Storia di Emilia, laureata, puttana e sadomaso

di
genere
sadomaso

Sono Emilia, ho 23 anni e sono una splendida femmina da letto! Scrivo la mia storia di laureata e di puttana: sono alta quasi 1,80, sono bionda naturale, ho un viso che esprimeva dolcezza e timidezza… mentre ora mostra sensualità e libidine, con i miei occhi azzurro chiaro pronti a scurirsi quando faccio sesso, e una bocca contornata da labbra sorridenti ma pronte a dare piacere e lussuria! Il mio corpo è un favoloso esempio di sensualità: ho seni gonfi e sodi, capezzoli duri tanto da essere visibili anche sotto camicetta e reggiseno, areole larghe e scure. Ho un ventre piatto e morbido, pronto a ricevere carezze e frustate! Le mie gambe sono lunghe, affusolate, ben proporzionate. Il mio culo è alto, sodo, grosso ma non troppo abbondante. Le mie misure sintetizzano quanto sono sexy: 95 di seno, 65 di vita, 90 di culo! ero una giovane piena di speranze, ora sono una puttana che scopa con uomini e donne, pronta a godere ogni rapporto sessuale, sopratutto se sadomaso!

SEI MESI FA
6 mesi fa ero la classica brava ragazza, timida. studiosa, appena laureata in economia, sicura di poter avere un futuro brillante nel mondo del lavoro, in aziende ben avviate,
strutturate, in grado di far salire di livello gli elementi migliori. Mia madre Luisa ha fatto di tutto per farmi arrivare alla laurea, sacrificandosi dopo la morte di mio padre avvenuta 18 anni fa! Luisa è una bella donna, basta dire che ci assomigliamo come due gocce d'acqua, ha 47 anni (ma ne dimostra almeno 5 di meno) ed è stata assunta, alla morte di mio padre, nell'azienda in cui egli lavorava come dirigente. Mia madre ha quindi dovuto badare alla casa,alla mia educazione, e al lavoro che spesso le imponeva lunghi straordinari nella sua qualità di segretaria dell'amministratore delegato. Il giorno della laurea sprizzavamo felicità per il mio voto di 110 e lode e ci stringevamo piangendo per l'emozione! Finalmente potevo lavorare, raggiungere un minimo di autonomia finanziaria, e... perchè no, frequentare qualche ragazzo: per anni non avevo accettato inviti nè avevo flirtato con i non pochi spasimanti che mi volevano: non avevo tempo per loro! mi concentravo solo sullo studio per ripagare mia madre dei suoi sacrifici!

DUE MESI E MEZZO FA
Pochi mesi dopo quel fantastico pomeriggio della mia laurea, lo scenario era molto peggiorato: malgrado il voto di laurea, non arrivava alcuna proposta di lavoro! Scrivevo lettere ad aziende della zona e inviavo il mio curriculum di studio, ma la crisi economica bloccava ogni incremento di dipendenti! Ho scritto anche ad aziende più lontane, poi a quelle estere, ma... nulla da fare! Ero quasi alla disperazione, tanto da chiedere a mia madre di farmi avere un colloquio con il suo capo: speravo di incantarlo con la mia preparazione e anche con la mia avvenenza che, spesso, aiuta noi donne: ricordavo gli sguardi di non pochi professori: io non davo loro spago, ma vedevo che comunque erano sempre ben disposti con una ragazza come me, bella e preparata! Mia madre però faceva resistenza, in maniera per me incomprensibile, e non voleva presentarmi ad un uomo con cui, a quanto mi diceva, aveva un buon rapporto! Siamo arrivate ad uno scontro che tra di noi non c'era mai stato, tra mie crisi isteriche e pianti di mia madre!

GLI ULTIMI QUINDICI GIORNI
Alla fine, ho costretto Luisa a procurarmi un appuntamento con il dr Sergio de Bellis, alle cui dipendenze lei lavorava, minacciandola in caso contrario di andar via di casa a tentare la sorte, (senza avere la minima idea di dove andare!) Mia madre ha ceduto, con l'atteggiamento di chi sa di commettere un grave errore!
Finalmente è arrivato il giorno dell'appuntamento: mi sono vestita con eleganza e all'incontro ho portato con me la tesi di laurea, le tesine e altri documenti attestanti i miei successi nello studio. All'arrivo mia madre mi ha accolto, con gli occhi gonfi di lacrime e tesa come una corda di violino! ne sono stata colpita ma ero troppo concentrata sull'incontro con de Bellis per farmi distrarre da quel comportamento. Mia madre ha annunziato il mio arrivo e dopo pochi secondi di attesa si è aperta la porta da cui si è affacciato il "gran capo" che, con cortesia, mi ha fatto accomodare dicendo: mi raccomando, Luisa, non farci disturbare! mia madre ha annuito dicendo;: come desidera, dottore, e ha chiuso la porta dopo il mio ingresso. Ho guardato il famoso Sergio de Bellis: un bell'uomo di circa 50 anni, con occhi penetranti, un fisico ancora giovanile, ed un sorriso cortese, condito da un atteggiamento di sottile ironia! Mi ha fatto sedere dicendo: finalmente ti conosco! tua madre è fiera di te, e ne ha ben d'onde! non posso ancora giudicare la tua bravura, ma di sicuro vedo che sei molto bella, più bella di Luisa, più… fresca e... soda, di lei! La frase mi ha colpito e ho reagito solo con un cenno di ringraziamento, per poi rispondere: dottore, spero di poterle rubare pochi minuti per illustrarle la mia attività scolastica, e ho iniziato a togliere dalla mia borsa i documenti che avevo portato con me, porgendoli a de Bellis. Egli ha dato un'occhiata veloce lasciandoli sulla scrivania e ha detto: mia cara, queste cose le farò vedere ad un mio collaboratore, mentre ora voglio parlare di te, dei tuoi gusti, dei tuoi... piaceri, e mi ha guardato, ironico e lascivo! Non sapevo che dire, e ho tentato di portare il discorso sui miei hobbies, evidenziando la mia riservatezza e l'impegno che mi aveva assorbito per anni, senza darmi alcuna possibilità di godermi la vita. Lui mi ha guardato e ha detto: che peccato! un corpo come il tuo meritava un trattamento ben diverso, altro che studiare soltanto! Devi capire che in un'azienda è importantissimo saper avere rapporti umani molto sciolti. Perciò tu scriverai una relazione nella quale descriverai i rapporti che hai sviluppato con le altre persone! Mi porterai questo lavoro appena finito. Ti ordino inoltre di non parlare con nessuno di questo incarico: se capirò che non hai saputo mantenere la riservatezza necessaria, il nostro rapporto per valutare la tua assunzione finirà qui! Alla fine dell'incontro, benchè perplessa, non ho detto nulla a mia madre, malgrado la sua insistenza per farmi dire com'era andata. Ho passato due giorni a descrivere la mia vita, il mio modo di relazionarmi con ragazzi e ragazze, e finalmente ho portato il risultato a de Bellis, che ha letto attentamente il mio scritto e mi ha guardato sorridendo, fissando i suoi occhi sul mio corpo, e mormorando: che peccato! da quanto leggo sei una ragazzina, e forse sei ancora vergine, vero? sono arrossita e ho risposto a bassa voce: dottore, ma le sembra domanda da fare? e comunque si! sappia che sono vergine! Lui mi ha scrutato gelido: e tu credi di poter ottenere tutto quello che vuoi senza accettare qualche compromesso? in tal caso puoi uscire subito e non farti più vedere! ho cominciato a rispondere tra le lacrime: no, no, dottore, sono pronta ad accettare una visione diversa della vita: mi dica lei cosa devo fare per rispondere allo standard dell'azienda! Lui ha sogghignato ordinandomi: bene! torna domani alle 18, senza dire nulla a tua madre! Il giorno dopo sono stata puntuale e, come da direttive che mi aveva dato, ho raggiunto de Bellis da un'entrata secondaria. Egli mi ha fatto sedere vicino a lui sul divano dello studio e mi ha detto: guarda quel vetro trasparente: tu vedi la stanza accanto, mentre coloro che verranno vedranno solo uno specchio! ora goditi lo spettacolo, poi parleremo del tuo futuro! dopo pochi attimi sono saltata sul divano: il vice di de Bellis, Franco Marti, era entrato nella stanza completamente nudo! ho sentito la sua voce, proveniente da qualche microfono nascosto, dire: entra pure, troia! a quell'ordine è entrata mia madre! nel vederla ho urlato: nooo, per pietà!, ma de Bellis, gelido. mi ha ordinato: il mio ufficio è insonorizzato, ma comunque non urlare; se urli mi impedisci di godermi lo spettacolo! mentre lui parlava ho visto mia madre spogliarsi lentamente fino a rimanere nuda! Marti le ha chiesto sorridendo: con cosa vuoi cominciare? e mamma si è seduta a cosce aperte su una sedia, dicendo: frustami! i cinque minuti successivi sono stati i più tremendi della mia vita: vedevo Marti frustare mia madre sui seni e sulla fica, mentre lei si contorceva gemendo di dolore e di piacere!
