Ti ho sempre amata
di
Chiarinaâ¤
genere
saffico
Ciao a tutti, mi chiamo Chiara e quello che sto per raccontarvi è frutto della mia fantasia, ma nasce da un sentimento vero nei confronti della mia migliore amica.
Ormai ci siamo, ho 25 anni e domani mi sposo con un bravissimo e bellissimo ragazzo, ma stranamente i miei pensieri non sono su di lui, sul nostro futuro, ma bensì su di lei: Alessandra. Ale è la mia migliore amica dalle medie e da allora non ci siamo mai divise, persino alle superiori e poi, nonostante frequentassimo facoltà diverse, siamo rimaste molto intime anche durante l'università. Però dagli ultimi anni di liceo ho cominciato a provare per lei strani sentimenti, ero gelosa e innervosita quando flirtava con un bel ragazzo, mi infastidiva vederla molto intima con altre ragazze e mi accaldavo spesso quando la vedevo spogliarsi davanti ai miei occhi in palestra o casa prima di una festa; insomma ciò che spesso si prova quando si è innamorati. Non ho mai avuto il coraggio di rivelarle i miei sentimenti e perciò ho dovuto reprimerli e ignorarli nonostante si facessero sempre più forti negli anni. E anche stasera la sua bellezza affolla i miei pensieri. Visto che con lui avevamo deciso di trascorre la notte prima sel grande giorno separati e lui era andato a dormire dai suoi, prendo il telefono in mano e la chiamo:"Ale, mi vieni a fare un po' compagnia stasera?" "Dammi un'oretta e sono da te" mi rispose facendomi immediatamente sorridere. Dopo poco piu di mezz'ora il campanello suona e lei si presenta davanti a me abbracciandomi e facendomi cadere in un vortice di emozioni erotiche indescrivibili. Poi ci sedemmo sul mio letto e cominciammo a parlare:"Allora, domani è il grande giorno, eh Chiara?" "A quanto pare" risposi un po' abbattuta "Che succede, tutto ok?" "No Ale, non lo è. Io sono innamorata di un'altra persona e non riesco a ignorare i miei sentimenti" "Cosa?!" il suo sussulto fece tremare il letto "E da quando?" "Ormai sono anni.." "E perché non me l'hai mai detto? Voglio sapere chi è!" mi disse quasi arrabbiata. Ebbi un momento di esitazione e poi vomitai fuori tutto ciò che era rimasto dentro per anni "Sei tu. Ti amo ormai da 10 anni. Ho provato a ignorare queste emozioni, ho provato a far finta di nulla sperando che passassero ma ogni giorno ti amo di più e non desidero altri che te!" non mi capacitavo ancora di averlo detto e aspettavo con grande paura la sua reazione che si espresse con una faccia sconvolta ma che sembrava trapelare felicità e senza che potessi continuare mi si buttò addosso a diede vita al più bel bacio della mia vita per poi sussurrarmi all'orecchio "Non sai da quanto ti amo io".
Quella frase mi fece perdere tutti i freni inibitori e le saltai addosso a mia volta ricambiando a quel magnifico bacio. In pochi secondi i nostri vestiti furono sparpagliati per la stanza e sul letto che ormai tremava senza sosta erano rimaste solo due ragazze innamorate e su di giri. Ogni suo bacio mi sembrava il tocco di una nuvola dolce morbida che si avvolgeva dolcemente alle mie labbra per poi far spazio alla sua delicata lingua che si intrecciava soavemente con la mia. Le sue attenzioni si spostarono sul mio seno e suoi miei capezzoli stuzziacati delicatamente dalla sua lingua e dalle sue labbra mentre io cominciavo con la mano ad esplorare il suo frutto proibito. Poi all'improvviso una spinta, io cado sdraiata sul letto e senza capirci molto sento la sua lingua assaggiare avidamente la mia micia ormai sempre più calda e bagnata. Con la passione erotica di cui ero carica non ci volle molto a farmi culminare in orgasmi multipli e strepitosi come non ne avevo mai provati in vita. E dopo qualche bacio venne il mio momento di assaggiare ciò che da anni sognavo di assaporare e solo la vista di quel dolcissimo frutto rasato mi fece quasi perdere la testa. Andammo avanti per tutta la notte, tra orgasmi, gemiti e baci pieni di passione e amore per poi addormentarci nude e abbracciate nel mio letto.
