L'amica di Mamma

di
genere
feticismo

Inizio col dirvi che non sò proprio come mi ci sono ritrovato a raccontare un episodio simile. Tutto è iniziato quando avevo 15 anni che inizia con l'andare alla palestra sotto casa, seguendo tranquillamente il programma imposta dal mio allenatore (dato che m'ero messo d'impegno e ho iniziato già a vedere i risultati dopo 2 mesi circa), quando d'un tratto vedo una signora nuova, mai vista prima d'ora: corpo atletico,slanciata e con una tuta addosso davvero provocante, finché un giorno non finì per imbucarmi nello spogliatoio femminile per scoprire altre cose di lei. Mi nascosi dietro la porta quando entrò e iniziò a spogliarsi per poi imbucarsi dentro la doccia. Nel frattempo che si lavava fù lì che scoprì (senza volerlo) di essere feticista. Non persi tempo ad annusargli scarpe, calzini a tal punto da eccitarmi che non mi feci scappare neanche una sega di fretta e furia per liberarmi e venirgli dentro le scarpe ed andarmene. Dopo un paio di giorni, mamma mi disse che avremmo avuto un ospite a pranzo la domenica e indovinate che era? Proprio lei! La milfona della palestra. La sig.ra Manuela era un'amica di vecchia data di mamma che s'era re-incontrate a causa della separazione del marito di quest'ultima e avevano iniziato a frequentarsi più spesso. Quasi rimasi stupito da ciò.
Dopo il pranzo, mi misi a studiare quando sentì mamma e la sua amica parlare del fatto che si era ritrovata dello sperma all'interno delle scarpe e non sapeva come, da lì in poi iniziai a stare più attento a cosa facevo, dice o pensavo, datosi pure, che in palestra ci salutavamo appena, tant'è vero che iniziò quasi a sospettare di me provocandomi ogni tanto sia in palestra sia quando ci veniva a trovare coi suoi piedi per vedere se i suoi sospetti erano fondati. Dopo qualche mese ci invitò a me e mamma a cena da lei, mi preparai quando mi chiamò mamma e mi disse che non ce la faceva a venire e sarebbe rimasta a lavoro fino a tardi, andai da solo.
Quando arrivai, trovai Manuela col pigiama di flanella e delle infradito ai piedi per stare più comoda in casa (iniziai ad eccitarmi), si scusò per come si era presentata e si andò a cambiare d'abito presentandosi con un jeans accollato, t-shirt nera e le stesse infradito, gli dissi che nel frattempo, che mamma non sarebbe venuta per complicanze al lavoro. Per tutta la cena dondolò il piede facendolo notare e ogni tanto facendomi piedino sotto il tavolo palpandomi pure.
Dopo la cena, dissi a Manuela che avrei fatto io i piatti, ma mi fermò e mi disse che dovevamo parlare (in quel momento non sapevo se essere contento o meno). Mi fece un discorso da madre-figlio secondo cui ad una certa età si iniziano a provare e fare cose nuove e che non dobbiamo vergognarci di dirlo, la bloccai e gli confessai:
"Si, confesso, sono stato io. Non sò cosa mi sia preso in quel momento. Mica sei arrabbiata?"
"Ma no! Figurati! Ad una certa età è normale...e vedo che si stà iniziando a mostrare..." facendomi notare l'erezione.
"Anzi...perché non mi fai vedere perché ti attiro così tanto...", sfilò i piedi e li appoggiò sulle gambe.
"Perché non me li massaggi? Tutto il tempo in piedi a cucinare, mi ha stancato..." e iniziai a massaggiargli quei piedi morbidissimi, iniziò pian piano ad eccitarsi pure lei. "Oh si...bello...continua, non fermarti". Quando vidi che si stava appisolando non persi tempo a spogliarmi, si svegliò d'improvviso e mi disse con aria stupita "Ecco il motivo...sai quanto desidero un VERO uomo", me lo prese in bocca, facendomi un pompino e infine per concludere me lo prese tra i piedi e iniziò a farmi una lenta sega coi piedi facendomi arrivare su di essi. Non perse manco tempo a leccare lo sperma per pulirsi.
Ci ricomponemmo e mentre stavo per andarmene mi disse che se voleva, avrebbe avuto piacere ad ospitarmi ancora per godere di quei due spettacoli, anche in palestra .Me ne andai, soddisfatto di me.
di
scritto il
2018-03-21
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