Non ho capito più nulla, ansimavo piangendo ma, vergognandomi, mi sono sentita eccitata da quello spettacolo! Dopo la fustigazione Marti le ha detto: sei ben calda ora, vero, troia? Mia madre ha detto: ohhh si! lui le ha chiesto: cosa vuoi, ora, puttana? E Luisa ha risposto sorridendo: fai godere il mio culo, come al solito! E' Iniziato uno spettacolo che ha cancellato ogni mia visione della vita: onestà e rettitudine sono scomparsi! guardavo con libidine lo schifoso spettacolo di mia madre che si inginocchiava sul letto, di cui quella strana stanza era arredata, e si allargava il culo! Marti l'ha penetrata con violenza ma mia madre non urlava di dolore, gemeva per il piacere! capivo anche io, pur nella mia ignoranza, che mia madre aveva il culo abituato alla penetrazione e che faceva, godendo, i più schifosi giochi di sesso, realtà che è stata confermata dallo spettacolo successivo: Marti le ha ordinato: e ora puliscimi il cazzo dalla tua merda, leccami e fammi un bocchino fino a farmi venire! dopo alcuni minuti, attonita, ho visto mia madre ingoiare lo sperma di quel porco, e leccargli il cazzo succhiando merda e sperma! Guardavo e lacrimavo allibita finchè non ho udito la voce sorniona di de Bellis: capisci ora cosa devi essere pronta a fare, se vuoi lavorare nella mia azienda? Tua madre si è abituata presto, dopo la morte di tuo padre, a fare di tutto, come vedi! all'inizio era giovane e bellissima, e me la scopavo solo io, facendole subire tutti i miei desideri più depravati! da tempo la divido con Marti, perchè preferisco carne fresca, che ora potresti essere tu, in pianta stabile, se ti assumerò come mia assistente personale! Lo ho guardato con sdegno, ma prima di rispondere insultandolo ho capito che ero nelle sue mani: poteva licenziare mia madre e non assumere me, lasciandoci nella povertà più completa! sono rimasta zitta per diversi secondi, per poi dire, gelida: mi garantisce l'assunzione, e promette di mantenere mia madre nella sua posizione di lavoro, ma non facendole più fare quelle... cose? de Bellis ha riso: ma certo, mia cara, ti assumerò domani stesso, ma tu devi accettare di fare tutto quello che ti chiederemo, io e mia moglie! sussultando gli ho chiesto: coosa? sua moglie? lui ha riso: certamente! credi che un gentiluomo come me possa tradire la moglie? Io la coinvolgo sempre nei giochi che faccio a casa con tua madre, o con altre dipendenti più giovani! Ero allibita, ma ho risposto, freddamente: va bene, farò tutto quello che vuole ma, insisto: lasci fuori mia madre! de Bellis ha cominciato a ridere di gusto: ma sei sicura che tua madre non si sia ormai assuefatta alle depravazioni cui la sottoponiamo da anni? tua madre ha 47 anni, è ancora giovane e, credimi, ha una gran voglia di scopare e fare tutte le cose cui la sottoponiamo! ricorda, ragazza mia, che il sesso in molte cose è come la droga, e tua madre ormai è sessodipendente, credimi! Non sapevo più che dire, ansimavo, volevo reagire, ma ho capito che la fredda logica di de Bellis era corretta, e ho risposto con freddezza: va bene dottore: sarò la sua schiava di sesso, ma voglio subire la mia sottomissione solo con lei e sua moglie! Lui mi ha guardato trionfante: ma certo mia cara, e festeggeremo quest'accordo con te e tua madre, tra qualche giorno, quando vi sarete parlate e chiarite tra di voi! ora però voglio
vedere la merce! Attonita gli ho chiesto: ma come, così, a freddo? Lui mi ha guardato ironico: va bene, rinviamo il resto al nostro prossimo incontro, per ora fammi vedere solo i tuoi seni! Mi sentivo come una puttana che mostra la mercanzia al cliente, ma mi sono alzata togliendomi camicetta e reggiseno. de Bellis si è avvicinato e, con un risolino, mi ha carezzato lentamente i seni, per poi prendermi entrambi i capezzoli tra le dita delle sue mani, stringendoli, lentamente, con sempre più forza e sussurrando: ti piace sentire un pò di dolore, porcellina? mi sono accorta di gemere per l'eccitazione e ho mormorato con rabbia: si, padrone, mi sta piacendo! lui ha riso, mi ha lasciato liberi i capezzoli mormorando: mi darai grandi piaceri, superiori anche a quelli che ho goduto con Luisa: tu sei una splendida porca, anche se ancora non lo hai capito, presa com'eri dallo studio e dal desiderio di aiutare tua madre... ma vedrai: l'aiuterai e come! se ci soddisferai, potranno arrivarti premi e rimborsi spese fasulli! mentre mi rivestivo ho rabbrividito: come ha detto? VI soddisferò? lei e chi altro? lui ha riso: ma mia moglie,stupidina, solo mia moglie che, vedrai, ti darà piaceri che non sogni neanche! Sono uscita dalla porta di servizio e, tornata a casa, ho aspettato il ritorno di mia madre con una tensione tremenda, soffrendo per quello che avevo visto e chiedendomi come potevo affrontare il chiarimento che avremmo dovuto avere di lì a poco, quando sarebbe tornata dal "lavoro"! il pensare alla parola "lavoro" mi ha fatto crollare in un riso isterico! mi sono alzata, sono uscita di casa e mi sono recata di corsa nel bar vicino:, appena entrata ho bevuto tre bicchieri di whisky uno dopo l'altro, ho comprato un pacchetto di sigarette e, mezza brilla, sono tornata a casa! nell'attesa spasmodica del confronto che avrei avuto di lì a poco, mi sono messa a fumare, cosa che facevo raramente e di nascosto, perchè mamma me lo proibiva dicendo che il fumo faceva male e che mi dava un'aria da donnaccia! mentre mi accendevo una sigaretta dopo l'altra ho pensato a quella proibizione, scoppiando, isterica, a ridere! Dopo pochi minuti ho sentito che mamma apriva la porta di casa! E' entrata in cucina e mi ha vista che fumavo, si è avvicinata guardandomi tesa e ha sentito l'odore del mio alito: sapeva di fumo e di whisky! mi ha scrutato a lungo e, lentamente, ha iniziato a piangere! prima di parlare di noi due l'ho abbracciata stretta, sussurrando: so che lo hai fatto per me! Mia madre mi ha guardato inorridita scoppiando in lacrime, senza riuscire a fermarsi! Lentamente si è calmata e mi ha guardata: cosa ti ha fatto, quel porco? Ho sorriso accendendomi un'altra sigaretta.Lei mi ha guardato fumare ma non ha avuto il coraggio di proibirmi nulla, mi ha solo sussurrato: cosa hai saputo di me? sono riuscita a stento a biascicare: me lo ha fatto vedere dal vetro tra il suo studio e la camera dove quel porco di Marti ti ha fatto quello che ti ha fatto! Luisa è crollata piangendo, dicendomi: all'inizio ho dovuto farlo per te, eri piccola, non sapevo come andare avanti.... poi mi hanno usata per fare cose sempre più vergognose... e mi sono lentamente abituata a obbedire! avevo meno di 30 anni, sentivo tante voglie insoddisfatte causate dall'astinenza dopo la morte di tuo padre e, lentamente, come hai visto, ha cominciato a piacermi... perdonami, figlia mia! l'ho stretta a me: mamma, non dire sciocchezze, non hai nulla da farti perdonare, anzi perdonami tu: hai dovuto accettare di tutto per darmi un futuro, ed è per questo che ho accettato le condizioni che de Bellis mi ha imposto per assumermi!
mia madre ha urlato: noooo, non farlo, figlia mia, diventeresti una puttana depravata… come me! Le ho sorriso con amarezza: e che alternative abbiamo? Mi ha fatto capire che se non accettavo ci avrebbe lasciato nella più completa povertà, non assumendomi e licenziando te! Mamma ha continuato a singhiozzare, finchè le ho detto;: Luisa, ora basta piangere e disperarci! voglio usare quei porci per entrare in quel lurido ambiente e lucrare quanto più posso, per me e per te! vogliono costringermi a fare la puttana? bene! lo farò! e spero di avere l'occasione per vendicare me e te, se avrò fortuna! Dopo un'ora di pianti, singhiozzi, lacrime, mamma si è calmata guardandomi a lungo... poi, gelida, si è accesa una sigaretta e ne ha accesa una a me! si, hai ragione, in questo mondo schifoso meglio fare la puttana e godere la vita, senza nessuna vergogna, che combattere da persona corretta e pulita, senza armi di difesa! Dopo alcuni istanti ha continuato: ed ora, che programma ti ha imposto, il porco? ho sussurrato: appena pronte andremo a cena da loro, poi ci sarà il "dopo cena" cui parteciperà anche la
