Vanessa: la prima esperienza con l'anale

di
genere
etero

Salve, sono Damiano 30 anni, da Roma. per chi non mi conoscesse, consiglio di leggere "La prima volta di Vanessa" in modo che possiate capire meglio il mio rapporto con questa ragazza. dopo quella serata di sesso insieme, nella quale io l'avevo sverginata, vanessa era ovviamente più sciolta e spontanea con me, anche sul lavoro. il capo fu contento dei nostri profitti e decise che era arrivato il momento di farci lavorare separatamente. ciò non cambiò il nostro tran tran quotidiano. tutt'ora, nella pausa pranzo, andiamo nel bagno e lì mi fa dei pompini con i fiocchi. fatto sta che lunedi, mentre si ripuliva mi disse: stasera vieni tu da me, ceniamo insieme o voglio che mi aiuti a fare una cosa. le chiesi: cosa? lei: è una cosa delicata ma tranquillo dai ne parliamo più tardi. lì per lì pensai fosse incinta ma dopo mi tranquillizai. quando furono le 7, cominciammo ad uscire e con le rispettive macchine, andammo a casa sua. appena arrivati sù cominciammo a baciarci come metti, toccandoci dapertutto. la presi in braccio e la poggiai sul tavolino all'ingresso. mentre mi toglieva la cravatta le chiesi: allora, di che si tratta? disse: tu sei stato bravo la prima volta, sei stato delicato. ora voglio che me lo fai provare dietro. rimasi di stucco, forse anche un pò imbarazzato. presi a baciarla, poi le sussurrai all'orecchio: ok tesoro. mentre mi toglievo i vestiti, lei stavolta preparava la vasca da bagno già in accappatoio. mentre versava il sapone la presi da dietro per i fianchi e cominciai a baciarle il collo. sarei stato così per ore, è meravigliosa. lei si stava rilassando e si tolse l'accappatoio. eravamo nudi e ci tuffammo letteralmente nella vasca, avvinghiati. lei su di me, nell'acqua calda, così profumata, mi venne durissimo. lei già ci giocava, saltellandoci sopra piano mentre le baciavo il seno. facemmo l'amore nella vasca per un pò, toccandoci, leccandoci. era eccitante. poi uscimmo e, accappatoi addosso, andammo nella camera da letto. cominciò un pompino interminabile. prese a succhiare le palle, quasi a torturarle, poi passò alla cappella. la lingua velocissima e costante sul prepuzio me lo fece indurire che quasi mi faceva male. preso dalla voglia la feci stendere e senza nemmeno leccarle la figa, glielo misi dentro fino alle palle. lanciò un grido un pò strozzato. mi abbracciai a lei e cominciai a penetrarla seriamente, mentre ci baciavamo. la baciavo per non farla gridare, sembrava una matta. arrivò il dolce momento della sua prima inculata. la coccolai un pò, bacini, carezze e dopo averle leccato per bene il buchino decisi di infilarlo. non entrava. provai tre volte a non entrava nemmeno a metà. leccai ancora un pò, le dissi di rilassarsi e di aprire bene il culetto. finalmente entrò. fu una fatica penetrarla il più piano possibile. volevo accelerare ma avevo paura si facesse troppo male. la sensazione di penetrare un culetto vergine fu bellissima. lei che mi diceva: sei mio tesoro. quando si abituò cercai di infilarlo un pò tutto. la scopai per un pò, poi cominciò a farle male e smisi. lo rimisi nella figa e lì sfogai tutta la voglia che avevo accumulato esplorandole il buchino. le palle che sbattevano vicino alla figa, mi facevano quasi male. gridava: sii scopami, afferrami forte. la scopavo come un matto tenendola per i fianchi. poi la abbracciai da dietro e continuai a penetrare forte. la masturbavo. stavamo godendo oscenamente, vi assicuro. appena lo tirai fuori le sborrai sul buchino e sul fondo schiena. una cascata. mi saltò sopra e sorridendo mi disse: sei stato un tesoro anche stavolta. rimanemmo un altro pò a fare l'amore poi cenammo. grazie ancora una volta per avermi letto. alla prossima.
scritto il
2018-02-21
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