Reb&Ale (2)
di
Rebecca Barr
genere
etero
La tua mano scorre su e giù diverse volte,ogni volta avvicinandosi un po’ di più al mio sesso già grondante di umori,senza mai arrivare a toccarlo…
Continui a giocare con un capezzolo strizzandolo e tirandolo dolcemente mentre mi baci tra la spalla e il collo risalendo piano verso l’orecchio.
E’ un supplizio…. cerco di girare la testa per trovare la tua bocca ma ti scosti… “ con calma Reb…”
sono completamente nelle tue mani.
Cosi di spalle appoggiata contro di te riesco solo ad accarezzare la tua nuca,a passare le dita nei tuoi capelli,a cercare di trattenerti più vicino possibile.
Rapita dai tuoi movimenti quasi non mi accorgo che la tua mano non si è fermata, le tue dita in quel lago si fanno strada senza difficoltà ed entrano decise facendomi gemere. I tuoi movimenti sono lenti e costanti,il tuo entrare e uscire è quasi ipnotico,sai come farmi perdere il controllo e lo fai.
Riesco solo a dirti che ti voglio,voglio sentirti tutto dentro di me…
Togli le dita ma non te ne vai,anzi,mi fai ulteriormente bagnare iniziando a massaggiare delicatamente il clitoride. Sono continue scariche elettriche che mi arrivano al cervello. Entri … esci… massaggi….
“Ale ti voglio…”
Finalmente le nostre bocche si incontrano. Ti mordo e ti succhio il labbro come se avessi fame,le nostre lingue sono in perfetta sintonia,è un bacio di quelli in cui ci si perde.
”Finalmente Reb…. finalmente lo hai detto….”
Mi volti,mi ricomponi l’accappatoio,prendi il mio viso tra le mani e ne percorri i lineamenti,con un dito segui la forma delle mie labbra…. Le schiudo e lo accolgo nella mia bocca,ha il mio stesso sapore. Lo stuzzico con la lingua,lo succhio,ci gioco come fosse altro senza mai staccare gli occhi dai tuoi….
Ho ancora il respiro corto, ti sei interrotto nel momento in cui ti ho detto che ti volevo….
“Perché mi lasci così?”….
“ Perché voglio che non desideri altro che io ti scopi…”
Mi prendi per mano e mi porti in camera,dove ho sistemato le tue cose. Dal borsone togli un sacchetto e me lo porgi. Quando lo apro e inizio a togliere il contenuto sembri imbarazzato… “ Avevo preso un po’ di cose per provare a movimentare la vita con Amelia.. non tutto insieme,ogni tanto compravo qualcosa,ma ha avuto tutto lo stesso effetto delle sfere vibranti. Pensa che quando Dany mi ha parlato del vostro giochetto con lo zenzero una sera ho provato a fare la stessa cosa. Mi ha preso a schiaffi. Reb… tu sei diversa,partecipi,ti lasci andare… e sei anche abbastanza intraprendente da dire e fare quello che vuoi.. Vorrei tanto che Amelia ti somigliasse almeno un po’ in questo “.
Sono ancora ferma col sacchetto in mano, sul letto c’e’ un piccolo sexy shop: le ormai famose sfere, vibratori dall’aspetto più o meno realistico,gel lubrificanti a vari gusti,dell’intimo che non lascia niente all’immaginazione e delle altre sfere,unite da un cordino.
“Sono diverse dalle altre,sembrano quasi un giocattolo per bambini.”
”Sono le geisha ball. Praticamente le infili come le altre,ma queste non vibrano,internamente hanno un piccolo peso che con il movimento del corpo le fa muovere.. se sono libere urtano i muscoli interni provocando uno stimolo continuo ma sempre diverso. Pensa che possono rimanere inserite anche per un tempo molto più lungo rispetto alle altre… Amelia me le voleva tirare dietro.”