moglie! Mia madre è sussultata: anche quella porca di Marisa? Dio mio, significa che vuole farci di tutto! Non hai idea delle perversioni cui la moglie di de Bellis ci costringerà! E' una bellissima donna, abituata ad ogni depravazione! Ho guardato mia madre: dimmi di più: voglio essere preparata a quello che ci aspetta! Luisa mi ha sussurrato: sesso a tre, anche a quattro, sia etero che lesbico, sesso anale, pompini con ingoio dello sperma... e sadomaso! pur rabbrividendo ho sentito, oltre alla paura e alla vergogna, anche un senso di eccitazione per quello che ci aspettava! vengo da una vita senza piaceri, dedicata all'onestà e al dovere: bene, mi sono dettai: è ora di cambiare registro! ho guardato Luisa sorridendo, mi sono accesa un'altra sigaretta, e ho sussurrato sorridendo: ok puttanona, ora saremo in due a fare le porche! mamma mi ha guardato attonita, poi, lentamente, guardandomi, si è messa a ridere con amarezza! dopo cena siamo andate a letto, distrutte dall'incontro che avevamo avuto, ma non riuscivo a calmarmi e a prendere sonno, finchè ho capito di dovere ricorrere alla masturbazione, che spesso usavo quando mi sentivo troppo tesa dagli impegni di studio o dagli esami da fare: ho strizzato i miei capezzoli e ho introdotto due dita nella fica: mi sono accorta che stavo lavorandomi il clitoride con piacere, senza vergogna, quella vergogna che in passato mi faceva sentire colpevole ogni volta che mi facevo un ditalino! ho continuato ansimando, senza nessun freno, fino a venire con un tale orgasmo che mi è sfuggito un grido di piacere! mentre cercavo di calmarmi ho sentito arrivare mamma che mi gridava: Emilia, amore, che succede? le ho risposto: mi sono masturbata! lei si è seduta a fianco a me sul letto: l'ho guardata: era quasi nuda per la fretta che non le aveva dato il tempo di coprirsi. Mia madre è bellissima, anche ora, a 47 anni! Lei ha visto come la guardavo e mi ha sorriso sussurrando; ti sei masturbata? e ora a cosa stai pensandopensi?so a cosa stai pensando? non hai mai fatto sesso, vero? l'ho
guardata a lungo e le ho preso i capezzoli tra le dita, stringendoli e pensando a lei con Marti! Lei ha sussultato, poi ha cominciato a gemere per il dolore che le procuravo, e mi ha sussurrato: se devi prepararti a quello che succederà, è meglio che sia io a farti affrontare i giochi di sesso, e senza parlare mi ha messo la lingua in bocca, succhiando la mia saliva e cercando la mia lingua per leccarla! si è stesa su di me, si è girata fino a mettersi con il viso sul mio ventre e, offrendo la sua fica alla mia bocca, ha mormorato: sto per insegnarti qualcosa che ti farà impazzire di piacere: il 69! leccami la fica, dolcemente, fino a sentire il gusto del mio liquido: capirai, assaggiando quel gusto, che starò venendo sotto la tua lingua, e lo stesso farò io con la tua fica, che già mi fa eccitare al solo sentire il suo profumo! quelle parole, dette dolcemente ma chiare per la lussuria che contenevano, mi ha fatto andare fuori di testa, facendomi leccare la sua fica con tale intensità da far dire a mia madre: oddio, stai facendomi un lavoro da puttana arrapata, ohmamma mia, fermati, sto già venendo come una porca! aspetta, aspettami, fermati! ma era tardi: mi son trovata la bocca piena del suo liquido e d'istinto mi sono avvicinata alla sua bocca, le ho fatto colare sulla lingua il liquido che aveva eiaculato, sussurrando: ti piace? Mamma si torceva ancora per l'orgasmo, ma si è girata verso la mia fica mormorando: ora tocca a me, e mi ha succhiata, leccata, morsa fino a farmi avere un orgasmo favoloso! siamo crollate sul letto, e mamma ha acceso due sigarette passandomene una. Ho tirato la prima boccata e ridendo ho sussurrato: ma il fumo non è da donnacce? mamma ha riso mormorando: appunto! abbiamo riso senza riuscire a fermarci, finchè lei mi ha detto: tu non lo sapevi, e anche io fino a pochi minuti fa non lo immaginavo assolutamente, ma sappi che sei una bomba di sesso! sfiancalo, quel vecchio porco! abbiamo riso ancora, per poi assopirci abbracciate! durante la notte ci siamo svegliate più volte, e ogni volta ricominciavamo a farci ditalini, a leccarci le fiche, a lavorarci i capezzoli: oramai eravamo scatenate, sapendo quello che ci attendeva e volendo goderne da sole, prima di dovere offrire i nostri corpi ad altri per giochi di vizio e di perversione! Stamani, dopo la notte di sesso che ci siamo regalate, oggi mamma si è alzata presto come al solito, per andare in ufficio, mentre io, per la prima volta da anni, me ne posso rimanere a letto a poltrire e, se me ne viene voglia, a masturbarmi. Lo dico a mia madre che ride, ma poi diviene seria e dice: te lo chiedo solo per avere conferma di quello che penso, ma dimmi: sei ancora vergine, Emilia? la guardo scandalizzata: ma certo, che dubbi avevi? Mia madre sorride: non ne avevo, ma ora devo sapere un'altra cosa: il porco lo sa? rabbrividisco: porca miseria, si! nella rabbia dovuta alle sue frasi glielo ho detto! Mia madre mi si siede a fianco: e vuoi farti sverginare da quel porco? sobbalzo: no, no no.... ma come faccio ora? Lei mi sorride: non preoccuparti: de Bellis vuole fiche belle larghe e non ha interesse a sverginarti: posso dirgli che nel momento di rabbia gli hai mentito: per lui sarà solo una fatica in meno, quando.... e mia madre si ferma, poi reagisce e mi chiede: e chi vorresti che ti sverginasse? c'è qualcuno che ti piace? pensaci con calma! se non hai un ricordo che ti attrae verso qualcuno dimmelo e non preoccuparti: ci penserò io, a sverginarti! almeno te lo farà una persona che ami! Mamma mi bacia dolcemente, (ma con la lingua!) per salutarmi prima di andare al lavoro. Prima che esca le dico ridendo: data la situazione, credo che in futuro sarà più corretto che io ti chiami Luisa, non mamma! visto che ormai siamo due belle porche, amanti e lesbiche! Luisa ride: bè, di certo ora siamo lesbiche, ma ci attendono cose molto, ma molto, più lussuriose... vedrai! Dopo che Luisa è uscita di casa, resto a letto pensierosa: rivedo la mia vita, cerco amori, passioni, sesso… ma trovo solo studio, impegno, tensione,affetto per Luisa, mia splendida madre! Si, c'era stato qualche flirt, subito interrotto dai miei impegni, ma mai sono andata oltre il bacio e qualche leggera palpata ai seni o al culo! non riesco a immaginare nessuno cui regalare la mia verginità, e rimango a letto, riflettendo sulla mia vita e masturbandomi, pensando alla notte passata con mia madre! Luisa arriva ad ora di pranzo, serena e soddisfatta! le chiedo: così presto? com'è andata? lei sorride: benissimo, il porco è ben lieto che tu non sia vergine, anzi era preoccupato per i rischi di pretese da parte nostra! Bene, rispondo, ma ti vedo anche soddisfatta; Luisa ride e sussurra: si, Marti mi ha inculata alla grande, e finalmente posso condividere con te i miei piaceri da porca lussuriosa! rido di gusto e penso: era ora, poverina, dopo tanti anni di bugie che era costretta a dirmi, per la vergogna che provava con me, figlia ingenua, pulita, corretta! Le chiedo sorridendo: ti ha fatto male? Lei sorride: ormai non più, da anni!
anzi godo nel sentirmi penetrata con violenza! Luisa mi guarda: si vede che è preoccupata e pensa che non sono pronta per quello che mi attende! cambia discorso parlandomi del suo accordo con de Bellis: ho ottenuto di poter rinviare il nostro incontro. Ci riceveranno sabato prossimo, tra 8 giorni! chiedo preoccupata: non starà cambiando idea? mia madre ride di gusto: sei matta? dove trova una giovane bella e potenzialmente porca come te? lui, da maiale, ha subito capito che razza di femmina puoi diventare! le chiedo: e allora? perchè il rinvio? Luisa risponde con sicurezza: l'ho richiesto io motivandolo col nostro bisogno di raggiungere di nuovo un equilibrio nei nostri rapporti, dopo quello che era avvenuto,... ma in realtà l'ho voluto perchè voglio prepararti ad essere troia senza inibizioni, rendendoti forte nel rapporto con quei due porci! devi farli morire, a letto, fino a farti apprezzare come puttana, ma anche come donna in gamba! passeremo questi giorni a letto, io e te! ti preparerò ad ogni tipo di depravazione, mentre il porco mi ha "regalato" questi giorni come permessi retribuiti, per "chiarirci"! Ridiamo, poi lei mi chiede: hai ragionato sulla tua verginità? La guardo e rispondo senza alcuna vergogna: voglio che sia tu, a sverginarmi! Luisa si avvicina, mi bacia dolcemente succhiandomi la lingua, e mi carezza la fica, sussurrando; spogliati, ti voglio nuda nel mio letto, e preparati a ricevermi masturbandoti:devi essere calda.. e bagnata! ho obbedito e ora attendo il ritorno di mia madre che è entrata in un suo ripostiglio chiuso a chiave, la sento armeggiare finchè la vedo tornare: è nuda, bella, profumata, e ha un grosso dildo legato al ventre! sembra un travestito con un corpo magnifico, seni grossi e sodi, e un bel cazzo duro! mi si avvicina e mi infila due dita nella fica, mi guarda sorridendo, si succhia le dita e dice: si, te la sei già lavorata molto bene, ora stenditi sul cuscino che ti ho preparato sul letto, e divarica le tue cosce, brava, così, ora ti lavorerò la fica facendoti cose molto porche! quando ti sentirai tutta bagnata e avrai una vera voglia di scopare, dimmelo lentamente, assaporando le parole che dirai! Luisa comincia a stringermi i capezzoli e a farmi un ditalino spettacoloso! mi sta portando ai limiti dell'orgasmo e mi sussurra: ti piace vero? e si ferma! continua più volte a farmi bollire il sangue fermandosi un attimo prima del mio orgasmo! Ormai sono in tilt! Sobbalzo e mi contorco per la voglia, finchè non mi arrendo alla lussuria e arcuando il mio corpo sul cuscino gemo dicendo: ho una vera, grande, schifosa... voglia di cazzo! mia