Il collega affascinante

di
genere
etero

Si sentirono anche gli ultimi saluti riecheggiare nella scuola. In classe c'era ancora lui che metteva via le sue cose.
Corsi anch'io in classe mia a recuperare la borsa e la giacca. Lui uscì in atrio e chiuse tutte le luci. Ora il buio era totale. Non vedevo piu' nulla. Venne verso di me. Non lo vedevo bene, non c'erano lampioni li vicino, ma sentii le sue mani che iniziavano a toccarmi il seno. A saggiarne le rotondità. Ad apprezzarle.
Le bocche si incrociarono subito dopo, come sempre la passione ci prese e i baci diventarono sempre più intensi e coinvolgenti.
Anch'io iniziai a toccarlo. Le spalle, il torace e la sua grossa erezione. Mi staccai, volevo farlo attendere un po'... poi presi la sua mano e lo accompagnai verso l'aula. Mi sedetti sulla cattedra e mi sfilai le calze e le mutandine, spalancando ora le gambe, fino ad in apertura totale. All'inizio mi sfioro' in maniera delicata, con un solo dito. Prima il clitoride e poi le grandi labbra. Poi si accovacciò per usare la lingua nel modo più corretto... l'alternanza lingua, dita, mi portò ad un veloce orgasmo.
scritto il
2018-03-26
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