni che entrava dalle finestre e le illuminava il viso, le feci qualche carezza e lei sussurrai ancora una volta quanto la amassi, iniziai a baciarle dolcemente il collo e le sottili labbra che avevo tanto desiderato, la mano scese prima sul ventre poi sul linguine fino ad entrare nei pantaloni del pigiama in caldo cotone, era eccitata, lo percepivo dalle dita bagnate che ormai, senza pudore, le erano entrate nelle mutandine, potete e lascio a voi immaginare quello che avvenne dopo, il tutto finì fra gemiti, profondi respiri e abbracci...
Finito di pensare, tolsi lo sguardo dal soffitto, guardai lei che scriveva le ultime parole in una chat, il nostri sguardi si incontrano, lei spegnendo il telefono mi disse: "È tardi, dovremo dormire" io concordai e "rassegnata" mi misi a sognare.
Questo era l'ultimo racconto che ho deciso di scrivere, se ne volete altri fatemelo sapere...
Certamente, non riuscivo a dormire, a differenza dei miei amici, guardavo lei messaggiare, il soffitto, di nuovo lei e infine il soffitto, mi tormentavo con pensieri filosofici sulla monotonia della vita, la felicità e la sua ricerca, chiedendomi come facessero le persone a ad avere una vita felice e sempre diversa, poi guardai la dottoressa e capii che la mia felicità era lei, lei toglieva la monotonia dalla mia mente...
Immaginai io e lei da sole, stesso contesto, immerse nel buio con la sola luce dei lampioni che entrava dalle finestre e le illuminava il viso, le feci qualche carezza e lei sussurrai ancora una volta quanto la amassi, iniziai a baciarle dolcemente il collo e le sottili labbra che avevo tanto desiderato, la mano scese prima sul ventre poi sul linguine fino ad entrare nei pantaloni del pigiama in caldo cotone, era eccitata, lo percepivo dalle dita bagnate che ormai, senza pudore, le erano entrate nelle mutandine, potete e lascio a voi immaginare quello che avvenne dopo, il tutto finì fra gemiti, profondi respiri e abbracci...
Finito di pensare, tolsi lo sguardo dal soffitto, guardai lei che scriveva le ultime parole in una chat, il nostri sguardi si incontrano, lei spegnendo il telefono mi disse: "È tardi, dovremo dormire" io concordai e "rassegnata" mi misi a sognare.
Questo era l'ultimo racconto che ho deciso di scrivere, se ne volete altri fatemelo sapere...
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