madre rabbrividìsce sentendo che la mia lussuria si sta scatenando, e mi penetra lentamente, inesorabilmente, la fica con il suo dildo, sussurrando: rotea la fica sul mio cazzo, porca, e mi penetra ancora di più! godo come una puttana e gemo, dicendo; siiii, ancora, siii, che meraviglia! lei comincia a darmi violenti colpi di penetrazione della fica! riesco a guardarmela la fica malgrado io sia arcuata sul cuscino, e vedo una macchia di sangue che si allarga lentamente! gemo di piacere e sussurro: grazie, mamma, mi hai rotto l'imene senza farmene accorgere! lei si abbassa sulla mia fica, mi lecca il sangue e i liquidi dell'orgasmo che mi aveva fatto raggiungere, li ingoia e mormora: ho gustato il sapore della tua ex verginità, amore, e aggiunge ridendo: e non chiamarmi mamma, ma Luisa. o puttana, o troia! Ci accendiamo due sigarette, e mamma ride pensando all'ultima volta che avevamo fumato a letto, mi guarda e sussurra: siamo ancora piu donnacce, vero? rido carezzandole i seni e stringendo un capezzolo suo e uno mio, continuando finchè non mi torna voglia! le chiedo: e ora cosa mi farai fare? lei sorride e propone: te la senti di farti sverginare anche il culo, poco dopo che ti ho rotto l'imene? sussurro entusiasta: si, Luisa, fallo! ho visto quanto godevi sotto il cazzo di Marti e, te lo confesso: solo ora ho preso coscienza di averti invidiata! mentre ti guardavo ero attonita, soffrivo, ma sentivo la fica bruciare per l'eccitazione! Luisa ride e mi ordina: bene! ora mettiti a pecorina! la guardo interdetta, facendola ridere di gusto: scusa, dimenticavo che eri una brava ragazza! mi spiega con calma la posizione che devo assumere e mi ordina di allargare con le mani l'orifizio del mio culo, senza spostarle da quella posizione , poi comincia a carezzarmi l'ano, ad allargarlo dolcemente, a penetrare l'orifizio con un dito che lentamente mi entra nello sfintere per pochi centimetri, quindi ritrae il dito e inizia a massaggiarmi l'ano con carezze che mi rilassano, si rivolge a me con amore e sussurra: ora inspira profondamente, ed espira lentamente,... rilassati, rilassati pensando al piacere che tu e un tuo futuro amante vi darete, con la penetrazione del tuo culo: tu gli donerai il piacere di entrarti dentro con il solo intento di godere e fare godere, non per procreare ma per fare qualcosa di splendidamente lussurioso! poi Luisa tace ed inizia a spalmare la mia pelle ed i muscoli dello sfintere con una crema scivolosa e profumata intensamente di gelsomino, e mi sussurra: inspira, senti che splendido profumo ti sta penetrando, poi introduce lentamente due dita, penetra con lentezza, continua a rotearle nello sfintere, le sfila e mi bacia dolcemente il culo, leccandolo e introducendo la lingua il più dentro possibile, poi la ritira e sussurra: amore mio, preparati a soffrire, ma vedrai che ti piacerà soffrire facendo godere il tuo partner! ora inspira di nuovo! Luisa penetra lentamente il mio culo col dildo spalmato di crema e legato al suo ventre. Lo sento scivolare, ma comincio a provare dolore. Chiedo: Luisa, di quanto sei entrata? Lei sussurra: di circa 9 o 10 centimetri,.... replico: e di quanto mi entrerai ancora? Luisa mi tranquillizza: non preoccuparti, ancora poco.. ma il dolore aumenta, fino a farmi gemere mentre il dildo, lentamente ma inesorabilmente, mi penetra! Mi lamento: Luisa, mi fa male, ma lei continua ad entrare sussurrando: non posso interrompere, altrimenti quando riprenderò la penetrazione ti farà ancora più male! devo continuare: sii forte e immagina di stare dando piacere ad un cazzo che ti entra nel culo! il dolore è sempre maggiore, e comincio a mugolare, poi a gemere! penso che mi stanno inculando a sangue, e cerco di pensare a cose lussuriose: mi immagino nuda,appesa a ganci, torturata dal boia dell'inquisizione che vuole farmi confessare le mie colpe: il pensiero mi eccita: immagino il mio corpo sodomizzato dal boia, e il mio dolore si mischia al piacere masochista della sofferenza: mi immedesimo nel ruolo della peccatrice torturata! Continuo a gemere, ma sono gemiti di dolore mescolati al piacere della tortura, e urlo: porca, fammi soffrire! Mia madre capisce a volo che sto cercando piacere nel masochismo e risponde dura: si, puttana, ti farò sputare sangue! continuo a gemere di piacere, a mugolare di dolore, a torcermi sotto il cazzo di gomma che mi sta inculando! ormai le grida sono di piacere, più che di dolore, e grido: siii, ancora, rompimi il culo! Il dildo è penetrato quasi tutto, e mia madre comincia a stantuffarmi con violenza, tra le mie grida di piacere: siii, ancora, rompimelo! Luisa tira il dildo fuori dal mio culo, per poi, di colpo, penetrarmi fino in fondo allo sfintere! Urlo e vado incontro al dildo per rendere più violenta la penetrazione! ormai i miei sono gridi di piacere! mi abbandono ad un orgasmo favoloso, mentre Luisa mi cavalca con violenza sempre maggiore,,, godo come una cagna in calore!!! Lei mi sfila per l'ultima volta il dildo dal culo e crolla vicino a me! io a mia volta mi giro e l'abbraccio mormorando: quanto sei porca! lei prende due sigarette, le accende e me ne passa una; dopo alcuni secondi, tra una boccata e l'altra sussurra: stavolta altro che sigarette da donnacce, qui ci vorrebbero due sigari avana! Ridiamo, ormai libere da ogni vergogna, da ogni limite, e ci baciamo con lussuria! Ci rilassiamo fumando a letto, poi Luisa mormora: ti fa male? rispondo sorridendo: tu che ne dici? certo che mi fa male, ma quanto mi è piaciuto! Luisa sorride: te lo chiedo perchè ti inculerò molto spesso in questi giorni, per abituare il tuo sfintere alle penetrazioni crudeli e violente cui sarai sottoposta! Guardo Luisa: quella frase mi ha eccitato come una cagna in calore, e rispondo: appena mi farà meno male ti darò l'ok, e spero di dirtelo molto spesso! Luisa ride soddisfatta: bene; ora passiamo ad altri piaceri, che godrai senza soffrire! I giorni successivi mi regalano godimenti continui, che confermano sia a me che a Luisa che sono una gran puttana! La mia... ex madre mi insegna a fare pompini con l'ingoio: usa cazzi di lattice ripieni di liquido vischioso, simile allo sperma, e mi fa succhiare, leccare, finchè preme il lattice spruzzandomi il liquido in bocca! io lo assaporo, lo faccio girare in bocca, lo gusto sulla lingua, e lo ingoio a piccoli sorsi: che splendido piacere! Appena sento che il culo non mi duole sussurro a Luisa: inculami! E lei mi sottopone con sempre maggior violenza alla penetrazione dello sfintere, facendomi ormai sempre meno male e sempre più godere! Continuiamo così, giorno dopo giorno, a letto: ci alziamo solo per mangiare qualcosa e torniamo subito sulle lenzuola per dormire... o fare sesso! dopo 5 o 6 giorni di "allenamento", Luisa mi guarda con amore e, a malincuore, deve passare ad un nuovo piacere! mi bacia e mormora: ora dovrò prepararti ai piaceri sadomaso! Sussulto, ma di eccitazione più che di paura, e replico: sono pronta, e voglio godere di dolore sotto le tue torture! Luisa mi lega al letto divaricandomi al massimo braccia e gambe, esponendo il mio corpo ad ogni lussuria, prende una frusta fatta di 7 o 8 cordelle di cotone ritorto, e mi fa leccare la frusta dicendo: preparati a soffrire! La prima frustata mi fa sussultare gemendo di dolore: mi ha colpito la fica! poi continua martoriando i mie seni, colpendomi i capezzoli, e frusta il mio corpo ininterrottamente finchè urlo: sto venendo, mamma! Lei si ferma, mi guarda sussultare sul letto per l'orgasmo, mi torce i seni facendomi urlare di dolore, poi mi sussurra: niente più mamma! Ora sono la tua troia torturatrice! Sappi che lì, da quel porco di de Bellis, hanno in camera da letto attrezzi di tortura, e potrebbero usarli con noi! qui non abbiamo nulla per "allenarti" a questi strumenti, posso solo simulare torture che mi dicono si facciano a casa loro, come ad ad esempio legare sul letto il corpo da torturare, che viene frustato, sodomizzato, e tirato dalle corde fin quasi a staccare le braccia e le gambe dal corpo! rabbrividisco... anche per l'eccitazione! Luisa si avvicina al letto e dice: ora cercherò di imitare questa tortura che pare facciano subire: comincia a tirare una delle 4 corde da cui sono legata, e tira, tira, tira, fino a farmi urlare di dolore;! mi guarda, tutta sudata per lo sforzo fatto e dice: amore mio, questo è quello che so e che forse ci attende! la guardo, tutta sudata e ansimante, e mormoro: slegami! lei obbedisce; io mi alzo e ordino: stenditi supina, a braccia e gambe aperte! lei di nuovo esegue, ansimando di eccitazione! comincio a leccare tutto il suo corpo, lentamente, con lussuria, fino a farla venire mugolando... ma non mi basta! le succhio il liquido che ha eiaculato, lo gusto, lo passo alla sua bocca e continuo, continuo, continuo a leccarla! il mio amore per mia madre è ormai divenuto anche il mio amore, pieno di lussuria, per la mia splendida amante e torturatrice!!!

