Una moglie in vacanza
di
CgSic
genere
etero
Non ci sfioravamo da mesi. Quando si è in 3 nella stessa casa la cosa diventa difficile. Avevamo lasciato nostro figlio a mia madre per passare qualche giorno di relax in un agriturismo non lontano da casa nostra, a circa 3 ore.
Elena quella mattina era favolosa. Non era così da mesi. I lunghi capelli biondissimi le cadevano sulle spalle coperte da un vestitino nero attilatissimo. Gli occhi azzurrissimi tipici del suo paese, l’Ucraina, erano ancora più splendenti. Era felice di partire in vacanza. Mentre viaggiavamo in auto accendemmo l’aria condizionata. Un brivido di freddo a un certo punto, mi fece notare una cosa che mi eccitò molto. Non portava reggiseno, e il suo capezzolo si indurì a tal punto da vedersi benissimo sotto il suo vestito nero. Era stupenda, con quella sua terza abbondante e i suoi seno liberi da tutto.
Arrivammo in agriturismo, ci mostrarono la stanza e la piscina. Decidemmo di rilassarci un po’ sul letto dopo il viaggio. Mi misi sul letto mentre lei andò in bagno. Mai mi aspettavo che già dall’inizio della nostra vacanza potesse avere tale voglia, anche se non ci sfioravamo da mesi. Di solito non è una con una tale voglia. Uscì dal bagno con indosso solo il suo perizoma, trasparente tra l’altro. Totalmente Nuda. Come se nulla fosse si distese sopra di me...
- sono felice che finalmente stiamo insieme un po’ soli, ci voleva
- se poi ti ti svesti così tanto è ancora più bello stare da soli
- ahahah. Da quanto non stavo così nuda con te che puoi farmi di tutto senza problemi?
Le misi una mano sul culo, la baciai intensamente, e in tutto ciò lei iniziava a usare la lingua. La ribaltai io ero di sopra ora.
- ora ti do tutto quello che non ti ho dato in questi mesi
- leccami e fai di me ciò che vuoi
Non voleva staccare la sua lingua dalla mia. Leccava come se fosse l’unica cosa che sapesse fare. Le misi i capezzoli in bocca, è il suo punto debole. Non capì più nulla. Iniziai a scoparla con una violenza tale da fare un rumore incredibile con in letto. Lei gemeva, urlava, leccava. La girai, la preso dai fianchi e la sbattei sul tavolo.... si fece scopare a pecora, e mentre lo faceva si guardava allo specchio. I suoi seni ballavano mentre la sbattevo e lei si guardava consapevole di quanto era porca. Dopo essere venuti quasi insieme, fecimo una doccia insieme. La vacanza iniziava bene...
Elena quella mattina era favolosa. Non era così da mesi. I lunghi capelli biondissimi le cadevano sulle spalle coperte da un vestitino nero attilatissimo. Gli occhi azzurrissimi tipici del suo paese, l’Ucraina, erano ancora più splendenti. Era felice di partire in vacanza. Mentre viaggiavamo in auto accendemmo l’aria condizionata. Un brivido di freddo a un certo punto, mi fece notare una cosa che mi eccitò molto. Non portava reggiseno, e il suo capezzolo si indurì a tal punto da vedersi benissimo sotto il suo vestito nero. Era stupenda, con quella sua terza abbondante e i suoi seno liberi da tutto.
Arrivammo in agriturismo, ci mostrarono la stanza e la piscina. Decidemmo di rilassarci un po’ sul letto dopo il viaggio. Mi misi sul letto mentre lei andò in bagno. Mai mi aspettavo che già dall’inizio della nostra vacanza potesse avere tale voglia, anche se non ci sfioravamo da mesi. Di solito non è una con una tale voglia. Uscì dal bagno con indosso solo il suo perizoma, trasparente tra l’altro. Totalmente Nuda. Come se nulla fosse si distese sopra di me...
- sono felice che finalmente stiamo insieme un po’ soli, ci voleva
- se poi ti ti svesti così tanto è ancora più bello stare da soli
- ahahah. Da quanto non stavo così nuda con te che puoi farmi di tutto senza problemi?
Le misi una mano sul culo, la baciai intensamente, e in tutto ciò lei iniziava a usare la lingua. La ribaltai io ero di sopra ora.
- ora ti do tutto quello che non ti ho dato in questi mesi
- leccami e fai di me ciò che vuoi
Non voleva staccare la sua lingua dalla mia. Leccava come se fosse l’unica cosa che sapesse fare. Le misi i capezzoli in bocca, è il suo punto debole. Non capì più nulla. Iniziai a scoparla con una violenza tale da fare un rumore incredibile con in letto. Lei gemeva, urlava, leccava. La girai, la preso dai fianchi e la sbattei sul tavolo.... si fece scopare a pecora, e mentre lo faceva si guardava allo specchio. I suoi seni ballavano mentre la sbattevo e lei si guardava consapevole di quanto era porca. Dopo essere venuti quasi insieme, fecimo una doccia insieme. La vacanza iniziava bene...
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valutazione
3.6
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Commenti dei lettori al racconto erotico