La mattina seguente di noi non c'era più traccia nella casa, tranne un biglietto lasciato per lui su quello che era il nostro letto nel quale mi scusavo di averlo lasciato il giorno delle nozze e il quale terminava con la frase che sognavo di dire da sempre: "Mi dispiace, ma io amo lei"
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Ormai ci siamo, ho 25 anni e domani mi sposo con un bravissimo e bellissimo ragazzo, ma stranamente i miei pensieri non sono su di lui, sul nostro futuro, ma bensì su di lei: Alessandra. Ale è la mia migliore amica dalle medie e da allora non ci siamo mai divise, persino alle superiori e poi, nonostante frequentassimo facoltà diverse, siamo rimaste molto intime anche durante l'università. Però dagli ultimi anni di liceo ho cominciato a provare per lei strani sentimenti, ero gelosa e innervosita quando flirtava con un bel ragazzo, mi infastidiva vederla molto intima con altre ragazze e mi accaldavo spesso quando la vedevo spogliarsi davanti ai miei occhi in palestra o casa prima di una festa; insomma ciò che spesso si prova quando si è innamorati. Non ho mai avuto il coraggio di rivelarle i miei sentimenti e perciò ho dovuto reprimerli e ignorarli nonostante si facessero sempre più forti negli anni. E anche stasera la sua bellezza affolla i miei pensieri. Visto che con lui avevamo deciso di trascorre la notte prima sel grande giorno separati e lui era andato a dormire dai suoi, prendo il telefono in mano e la chiamo:"Ale, mi vieni a fare un po' compagnia stasera?" "Dammi un'oretta e sono da te" mi rispose facendomi immediatamente sorridere. Dopo poco piu di mezz'ora il campanello suona e lei si presenta davanti a me abbracciandomi e facendomi cadere in un vortice di emozioni erotiche indescrivibili. Poi ci sedemmo sul mio letto e cominciammo a parlare:"Allora, domani è il grande giorno, eh Chiara?" "A quanto pare" risposi un po' abbattuta "Che succede, tutto ok?" "No Ale, non lo è. Io sono innamorata di un'altra persona e non riesco a ignorare i miei sentimenti" "Cosa?!" il suo sussulto fece tremare il letto "E da quando?" "Ormai sono anni.." "E perché non me l'hai mai detto? Voglio sapere chi è!" mi disse quasi arrabbiata. Ebbi un momento di esitazione e poi vomitai fuori tutto ciò che era rimasto dentro per anni "Sei tu. Ti amo ormai da 10 anni. Ho provato a ignorare queste emozioni, ho provato a far finta di nulla sperando che passassero ma ogni giorno ti amo di più e non desidero altri che te!" non mi capacitavo ancora di averlo detto e aspettavo con grande paura la sua reazione che si espresse con una faccia sconvolta ma che sembrava trapelare felicità e senza che potessi continuare mi si buttò addosso a diede vita al più bel bacio della mia vita per poi sussurrarmi all'orecchio "Non sai da quanto ti amo io".
Quella frase mi fece perdere tutti i freni inibitori e le saltai addosso a mia volta ricambiando a quel magnifico bacio. In pochi secondi i nostri vestiti furono sparpagliati per la stanza e sul letto che ormai tremava senza sosta erano rimaste solo due ragazze innamorate e su di giri. Ogni suo bacio mi sembrava il tocco di una nuvola dolce morbida che si avvolgeva dolcemente alle mie labbra per poi far spazio alla sua delicata lingua che si intrecciava soavemente con la mia. Le sue attenzioni si spostarono sul mio seno e suoi miei capezzoli stuzziacati delicatamente dalla sua lingua e dalle sue labbra mentre io cominciavo con la mano ad esplorare il suo frutto proibito. Poi all'improvviso una spinta, io cado sdraiata sul letto e senza capirci molto sento la sua lingua assaggiare avidamente la mia micia ormai sempre più calda e bagnata. Con la passione erotica di cui ero carica non ci volle molto a farmi culminare in orgasmi multipli e strepitosi come non ne avevo mai provati in vita. E dopo qualche bacio venne il mio momento di assaggiare ciò che da anni sognavo di assaporare e solo la vista di quel dolcissimo frutto rasato mi fece quasi perdere la testa. Andammo avanti per tutta la notte, tra orgasmi, gemiti e baci pieni di passione e amore per poi addormentarci nude e abbracciate nel mio letto.
La mattina seguente di noi non c'era più traccia nella casa, tranne un biglietto lasciato per lui su quello che era il nostro letto nel quale mi scusavo di averlo lasciato il giorno delle nozze e il quale terminava con la frase che sognavo di dire da sempre: "Mi dispiace, ma io amo lei"
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