IL PRIMO GIORNO DEL "NUOVO LAVORO"
Luisa ed io siamo nevrotiche! Siamo attese alle 19 nella villa di de Bellis, e ci è stato scritto, sul biglietto d'invito, di portare il necessario per rimanere ospiti per tutto il week end! Luisa scuote la testa, preoccupata, ma mi sorride: Emilia, sii pronta: questo messaggio significa che vogliono godere ogni centimetro del nostro corpo e della nostra lussuria, ma sopratutto vogliono godere te, tutte le tue vergogne e tutte le tue libidini! Guardo Luisa e le dico: come te, non ho indossato le mutandine! dovranno capire subito che, volendo, sappiamo essere molto troie, e questo li calmerà, se de Bellis ha ancora in mente il ricordo di me, brava ragazzina impaurita! Usciamo: siamo vestite con eleganza, indossiamo due abiti da sera con ampie scollature che fanno risaltare i nostri seni! arriviamo con la nostra utilitaria alle 18 e 30, accolti dal cameriere che ci accompagna al soggiorno: ci sono de Bellis e la moglie, sorridenti e cortesi! de Bellis mi presenta a sua moglie Marisa: ci guardiamo con intensità! vedo subito in lei un carattere glaciale e duro! E' una splendida donna di 40-45 anni, alta più di me, con misure simili alle mie: seni straripanti, ventre piatto, culo maestoso! Scruto il suo viso che mi colpisce per la sensazione di gelo e contemporaneamente di sesso estremo che trasmettono i suoi occhi, ed anche per la forma della sua bocca e delle labbra che trasudano lussuria da ogni poro! sorrido con cortesia e dico, con umiltà: sono onorata, insieme a mia madre, dell'onore che ci avete fatto invitando una vostra dipendente, anzi... due vostre dipendenti,... con grande cortesia e ospitalità! nel dire: "due vostre dipendenti" guardo de Bellis, facendo capire che sto parafrasando un vecchio detto campagnolo: qua la pezza e qua il sapone! Lui sogghigna,: grazie, cara Emilia, per le tue parole e, a proposito, eccoti la tua lettera di assunzione! Prendo il documento, guardo i due coniugi, e sussurro: non vi sarò mai abbastanza grata! posso solo dire che saprò meritare.... fino all'ultimo centesimo, lo stipendio che riceverò, e guardo intensamente i due! Mentre stiamo andando a sedere in soggiorno sentiamo il campanello della villa e, dopo alcuni secondi, compare Marti e sua moglie! Luisa ed io
assorbiamo la sorpresa e salutiamo i nuovi arrivati. La moglie di Marti, Teresa, ha un aspetto da puttana molto raffinata e di alto livello! Guardo mia madre; stiamo pensando entrambe a quando andranno via i due Marti, e ci chiediamo se proveranno a coinvolgerci in un'orgia a sei! Andiamo a tavola e ci viene servita una splendida cena. Alla fine Enzo, il cameriere, viene congedato e de Bellis ci guida al soggiorno dove ci offre un ottimo whisky e, quando siamo seduti e rilassati, si rivolge a tutti noi: carissimi, sapete quanto a mia moglie e a me piaccia il sesso estremo, e quindi posso parlarvi con grande franchezza! la splendida Emilia entra a far parte della nostra azienda come mia assistente personale! questo comporta che sarà a completa disposizione mia e di mia moglie, fin da stasera! i Marti sorridono compiaciuti facendomi un breve cenno, Luisa tace,e Marisa mi guarda e mi rivolge un sorriso ricolmo di lussuria! de Bellis continua: conoscete le abitudini e i gusti miei e di mia moglie! Andremo tra poco in camera da letto: Marti, come sai lì ci sono due grandi letti: sul primo andremo mia moglie, Emilia ed io... nell'altro ci sarete tu, Teresa e Luisa! Interrompo de Bellis e chiedo gelida: posso parlarle da sola? de Bellis mi guarda e risponde sorridendo: no, non puoi! i nostri accordi dicono che tu sarai a completa disposizione mia, di mia moglie, e di nessun altro. ma tua madre è a nostra completa disposizione, senza limiti, chiaro? Lo guardo con odio, poi debbo abbassare lo sguardo e mormoro: si, dottore, come vuole lei, mi scusi! Bene, dice de Bellis, ed ora, poichè hai fatto un intervento fuori luogo e interrompendomi, subirai una piccola punizione! si rivolge alla moglie e la invita a proseguire. Marisa mi guarda con l'aria di un gatto che pregusta quel che farà al topo, e mi ordina: spogliati, lentamente! quando sarai nuda vieni in ginocchio davanti a me! non posso far altro che obbedire: mi tolgo lentamente il vestito, e rimango coperta dal solo reggiseno e da calze autoreggenti, in quanto con Luisa avevamo deciso di non indossare mutandine per sfidare i de Bellis! quando mi vedono la fica nuda, ridono e applaudono, e Marisa dice gelida: bene, sei proprio la puttana che speravo tu fossi! ora togliti reggipetto e calze! Me li tolgo scoprendo il mio corpo: sono nuda e mi avvicino in ginocchio a Marisa che, seduta in divano, si toglie il tanga, divarica le cosce, e mi ordina: lecca, troia! Mi chino verso la sua fica e sento un dolore improvviso! De Bellis mi sta frustando con una canna di bambù! gemo di dolore, ma inizio a leccare con lussuria la fica di Marisa, mentre la fustigazione prosegue facendomi sussultare ad ogni colpo, e io mi accorgo con vergogna che sto godendo per le frustate che ricevo! gemo di piacere e continuo a leccare! sento la voce di Marisa che dice al marito; Sergio,la senti? gode! mi hai portato una troia che, se ben educata ai nostri vizi, ci farà godere alla grande! poi si gira verso di me: puttana, ora cambiamo i divertimenti: io ti frusterò mentre tu passerai a lavorare il cazzo di mio marito! sbrigati a spostarti, troia, e succhia! penso, con lussuria: finalmente ora prendo in bocca il mio primo cazzo! inizio a succhiarlo con grande voracità, sobbalzando e mugolando di piacere per le frustate di Marisa, tanto che de Bellis dice alla moglie: 15 giorni fa era una ragazzina timida e vergognosa! poi si rivolge a Luisa: l'hai educata bene a fare la puttana, come te! Quella frase mi arrapa tanto che succhio da vera professionista e sento che il cazzo freme: sta sborrando, il porco! Ricevo il liquido in bocca, lo faccio colare sulla mia mano e non ne faccio cadere una goccia, mi rivolgo a Marisa: padrona, vuoi favorire? Marisa ride: ma si! passamene un pò! porto la mano alla bocca, succhio lo sperma, mi avvicino alla padrona e la bacio passandole parte del liquido! lei mi guarda soddisfatta, mi fa segno di ingoiare e lo facciamo contemporaneamente! Sento un applauso: sono i Marti, che dicono quasi in coro: che meraviglia! ora vorremmo andare subito a letto! la troietta ci sta facendo arrapare! de Bellis ride: avete ragione, andiamo! seguo i de Bellis e vedo mia madre seguire Teresa. Entriamo in una maestosa camera da letto, arredata con due letti matrimoniali... e alcuni attrezzi di tortura, quale una croce a x in legno con collari nei quattro angoli per legare mani e piedi dei torturati, nonchè alcune sedie di tortura, corredate da dildo di dimensioni impressionanti saldati al centro del sedile! Guardo eccitata la stanza, e Marisa mi sussurra: questi sono attrezzi per sedute di poca importanza, mentre io ti farò subire torture favolose nella nostra sala nascosta: lì ci sono i veri attrezzi di tortura! Rabbrividisco e mormoro; spero di resistere, padrona! lei sogghigna: ce la farai, vedrai: si vede dai tuoi occhi!! de Bellis interviene rivolgendosi a Marisa: amore, cosa preferisci? vuoi goderti la puttanella o preferisci... lei lo interrompe: caro, scopatela fino a romperle la fica, io voglio guardarvi mentre lei continua il lavoretto di lingua che mi stava facendo! sentendo quel dialogo capisco che nella coppia è lei che comanda a letto! è lei che dovrò conquistare per ottenere potere e denaro! la guardo con intensità e mormoro: padrona, sono pronta a farti godere ma, ti prego, fammi guardare mia madre che fa la porca; questo mi farà arrapare ancora di più! Marisa mi guarda con una lussuria incredibile e mi risponde con sensualità gelida; sei una porca schifosa... poi sorride: e per questo mi piaci... molto! sento che sto riuscendo a conquistarla, mi inginocchio a pecorina in direzione della sua fica, guardando verso l'altro letto: vedo mia madre... bene, posso cominciare il rodeo! Inizio a lavorare di lingua e a farle succhiotti continui al clitoride, mentre il porco mi penetra con violenza la fica! Anche questa volta godo: finalmente un cazzo vero, e non il solito dildo! Guardo mia madre nell'altro letto: Marti la sta inculando e lei emette gemiti di piacere, leccando la fica di Teresa che sussulta! mi sembra la scena di poche settimane fa, ma stavolta non mi sento impazzire di dolore e di vergogna, anzi... arrapo ancora di più vedendo mia madre che lecca da vera troia, e ammiro il cazzo di Marti: è bello grosso e lungo...migliore di quello di de Bellis!! mi vengono strani pensieri: e se mi facessi scopare anche da lui? smetto di pensare ad altro e mi concentro sui due porci che mi stanno godendo: Marisa geme e sta per venire per la libidine che le procuro con le leccate che alterno alle succhiate, mentre il porco continua a godersi la mia fica: in realtà mi sta sverginando: è il primo cazzo che mi entra nella fica, e io godo come una troia pensando a quello che sto facendo con i due pervertiti di cui sono schiava! sto per venire! guardo mia madre; i nostri sguardi si incontrano e sorridiamo: ci sentiamo padrone di noi stesse, malgrado la sottomissione cui siamo sottoposte: ormai siamo troppo porche per non godere di ogni perversione! Sento l'orgasmo che arriva e gemo: padroni, sto venendo, vorrei resistere ma... aaaahh! e vengo con un orgasmo da urlo, che infatti emetto facendomi guardare da tutti! Marisa mi guarda contorcendosi e viene con me sussurrando: troia, sei favolosa! de Bellis mi inonda la fica di sperma! sono tranquilla: mamma mi ha fatto cominciare da giorni a prendere la pillola, e penso: vieni pure, porco, ormai sono padrona del mio corpo, e me lo godo! guardo l'altro letto: mamma continua a farsi inculare: che porca! e che resistenza al cazzo di Martii, che sta eiaculando con gemiti, mentre Teresa aiuta il proprio orgasmo torturandosi i capezzoli, e viene! Luisa crolla supina sul letto e si masturba con violenza, fino a venire! non le era bastato il cazzo di Marti, e neanche la fica di Teresa: che puttana, mia madre! Lentamente cala il silenzio e si sente solo l'ansimare di noi sei, che ci stiamo calmando dopo una splendida seduta di sesso! chiedo a Marisa: padrona, posso fumare? ho ancora una tal voglia di sesso che devo rilassare il mio corpo facendomi aiutare da una bella sigaretta! Marisa ride: ok seguimi! ci alziamo, nude, bellissime, gocciolanti per le eiaculazioni appena godute, e ci avviciniamo al divano: mi femo in piedi: la sborra continua a colarmi sulle cosce ma Marisa dice: non preoccuparti, possiamo bagnarlo con i nostri liquidi: domattina la servitù ripulirà tutto... anche le nostre sborre, e ride accendendosi due sigarette e passandomene una! tiro una favolosa boccata, lunga, voluttuosa, ingoio il fumo, lo gusto, ed emetto dalla bocca un fumo che sa anche della sborra di Marisa! La guardo: che femmina da letto: capisco de Bellis che la lascia comandare! Lei coglie il mio sguardo e dice sorridendo: ti piaccio, vero, mia cara lesbica? Sorrido anche io: credimi padrona, non te lo dico per leccarti il culo, ma con una femmina come te è difficile per una troia come me non essere lesbica! Marisa ride di gusto: puttanella, mi piaci! credo che tra non molto ti farò godere torturandoti! Sobbalzo eccitata: padrona, il mio corpo è tuo! lei sorride e mi fa un cenno: capisco a volo, mi chino sulla sua fica e la lecco dolcemente, risucchiando il liquido residuo, che ancora cola! Dopo pochi minuti sentiamo arrivare gli altri: sono anch'essi nudi! De Bellis prende varie bottiglie di liquore e ci invita a servirci da soli. Beviamo con piacere seduti in divano commentando la seduta di sesso appena goduta! Marti ridendo si rivolge a mia madre: Luisa, sei come il buon vino, invecchiando migliori sempre più! mia madre sorride: ti sembro vecchia, porco? chiedi a tua moglie se sono vecchia! Teresa ride e risponde: non dargli retta Luisa, tu, a letto, li fai morire i tuoi partner! Intervengo dicendo: è proprio così, posso confermarvelo! mi guardano tutti con sguardi di lussuria e Marisa chiede sorridendo: ma quindi tua madre.... proseguo io: si padrona, mi ha fatto fare di tutto, fino a sfinirmi, preparandomi per soddisfare te e tuo marito! Tutti ridono ed applaudono mia madre, che si inchina come un attore sul palcoscenico che ringrazia la platea! il clima ridiventa rovente, e de Bellis propone: torniamo a letto? io ho voglia di inculare la nostra bella troietta, e si avvia ridendo seguito da tutti noi, ornai arrapati!
