Prima volta

di
genere
incesti

Mi chiamo Chiara e sono una ragazza dall'apparenza normale, sono alta un metro e cinquantacinque mora capelli a caschetto, ho un fisico normale anzi molto esile, porto una prima di seno e non peso piu di 45 kg. mi sono sempre sentita emarginata e questo ha fatto si che io mi rendessi piu' disponibile verso gli uomini per dimostrare che ero all'altezza della situazione; eppure sono riuscita ad arrivare vergine fino alla maggiore eta', proprio fino al giorno del mio compleanno. Vivo in una famiglia austera e mio padre è stato sempre molto restrittivo nei miei confronti, qualsiasi azione ho fatto in campo del sesso ho dovuta farla sempre di nascosto con il terrore di essere scoperta, questo stesso terrore è il motivo della mia verginita' fino a 18 anni. Le mie esperienze si erano perfezionate nel sesso orale a tal punto che ero diventata famosa nella mia scuola, mi piaceva proprio sentire il calore del cazzo nella bocca e vederlo impazzire nel momento dell'orgasmo, gurdare negli occhi dei ragazzi quel momento di estrema eccitazione mi faceva sentire la padrona del gioco e tutto era perfettamente indecente. Poi decisi di fare la festa del mio compleanno, organizzai in un bar taverna di un mio amico, la mia bocca aveva pagato il conto. mi vestii in modo rigido visto che mio padre aveva deciso di acconpagnarmi, nascosi una mini e un reggiseno audace e misi dei pantaloni ridicoli per smorzare ogni pensiero strano ai miei familiari. Appena soli andai in bagno e trasformai la brava chiara tutta casa e chiesa in una ragazza da divertimento sessuale. Cominciai a bere e fumare con ogni persona presente, alcuni neanche li conoscevo perchè erano stati portati da altri amici, a meta' serata ero fuori giri, non era la prima volta che bevevo ma quella sera era speciale e non misi limiti a niente. ben presto mi trovai ad accontentare i miei amici con cio' che sapevo fare meglio; con enorme piacere conobbi tutti gli angoli oscuri del locale e ebbi occasione di conoscere molti cazzi nuovi e sconosciuti, tra cui 2 di colore esagerati. L'ora si era fatta tardi e rimanemmo in pochi, io e 6 o 7 ragazzi, stavamo facendo un gioco, tutti i ragazzi in coda mi sborravano in bocca e io dovevo ingoiare tutto alla fine. Io completamente partita mi ricordai di mio padre solo nel momento della sua entrata e soprattutto quando comincio a picchiare il ragazzo che in quel momento si stava svuotando nella mia bocca. Ebbi solo il tempo di ricevere due schiaffoni violenti che mi ritriovai in macchina di mio padre,la testa mi ronzava e non riuscvo a capire dove fossi.Gli schiaffi ricevuti ebbero l'effetto contrario a quello dovuto,mi ritrovai ancora piu' eccitata in quel piccolo abitacolo e feci una cosa che ancora oggi stento a credere. Mio padre mi urlava di tutto, ero completamente fusa e per zittirlo decisi di adoperare la stessa medicina che faceva stare zitti tutti gli altri. abbassai la sua cerniera e mi impossassai del sesso di mio padre, sentivo i lamenti disperati, poi lamenti di eccitazione e alla fine la calda sborra in bocca. Il silenzio piu' assoluto era calato nella vettura, sentivo una mano che mi accarezzava i capelli e che continuava a spingere decisa su quel sesso duro. Il tempo si era fermato, solo io continuavo la danza su quella carne tesa, quando la sua mano andò sotto la gonna e spostarono il perizoma bagnato, non pensai alle conseguenze volevo solo sentirlo dentro di me, non mi interessava la persona ma solo l'oggetto, volevo sentirmi riempire, scaldarmi la vagina; così quando senti forzare all'ingresso della vagina mi allargai con le masni il piu' possibile e mi sentii una donna realizzata. Aprii gli occhi e realizzai che era stato mio padre a sverginarmi, ma non mi importava, mi piaceva sentirlo dentro e mi piaceva cio che stavamo facendo. Dopo quel giorno e per molti giorni evitai di incontrarlo e anche lui fece la stessa cosa; l'unico vantaggio fu che potevo vestirmi piu' libertina. poi un giorno capito' l'inevitabile; ci trovammo da soli in casa, ero seduta davanti al televisore, venne davanti a me si abbasso' i jeans e gli slip, mise una mano sulla mia nuca e senza sforzo mi avvicinò al suo cazzo, non feci resistenza e iniziai ad andare avanti e indietro,guardai mio padre e lo vidi diventare un ragazzino tra le mie labbra e lasciai che esplodesse in me. Dal quel momento divenne il mio amante e gli permisi anche di rompermi il secondo canale(era quello che volevo).
di
scritto il
2011-03-14
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