Da Roger e Manfred (7)
di
Atos Cipriani
genere
gay
Sono nella stanza di Roger, sono in ansia, cosa succederà, che faremo, tutta un'incognita...Mi fa mettere la roba del borsone in tre cassettoni liberati per me, feci il tutto in modo ordinato....Lui si sedette sul letto, mi guardava serio e scherzoso con gli occhi, mi spogliai, stavo indossando il pigiamino, quando Roger mi disse: "Vieni pure nudo a letto", andai verso il mio posto, quando lui allungando la mano mi prese per un braccio e mi piegò di scatto sulle sue ginocchia, alzò la mano e mi sculacciò dicendomi: "Urla pure nessuno ti sente la stanza è insonorizzata...Hai due chiappe belle sode, te le faccio bordeaux, Erwin mi ha detto che ne hai bisogno anche ...."....Dopo questa battuta solenne, mi alzai in piedi, pure lui, io portai le mani sulle chiappe arrossate, mentre Roger si diresse verso l'armadio, prese qualcosa da sopra, era un bacchetta di frassino flessibile....."Adesso ti faccio ballare per un po', Erwin mi ha detto anche, che hai bisogno d'essere domato, sei troppo ribelle..."Mi sferzò sulle cosce e le chiappe, dovevo stare con le mani dietro la nuca, a volte le staccavo per toccare le parti che mi colpiva....Mi applicò una pomata su tutto il corpo era a base di arnica....A letto poi mi fece girandomi a pancia in giù e poi a lato e con le gambe sopra le sue spalle...Aveva un cazzo grande e grosso, gridavo dal dolore ma anche dal piacere....Durante la notte non dormii, quando andai a farmi la doccia, mi aspettava, glielo presi in bocca e lo succhiai, mi sborrò in faccia dicendomi: "Sei un boccone tutto ok, mettiti pure i pantaloni a mezza gamba di Manfred, deve restare tra noi quel ballo speciale...."Stasera faremo altrettanto, con quello.....".. E mi indicò il flessibile battipanni confezionato da lui con rami di salice....Mi lavai sotto la doccia, sentii le sue dita entrare in culo...Uscimmo, mi vestii, i pantaloni di cuoio a metà gamba mi erano stretti, ma mi eccitava indossarli pensando che erano di Manfred..Roger guardando nel mio cassetto che era aperto, prese una scatoletta, dentro ci stava il dildo imperlato che mi aveva regalato Thomas, Roger lo preso e rivolto a me, disse: "Però, bello, indossalo te lo tolgo io stasera...".....E io: "Ma...dai non...."...Non arrivai a finire la frase, che mi arrivò una pacca sulla coscia, non tanto dolorante perché protetta dal cuoio, calai i pantaloni e gli slippini, Roger vedendomi così prima di mettermi il dildo, mi diede due schiaffoni sonori sulle chiappe dicendo: "Così impari a dire di no, a me niente no, solo si,e si e sempre si..."Sottolineò quei si con gli sculaccioni...Non piangevo, mi chinai, lasciai che mi allargasse il culo per infilarmi dentro l'ano il dildo, strinsi i denti morsicandomi le labbra, mi tirai su i pantaloni e aspettai in piedi di uscire quando era pronto Roger, che invece mi disse: "Vai pure...e attento, cerca di comportarti bene, altrimenti ti meno, anche davanti a loro, non ho paura...Quindi fai il bravo***"....Tra i denti dissi: "Si certo sarò più bravo come vuoi tu padrone...".....A questa risposta Roger sorrise dicendo: "Bravo sai il mio ruolo..."...Mi prese ,mi abbracciò e baciò*****
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