sono passate due ore, è mezzanotte e siamo tutti sfiniti: de Bellis mi ha inculato a lungo, mentre leccavo la fica di Marisa! ho goduto come una troia anche ammirando Marti e il suo cazzo: che gran scopatore! Mia madre è stesa, rilassata, completamente soddisfatta dal cazzo che, sia lei che Teresa, hanno preso in culo, nella fica, in bocca, succhiando e ingoiando lo sperma di Marti da vere troie! guardo mia madre e penso: che grande puttana! meno male che mi ha trasmesso il suo dna! solo da un'assatanata come lei potevo essere addestrata e resa puttana in così poco tempo! I Marti cominciano a rivestirsi e ringraziano i de Bellis, salutano mia madre e me, e vanno via, lasciando soli noi quattro. Marisa ci invita a letto e propone al marito: caro, io voglio dormire con Emilia, ti spiace? Il porco sorride soddisfatto: ma certo, cara, io ti posso godere ogni notte, mentre da un pò non mi scopo Luisa, che, come abbiamo visto, è sempre più troia! Marisa ride: ma, caro, io sono sfinita, penso solo di dormire con la piccola! de Bellis sogghigna: anche io, ma sai... se mi sveglio durante la notte!... e ride! Andiamo a letto e vedo che Marisa vuole davvero dormire! Mi stendo vicino a lei, facendo aderire i nostri corpi, e mi addormento stremata! Dopo circa cinque ore sono risvegliata dai gemiti di mia madre! Mi giro e guardo: De Bellis la sta inculando! ancora insonnolita sussurro tra me: cazzo, ha un culo che fa morire ogni maschio che se la scopa! Marisa si è svegliata anche lei per i rumori, e mi ha sentita! sogghigna e mormora: e ora io assaggerò il tuo culo per vedere se è al livello di quello di tua madre! si gira verso il comodino, cerca e trova il dildo che voleva usare: sono attonita: è molto più grosso di quello con cui ero stata "allenata"! Marisa vede il mio sgomento e mormora: magnifico! la tua paura mi fa capire che solo ora scoprirai parte dei dolori che presto ti farò provare! Mi mette a pecorina ordinandomi: allargatelo bene, troia, ti conviene! eseguo terrorizzata e dopo pochi secondi urlo di dolore! Lei mi ha infilato il dildo nel culo fino in fondo allo sfintere, con un solo colpo! Marisa sente che sto soffrendo e ansima dicendo: siii, mi piace vederti soffrire! e mi dà un altro colpo terrificante facendomi urlare di nuovo! vedo mia madre tentare di alzarsi dal letto, ma de Bellis le stringe le spalle e la trascina sul loro letto dicendo: no! puoi solo guardare, ma non intervenire! I colpi continuano implacabili, facendomi urlare ogni volta, ma dopo 5 o 6 penetrazioni, mi accorgo che riesco a trovare piacere in quella sofferenza,! inizio a gemere sussurrando: siii, padrona: rompimelo, e arretro con violenza contro il suo dildo, ad ogni suo colpo! Marisa "sente" quanto sto godendo e grida: ora so cosa farai sotto tortura! e viene in un orgasmo che trascina anche me: sto godendo per il dolore che mi viene inferto! sento che de Bellis dice a mia madre: Luisa, non vedi che tua figlia se la gode alla grande? smetti di fare la madre e torna al tuo ruolo di puttana! apri le gambe, troia! dopo pochi attimi sento mia madre che geme di piacere, mi giro verso Marisa e sussurro: credo di essere pronta per il sadomaso! lei sussulta e mormora: lo so da quando ti ho visto la prima volta, ma ora ci faremo un bel 69, sai cos'è? rido: si padrona, è una delle cose che mamma mi ha insegnato meglio! Ridiamo di cuore... e cominciamo a leccarci!

E' ormai mattina! mi stiro sul letto pensando a quanto ho goduto con Marisa! Ora, soddisfatti dai giochi di sesso che abbiamo fatto, ci alziamo tutti e, dopo una doccia rigenerante, siamo alle 10 di mattina seduti al tavolo in soggiorno: de Bellis ci guarda e dice con grande calma: mia moglie ed io abbiamo deciso di farvi provare la tortura! si tratta di piaceri estremi, di dolore, di sevizie che vi faranno soffrire ma, se vincerete la sfida contro le sofferenze che vi faremo provare, godremo tutti! ora facciamo una bella e abbondante colazione, perchè dopo vi spiegheremo tutte le regole del gioco e, se le accetterete, vi tortureremo per tutto il giorno: passeremo una domenica che ricorderete per tutta la vita, anche per gli effetti sulla vostra famiglia! finiremo questa giornata distrutti, sfiniti... e soddisfatti come forse non lo siamo mai stati! Sono eccitatissima, mentre mia madre mi guarda preoccupata, e mormora: padrone, ma se non ce la faremo... Marisa la interrompe: non preoccuparti: ne parleremo subito dopo pranzo! ora mangiamo, poi denudatevi e seguiteci!

TORTURA!
il pranzo è finito e seguiamo nude i de Bellis nello scantinato della villa, lui apre una porta chiusa a chiave e ci fa entrare. Sia Luisa che io guardiamo attonite! Siamo in un locale di almeno 150 metri quadrati: appena dentro vedo un divanetto lievemente rialzato da una pedana, che consente la visione di "spettacoli" sadomaso! In tutto l'ambiente troneggiano grossi attrezzi di tortura, dalla ruota al tavolo di trazione, a numerose croci di legno e sedie di tortura simili a quelle che avevo visto in camera da letto! si vedono anche "cavalli" di legno da far montare a donne nude per torturare la loro fica, e inoltre attrezzi elettrici da collegare a strumenti cui sarà legata la persona da torturare sodomizzandola con dildi di varie dimensioni azionati da macchine che li stantuffano! su vari scaffali vedo fruste, plug di varie dimensioni, cera da bollire per spargerla sul corpo, punteruoli, tenaglie e pinze di legno, rondelle a punte di acciaio usate per premerle sul corpo e farle girare lentamente sui punti più sensibili, batterie elettriche da attaccare al torturato scuotendolo con scariche elettriche di varia potenza, secondo il livello scelto dal torturatore!!! I de Bellis ci fanno sedere con loro sul divanetto e Marisa ci parla con gelida lussuria: Sergio ed io siamo sadici; godiamo nel far soffrire i nostri schiavi, ma sappiate anche che il nostro godimento è determinato dalla visione del piacere che il torturato proverà nel soffrire! se ciò non avviene, il nostro godimento diminuisce di molto! per questo vogliamo legare a quegli attrezzi solo persone molto lussuriose, e masochiste! Ieri mio marito ed io abbiamo riscontrato queste caratteristiche in Emilia, che sembra nata per godere il dolore, e in te, Luisa, che già hai goduto alcuni di questi piaceri ! Le torture cui vogliamo sottoporvi procurano dolori molto elevati, ma se siete vere masochiste potrete godere per quello che vi faremo! noi sappiamo che il potere si esprime attraverso i soldi e, poichè siete due femmine assetate di denaro, useremo il nostro potere di porci lussuriosi con un'offerta di soldi! daremo 1500 euro ad ognuna di voi, ogni volta che si sottoporrà alla tortura superando il limite di sofferenza che le infliggeremo! se la torturata cederà prima del livello di dolore da noi deciso. riceverà un compenso di 50 euro! Sussultiamo, ma de Bellis continua: Tu Luisa avevi chiesto: se non ce la faremo? Ti rispondo: basterà che la torturata che cederà dica chiaramente: "questo no" e sarà liberata immediatamente, con le ovvie conseguenze sul compenso che ho dettagliato pochi secondi fa!! aggiungo però che se la torturata supererà il livello di dolore da noi deciso, riceverà altri 100 euro ogni 10 minuti di ulteriore resistenza alla tortura! de Bellis continua con tono freddo: forse avete dubbi sul livello di dolore che subirete e vi state chiedendo: chi ci garantisce che siano torture sopportabili? Bene! sarò brutale nel rispondere a questi eventuali dubbi: noi abbiamo tutto il potere… quello dei soldi, per farvi soffrire ogni sevizia senza alcun limite: potremmo torturarvi " gratis" perché, e voi lo sapete, potremo mettervi sulla strada, senza un centesimo, licenziandovi se rifiuterete di fare ogni perversione che vi imporremo! siete nostre schiave! se abbiamo deciso questi premi è perchè non vogliamo vedervi soffrire rassegnate per il dolore a voi inflitto. Noi vogliamo sentirvi urlare e vedere il vostro corpo dibattersi, arcuarsi, torcersi tentando di resistere a torture tremende, attirate dai soldi! vogliamoi farvi superare ogni limite: vogliamo vedervi soffrire... e godere per la vostra natura masochista! Il nostro potere dovrà non può che farvi accettare il livello di dolore che noi decideremo, senza opporvi! de Bellis conclude con gelida lussuria: la seduta sadomaso è aperta ad entrambe, ma vi tortureremo una alla volta, imponendovi livelli di dolore identici... ora aspetto di sapere chi vuole essere la prima! Luisa ed io ci guardiamo, eccitate, confuse, vogliose di provare a guadagnare in alcune ore più dello stipendio di un mese...... Luisa mi precede sul tempo e grida: voglio essere la prima a essere torturata! Capisco il suo amore di madre ... e di amante! vuole essere lei la cavia che sopporterà l'esperimento.... le vado vicino e la bacio con lussuria mormorando: grazie, splendida puttana!! de Bellis accompagna mia madre al tavolo di tortura, e convoca Enzo, il cameriere che ci ha servito a tavola: è un uomo di fiducia dei de Bellis e li serve, evidentemente, anche come aiuto boia! I due legano Luisa ai quattro angoli dello strumento, e Marisa guardando la scena sussurra: ora vedrai quanto si gode, in queste sedute sadomaso! la guardo: ha già divaricato le cosce, si sta carezzando la fica e stringendo il clitoride tra due dita, mi guarda sorridendo gelida: ora che farai? preferisci vedere le sofferenze di mamma, o fai la porca con me? La scruto e rispondo con calma: ti prego, padrona, fammi guardare, e poi probabilmente arraperò tanto da pregarti di farmi