Alzi il viso e mi guardi. Il sorriso che va prendendo forma sul tuo viso è inequivocabile.
“Giochiamo Reb?”
Continui a giocare con un capezzolo strizzandolo e tirandolo dolcemente mentre mi baci tra la spalla e il collo risalendo piano verso l’orecchio.
E’ un supplizio…. cerco di girare la testa per trovare la tua bocca ma ti scosti… “ con calma Reb…”
sono completamente nelle tue mani.
Cosi di spalle appoggiata contro di te riesco solo ad accarezzare la tua nuca,a passare le dita nei tuoi capelli,a cercare di trattenerti più vicino possibile.
Rapita dai tuoi movimenti quasi non mi accorgo che la tua mano non si è fermata, le tue dita in quel lago si fanno strada senza difficoltà ed entrano decise facendomi gemere. I tuoi movimenti sono lenti e costanti,il tuo entrare e uscire è quasi ipnotico,sai come farmi perdere il controllo e lo fai.
Riesco solo a dirti che ti voglio,voglio sentirti tutto dentro di me…
Togli le dita ma non te ne vai,anzi,mi fai ulteriormente bagnare iniziando a massaggiare delicatamente il clitoride. Sono continue scariche elettriche che mi arrivano al cervello. Entri … esci… massaggi….
“Ale ti voglio…”
Finalmente le nostre bocche si incontrano. Ti mordo e ti succhio il labbro come se avessi fame,le nostre lingue sono in perfetta sintonia,è un bacio di quelli in cui ci si perde.
”Finalmente Reb…. finalmente lo hai detto….”
Mi volti,mi ricomponi l’accappatoio,prendi il mio viso tra le mani e ne percorri i lineamenti,con un dito segui la forma delle mie labbra…. Le schiudo e lo accolgo nella mia bocca,ha il mio stesso sapore. Lo stuzzico con la lingua,lo succhio,ci gioco come fosse altro senza mai staccare gli occhi dai tuoi….
Ho ancora il respiro corto, ti sei interrotto nel momento in cui ti ho detto che ti volevo….
“Perché mi lasci così?”….
“ Perché voglio che non desideri altro che io ti scopi…”
Mi prendi per mano e mi porti in camera,dove ho sistemato le tue cose. Dal borsone togli un sacchetto e me lo porgi. Quando lo apro e inizio a togliere il contenuto sembri imbarazzato… “ Avevo preso un po’ di cose per provare a movimentare la vita con Amelia.. non tutto insieme,ogni tanto compravo qualcosa,ma ha avuto tutto lo stesso effetto delle sfere vibranti. Pensa che quando Dany mi ha parlato del vostro giochetto con lo zenzero una sera ho provato a fare la stessa cosa. Mi ha preso a schiaffi. Reb… tu sei diversa,partecipi,ti lasci andare… e sei anche abbastanza intraprendente da dire e fare quello che vuoi.. Vorrei tanto che Amelia ti somigliasse almeno un po’ in questo “.
Sono ancora ferma col sacchetto in mano, sul letto c’e’ un piccolo sexy shop: le ormai famose sfere, vibratori dall’aspetto più o meno realistico,gel lubrificanti a vari gusti,dell’intimo che non lascia niente all’immaginazione e delle altre sfere,unite da un cordino.
“Sono diverse dalle altre,sembrano quasi un giocattolo per bambini.”
”Sono le geisha ball. Praticamente le infili come le altre,ma queste non vibrano,internamente hanno un piccolo peso che con il movimento del corpo le fa muovere.. se sono libere urtano i muscoli interni provocando uno stimolo continuo ma sempre diverso. Pensa che possono rimanere inserite anche per un tempo molto più lungo rispetto alle altre… Amelia me le voleva tirare dietro.”
Alzi il viso e mi guardi. Il sorriso che va prendendo forma sul tuo viso è inequivocabile.
“Giochiamo Reb?”
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