venire da te! Luisa è legata al tavolo di tortura, e de Bellis ordina al suo aiutante: dalle un giro! Enzo gira la ruota che tira le corde facendo fremere Luisa di dolore! De Bellis le si avvicina e le stritola i capezzoli. Sussurra; ti piace, puttana? poi fa cenno a Enzo che gira ancora la ruota! Luisa urla, ma riesce a controllare il dolore e risponde: so godere da masochista e sopporterò le tue torture, perchè so come affrontare il dolore, e tu lo sai.. aaahh! un urlo interrompe la sfida di Luisa a de Bellis! egli ha iniziato a far colare cera rovente sul corpo di Luisa,dai capezzoli giù verso il ventre e .. la fica! l'urlo di Luisa è disumano, ma poi si vede dal suo viso che comincia ad accettare il dolore, geme: siii, siii!, poi urla!....: Enzo ha iniziato a frustarla! ad ogni colpo Luisa sussulta, de Bellis le stringe i capezzoli con una pinza di legno e le mormora: che senti ora? Luisa gemendo sussurra: sto godendo ogni secondo di tortura! i due continuano a lungo, poi de Bellis ordina a Enzo: la voglio appesa alla croce di legno! dopo pochi minuti lo splendido corpo nudo di Luisa è legato ai 4 bracciali che le divaricano gambe e braccia! de Bellis chiama Marisa: vieni, voglio farti divertire! La padrona ordina: seguimi, ti piacerà! De Bellis ha in mano due tenaglie di legno di grandi dimensioni, con la prima inizia a torturare un seno di Luisa, torcendolo e stringendo! Luisa geme, e sussurra: cazzo, mi piace, porco! stringi! a de Bellis si alza il cazzo: Luisa lo sta facendo arrapare! lui guarda Marisa e le dà l'altra tenaglia, dicendole; torturale l'altro seno! Marisa mi guarda, mi passa la tenaglia e dice: no: godrò di più guardandoti torturare tua madre: stritola il suo seno! guardo Luisa che sussurra: fallo, Emilia! stringo la tenaglia, lei geme... stringo ancora: Luisa ansima, sta per venire, passo la tenaglia a Marisa sussurrando:goditela tu! Marisa stringe la tenaglia e torce il seno di mia madre che comincia a emettere spruzzi di sborra gemendo: mi fate morire di lussuria, porci! i due de Bellis ormai sono arrapati, lui la frusta con violenza, lei infila tutta la mano nella fica spalancata di Luisa e la rotea con crudeltà, ma Luisa mugola: per me questa non è tortura, è godimento! avete fatto di peggio alla mia fica, in tutti questi anni, porci.. aaaaahh mia madre urla di dolore: Marisa ha infilato ancor più la mano e la rotea nella fica! Luisa crolla restando appesa alla croce: è semisvenuta per la tensione e il dolore! De Bellis ed Enzo la slegano, la rianimano e quando lei si riprende de Bellis le chiede, con gelida ironia: continuiamo? Luisa sorride: preferisco morire sotto tortura, che perdere i soldi! Bene, risponde de Bellis e con l'aiuto di Enzo porta mia madre sul cavallo di legno, le divaricano le cosce e la fanno calare sulla struttura ad angolo acuto! la fica preme sull'angolo e Luisa geme di dolore. Legano le sue mani ai ganci che sovrastano il cavallo, per impedirle di appoggiarsi allo stesso alleggerendo il peso del corpo sulla fica, poi le legano un peso da un kilo ad ogni piede, facendola gemere! i due torturatori le si avvicinano: Enzo la frusta e de Bellis le tortura la fica con la rotella a punte d'acciaio sussurrandole: su, bella, goditi le punte, senti come ti torturano la fica, e chiede: godi, troia? Luisa lo guarda e geme: siii, continua, padrone! Lui ghigna: bene! pensa che faremo le stesse cose a tua figlia!. mia madre lo guarda, è sudata per il dolore subito, striata dalle frustate, torturata da più di un'ora, e sussurra: vi dominerà! De Bellis ride: vedremo! con lei sostituirò questo attrezzo di tortura, un po’ superato, con qualcosa di più moderno: applicherò a tua figlia tante placchette d'acciaio… e le collegherò ad una batteria elettrica: la farò saltare per un bel pò, troia! mia madre sussulta: ora non soffre solo per il dolore causato dalla frusta e dal cavallo, ma anche per la paura di quello che mi faranno i due porci! mugola: non puoi farlo, non sono torture equivalenti! Lui ghigna: questo lo decido io, puttana, e gira la rotella d'acciaio sulla fica di Luisa, torturata dal legno dell'angolo acuto, facendola gemere ancora, tanto che lei si gira verso di lui e mugola: girala ancora, ancora! siii, sto venendo!

E' passata un'altra ora: mia madre è esausta, ora è seduta su una sedia di tortura ed è penetrata da un dildo enorme, infilato in un attrezzo cui è legata una vite che, girata da Enzo, solleva il dildo! Luisa si torce sulla sedia urlando ad ogni giro della vite! sono terrorizzata; se soffre come una bestia una donna come lei, abituata ad ogni piacere anale, che sarà di me? soffro al pensiero della mia madre/amante oggetto di torture da due ore, ma finalmente si sente uno squillo d'orologio e una voce dice: basta così! brava, Luisa: hai guadagnato il tuo compenso! è Marisa che parla, e aggiunge: se continui, guadagnerai altri 100 euro ogni 10 minuti! mia madre crolla sulla sedia di tortura e geme: no, basta, sono distrutta.. ma ho goduto da puttana masochista, padroni! Marisa sorride: l'ho visto, e mi sono fatta ditalini su ditalini, guardando il tuo
splendido corpo dibattersi, soffrire, godere! sei una grande puttana, da torturare spesso! ora verificheremo se lo è anche tua figlia che, in queste due ore, qualche ditalino se lo è fatto anche lei: quando non era figlia ma puttana, mi ha tenuto compagnia guardando come ti torturavano... e masturbandosi leccandomela! de Bellis mi si avvicina: ora tocca a te: troietta! Marisa si alza, mi viene vicino e mi sussurra: sarò io a torturarti: fammi godere! Vengo portata al tavolo di tortura, Enzo mi lega: sono divaricata sul tavolo, e Marisa ordina al suo aiutoboia: gira la ruota.. lentamente! deve soffrire capendo cosa la attende! Enzo gira e io sento i miei arti tendersi, cerco una posizione che mi faccia soffrire meno, e mi contorco sul tavolo, Marisa mi si avvicina e mi torce i capezzoli.... sempre più! Gemo e lei guardando me, ordina: Enzo, un altro giro di ruota… lento! Le corde mi tendono ancor più mentre Marisa continua a torturarmi i capezzoli! Il dolore che provo diventa lentamente piacere! è incredibile! mi stanno torturando.. e io godo! mi abbandono alle corde con un gemito: aaahh, ma il mio gemito esprime piacere, dolore, lussuria, godimento! Marisa mi sorride: mi stai facendo arrapare, troia! si gira verso lo scaffale vicino al tavolo di tortura, prende da un fornello acceso il pentolino della cera rovente, fa calare il dolore goccia a goccia su di me! sui capezzoli, sulle ascelle tese dalle corde, sulle areole dei seni, poi scende verso il mio ventre, si ferma sull'ombelico, arriva lentamente alla fica... e la tortura, goccia dopo goccia, facendomi sussultare di dolore! Sento che la lentezza con cui Marisa mi sta torturando è espressione di un sadismo raffinato, molto superiore a quello, brutale, di suo marito! la guardo e sussurro: siii padrona, e mi contorco sotto lo splendido dolore che sto subendo! Marisa guarda Enzo: frustala! Mi arriva la prima scudisciata! sussulto di dolore... ne arriva un'altra, poi un'altra, e ancora, ancora! sento il dolore.. e godo! Marisa mi tortura il corpo con la rotella a punte d'acciaio, e lentamente preme sempre più l'attrezzo sui miei capezzoli e sulle ascelle, poi scende verso la fica passando sull'ombelico e sul ventre, lentamente preme la rotella sulla fica.. e la fa girare sul clitoride! non urlo, ma il gemito che emetto è forte e prolungato, e si conclude con un " padrona, mi fai impazzire!" Le frustate proseguono, io nel torcermi guardo verso il divanetto: de Bellis, a gambe aperte sta godendosi il bocchino di mia madre! lei mi sta guardando, sospende un attimo, mi scruta sorridendo.. e ricomincia a sbocchinare il porco, che geme di lussuria! Marisa mi guarda: ti piace tutto, vero? anche lo spettacolo di mammina? Sussurro, ooh si, padrona, sono una porca, mi faccio schifo, e ne godo! La padrona ride e ordina a Enzo: slegala e portala alla croce di legno: dobbiamo seguire la stessa sequenza di prima! Enzo mi lega tirando le corde che mi divaricano al massimo gambe e braccia. Marisa si avvicina: ha in mano la stessa pinza di legno usata dal marito per torturare Luisa! Stringe con lentezza il mio seno guardandomi con lussuria! lo torce, lo torce ancora, si avvicina e infila la mano nella mia fica! Si allontana attonita, e mormora: stai venendo come una puttana in calore, e torce la pinza sul mio seno! gemo, mi torco sulla croce di legno e rispondo: siii, è così.. sto venendo! e, come mia madre, eiaculo due o tre spruzzi di sborra, cotinuando a gemere: siii, siii, siii! Marisa fa un cenno a Enzo che mi frusta con violenza e continua senza pietà! urlo di sorpresa oltre che di dolore! Marisa gli ordina: continua con violenza, ma più lentamente! continuo a sussultare a ogni frustata, ma con sempre maggior piacere! quando Enzo si ferma su ordine di Marisa mi abbandono come mia madre e pendo dalla croce a x! Marisa mi viene vicina e mi sussurra all'orecchio: ora ti farò due sevizie, forse le più tremende: la prima la ha richiesta mio marito: sarà tortura elettrica! l'altra ti stresserà il culo, se non hai già subito penetrazioni di cazzi molto ma molto grossi! mi vien da ridere, ma mi contengo pur pensando alla comicità della drammatica situazione! 15 giorni fa ero vergine di fica..e di culo! mi limito a sorridere dicendo: resisterò, padrona! Si avvicina Enzo che mi applica piastrine di acciaio al corpo: sui capezzoli, nelle ascelle , sul ventre, nella fica e nel culo, nel quale infila la piastrina in profondità per almeno 4 o 5 centimetri, poi collega tutte le piastrine ad una grossa batteria, regolata da una leva,, quindi appoggia la batteria su un tavolino vicino alla croce e vi accosta una poltroncina su cui si siede Marisa. Enzo si inchina alla padrona dicendo: signora, è tutto pronto, può attivare l'attrezzo decidendo, con la leva, l'intensità della tortura! Marisa mi guarda e sussurra: ci siamo! fammi godere sopportando anche questa barbara sofferenza! capisco che non condivide tutti i gusti del marito, ma qualche volta gli deve cedere! alza la leva di un centimetro ed io salto legata allla croce urlando, sussultando, torcendomi, dimenandomi! il dolore che provo è tremendo! sono squassata in tutto il mio corpo dai punti su cui insistono le piastrine! non riesco a pensare, a calmarmi, continuo a saltare come una marionetta mugolando a scatti! le piastrine messe sulla fica e nel culo mi fanno impazzire di un dolore che si irradia ai nervi vicini! sto per svenire, ma per fortuna Marisa abbassa la leva! Mi abbandono distrutta dal dolore ma soprattutto dalla sorpresa del tipo di dolore che mi è stato inferto! Marisa dice: la scossa è durata 10 secondi, ora sei pronta per un'altra? dal retro della sala sentiamo la voce di de Bellis: Mia cara, di quanto hai alzato la leva? lei risponde gelida: un centimetro! de Bellis replica: ritengo che per fare equivalere questo dolore a quello del cavallo di legno, dovrai alzare la leva di due centimetri... almeno! Marisa ancora più gelida dice: va bene, lo farò, ma per 10 secondi, non uno di più, non intendo rischiare la vita di una nostra schiava! de Bellis tace, guardo mia madre, sembra una statua di sale, inorridita dallo spettacolo: le cola lentamente dalle labbra lo sperma del bocchino che stava facendo a de Bellis, ma lei non se ne accorge, e mentre le lacrime le scendono lungo le guance grida: basta così, Emilia! rispondo dura: stai zitta, Lucia: è mio, il corpo in ballo! Marisa mi guarda e per la prima volta mi sembra che mi guardi con comprensione e simpatia! mi chiede: sei pronta? Pensa che ce la farai, rilassati al massimo, per quanto puoi, inspira a fondo, sii preparata a subire questo dolore, mentre prima non lo eri! la guardo e sussurro: grazie, padrona, saprò resistere! Marisa dice piano: ora conterò fino a 5: 1,2,3,4,5, e alza la leva! la scossa stavolta è inumana! urlo come una bestia, continuo a soffrire, a saltare come una marionetta, e mi sento torturare il corpo, sopratutto i capezzoli, la fica e il culo, in maniera barbara e crudele! mugolo a scatti, ma riesco stavolta a resistere senza svenire... o peggio! dopo 10 tremendi, interminabili secondi, crollo semisvenuta e appesa ai ganci della croce a x! Marisa si alza, si avvicina, chiama Enzo e ordina: aiutami, poi comincia a staccare le piastrine dal mio corpo! Dal fondo la voce gelida di de Bellis dice: brava, Emilia, ora ti resta solo la penetrazione del tuo splendido culo, poi si rivolge a Luisa: e tu che aspetti, non vedi come mi sono arrapato, per la tua ragazzina, che saltava e soffriva? ora ricominciami il bocchino, troia! sussulto e penso: se Luisa non si controlla subito, gli dà un morso tale al cazzo che lo evira!, e malgrado il dolore che mi tortura ancora, mi viene da ridere! Marisa ha visto e sentito tutto e, vedendomi ridere, sussurra: ti ho capito, sai! e mi piaci sempre più! ride anche lei mentre de Bellis ci guarda: non ha capito niente! Enzo mi slega e mi conduce, aiutandomi, all'ultima tortura che subirò oggi! Marisa mi mormora: prima non ho goduto per niente, ma adesso ridivento la tua padrona sadica: fammi godere mentre lo prendi nel culo; sappi soffrire godendoti la penetrazione! mentre mi siedo sull'attrezzo di tortura guardo mia madre: meno male, è riuscita a controllarsi! sta facendo uno splendido bocchino a de Bellis, pur scrutando attentamente cosa succede a me! Enzo mi lega le braccia e le gambe ai braccioli e alle gambe della sedia di tortura, poi lo stomaco allo schienale impedendomi ogni movimento. Dice a Marisa: signora, sono pronto! Lei mi guarda e ordina a Enzo: gira la vite dell'attrezzo, poi mi si avvicina e comincia a frustarmi i seni, gemo ma stavolta sopporto un dolore umano! il dildo si solleva lentamente, Marisa ordina a Enzo: continua, piano ma senza interrompere finchè non te lo ordino! il dildo mi penetra: è enorme! il mio gemito diventa forte... la sofferenza aumenta! grido cercando pensieri osceni che mi aiutino a sopportare il dolore: il mio ricordo torna all'inquisizione, alla fantasia erotica che mi aveva aiutato quando mia madre mi ha sverginato il culo, e mi immagino legata a orribili strumenti di tortura e inculata da maschi enormi, dotati di cazzi mostruosi! riesco ad arrapare e l'eccitazione per la fantasia erotica che ho creato mi aiuta a sopportare il dolore tremendo! gemo e mugolo: sii bel cazzo, rompimi tutta! Marisa capisce e sorride: troia, che porcate stai evocando? sussurro; sono torturata da inquisitori con cazzi enormi... aaah, che dolore! il dildo mi è entrato fino in fondo allo sfintere! urlo: se sale ancora mi rompe lo sfintere! Urlo di dolore e si vedono gocce di sangue colare dal mio corpo sulla sedia! Resisto mugolando: mi fai morire, padrona puttana e lussuriosa... ma quanto mi piace soffrire sotto le tue torture! urlo di nuovo, proprio mentre Enzo dice: signora, la vite non può salire di più! Marisa grida: Emilia, sei stata la regina del sadomaso che abbiamo fatto oggi! hai anche tu vinto il premio: vuoi continuare a 100 euro ogni 10 minuti? mentre Enzo mi sta aiutando ad alzarmi (ho dolori tremendi al culo) Rispondo ridendo: padrona, perdona la confidenza: ma che cazzo dici? ho lo sfintere distrutto! poi sorrido: padrona,perdonami la mia volgarità, ma sai, ho studiato marketing all'università e lì ho imparato che il cliente va soddisfatto, ma se lo si abitua ad avere troppo nelle prime forniture, poi diventa incontentabile! Marisa mi guarda in silenzio, poi ridendo grida: Sergio, valuta attentamente questa ragazza, ma non solo come puttana! io credo che sia anche una persona molto in gamba e preparata, oltre ad avere una forza di carattere non comune! de Bellis è stato appena soddisfatto dall'ultimo bocchino di Luisa, e risponde, allegro: ci penserò, cara, ma poi tra stipendi e pagamento di torture rischiamo il fallimento della nostra azienda! scoppiamo a ridere tutte e tre, e Marisa dice: Sergio, non fare il taccagno perchè tu i conti li sai fare bene: anche divertendoci con loro ogni mese, arriveremmo a un totale di spesa di circa 6000 euro mese, torture incluse, e questa cifra è ben poca cosa rispetto al nostro fatturato! comunque ragioniamo su questo numero: i 6000 euro sarebbero così composti:1500 circa sono guadagnati da Luisa lavorando come tua segretaria e facendo la nostra puttana! altri 1500 circa saranno pagati a Emilia, che ha già in mano la lettera di assunzione, e noi la pagheremmo solo per fare la nostra puttana! ci sono poi 3000 euro legati al nostro piacere sadico, ma quello possiamo diminuirlo, anche di molto, se vorremo, non facendolo tutti i mesi, o non sempre con tutte e due loro, e poi quei soldi li pagheremo solo se resisteranno ogni volta alle torture, come noi stessi abbiamo voluto per godere di più! ora ti chiedo: perchè non utilizziamo Emilia non solo per scopare il suo corpo, ma anche per avvalerci del suo cervello? Rimaniamo tutti zitti, e vediamo che de Bellis sta ragionando seriamente su quello che gli ha detto la moglie... dopo alcuni secondi dice con aria professionale: hai ragione Marisa, e ancora una volta capisco perchè ti amo; sei realmente una gran donna, intelligente, brava a letto, e puttana sadica! poi mi guarda: ragazzina, domani è lunedi: non venire in ufficio: curati i dolori che ti abbiamo inferto, ma martedi, alle 8,30, ti voglio puntuale nel mio ufficio! voglio guardare con te le carte che mi hai portato e che ho snobbato! se ho capito che tipo sei, e quanto sai essere aggressiva, avrai un ufficio, per ora piccolo, vicino al mio: sarai realmente una mia assistente... ma, sia chiaro: rimani, insieme a tua madre, anche la nostra puttana! la puttana che scoperò ogni volta che io... o mia moglie, ne avremo voglia, mentre per le torture, rimane il compenso di 1500 euro ma solo a superamento dei livelli di dolore che definiremo mia moglie ed io, ok? Rispondo subito: ci va bene così, dottor de Bellis, ma per pietà, senza torture elettriche, e rido: ora le dipendenti assunte sia per lavorare seriamente che per fare le puttane per lei e sua moglie saremo due, non più una!
stiamo per piangere di felicità: finalmente guardiamo il futuro con qualche speranza! io non mi controllo, vado da Marisa abbracciandola e sussurro: grazie, padrona: hai cambiato la mia vita! quando vorrai basterà un fischio e sarò da te... dopo il lavoro (e rido!) per fare tutto quello che mi ordinerai e che farò... mi giro guardando de Bellis, gratis, torture incluse, ma solo per te! Ridiamo tutti, de Bellis un pò meno! poi Luisa ed io torniamo a casa frastornate da tutto quello che ci è successo in pochi giorni! appena entrate ci baciamo è un bacio che sa di tutto! amore materno, filiale, lesbico, lussurioso! non lo sappiamo più! di sicuro il primo bacio, appena entrate, è con tutte e due le lingue che si intrecciano e si succhiano senza lasciarsi!!!






scritto il
2018-02-16
1 4 . 5 K
visite
1
voti
valutazione
2
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Ada: piacere e torture
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.