La ragazza del parcheggio
di
Rebecca Barr
genere
esibizionismo
Questo racconto è stato scritto su richiesta, rispetta quindi le precise fantasie del committente, riscontrando il suo gradimento.
La giornata è stata lunga, le ore di guida al camion si fanno sentire nonostante sia un modello di ultima generazione dotato di ogni comfort, tra i quali anche una confortevole cuccetta per riposare nelle soste. E non solo riposare. nelle soste programmate per il chilometraggio o nelle serate solitarie c’è spazio anche per un po’ di compagnia. Occasionale certo ma non per questo meno piacevole.
Ma stasera niente. L’area di sosta è poco fuori dal centro abitato, una zona prettamente industriale e a quanto pare di scarso passaggio. Non ci sono neppure altri camion fermi, sarà una serata molto solitaria.
Un po’ di lettura, un film… e il bisogno di dar sfogo a un momento di piacere solitario.
Intorno non si vede anima viva, ormai è quasi notte. Mi allungo sul sedile di guida e inizio a segarmi. Sono rilassato, chiudo gli occhi e mi godo il momento. La portiera del camion non è chiusa del tutto, la brezza serale è piacevole.
E’ un attimo. Non sono sicuro ma credo di aver sentito un risolino. Apro gli occhi appena frastornato, osservo il parcheggio intorno al camion, a pochi metri è parcheggiata una macchina che prima non c’era, e appoggiata alla macchina una ragazzina di forse 20 anni che mi osserva divertita fumando una sigaretta.
E’ molto bella, vestita in modo provocante ma con gusto, probabilmente sta aspettando qualcuno con cui poi trascorrerà il resto della serata. Non distoglie lo sguardo, anzi, soffiando il fumo mi guarda come se avessi interrotto uno spettacolo. Faccio per ricompormi e chiudere la portiera e lei mi ferma: “Non farlo! Vai avanti a fare quello che stavi facendo… segati bene, con calma, voglio godermi lo spettacolo fino in fondo..”
Non so cosa fare. Sono lì fermo col cazzo in mano a guardarla. Lei fa un risolino soffiando il fumo e con la mano mima il gesto della sega…mi rendo conto che la sua sfacciataggine mi sta eccitando; un cinquantenne guardato con occhi morbosi da una ragazzetta.
Riprendo a segarmi, sento l’eccitazione crescere, i movimenti si fanno più veloci e anche il respiro. Lei non si è mossa di un passo, anzi credo si sia accesa una nuova sigaretta visto che sta ancora fumando.
L’orgasmo monta e arriva imponente. Appena riprendo fiato mi volto verso di lei e le grido a mo’ di provocazione se lo spettacolo é stato di suo gradimento. Butta la sigaretta per terra e la spegne con la punta dello stivaletto. Mi fissa, fa per salire in macchina, si ferma… Alza la testa e di rimando risponde “che segaiolo che sei”….
La giornata è stata lunga, le ore di guida al camion si fanno sentire nonostante sia un modello di ultima generazione dotato di ogni comfort, tra i quali anche una confortevole cuccetta per riposare nelle soste. E non solo riposare. nelle soste programmate per il chilometraggio o nelle serate solitarie c’è spazio anche per un po’ di compagnia. Occasionale certo ma non per questo meno piacevole.
Ma stasera niente. L’area di sosta è poco fuori dal centro abitato, una zona prettamente industriale e a quanto pare di scarso passaggio. Non ci sono neppure altri camion fermi, sarà una serata molto solitaria.
Un po’ di lettura, un film… e il bisogno di dar sfogo a un momento di piacere solitario.
Intorno non si vede anima viva, ormai è quasi notte. Mi allungo sul sedile di guida e inizio a segarmi. Sono rilassato, chiudo gli occhi e mi godo il momento. La portiera del camion non è chiusa del tutto, la brezza serale è piacevole.
E’ un attimo. Non sono sicuro ma credo di aver sentito un risolino. Apro gli occhi appena frastornato, osservo il parcheggio intorno al camion, a pochi metri è parcheggiata una macchina che prima non c’era, e appoggiata alla macchina una ragazzina di forse 20 anni che mi osserva divertita fumando una sigaretta.
E’ molto bella, vestita in modo provocante ma con gusto, probabilmente sta aspettando qualcuno con cui poi trascorrerà il resto della serata. Non distoglie lo sguardo, anzi, soffiando il fumo mi guarda come se avessi interrotto uno spettacolo. Faccio per ricompormi e chiudere la portiera e lei mi ferma: “Non farlo! Vai avanti a fare quello che stavi facendo… segati bene, con calma, voglio godermi lo spettacolo fino in fondo..”
Non so cosa fare. Sono lì fermo col cazzo in mano a guardarla. Lei fa un risolino soffiando il fumo e con la mano mima il gesto della sega…mi rendo conto che la sua sfacciataggine mi sta eccitando; un cinquantenne guardato con occhi morbosi da una ragazzetta.
Riprendo a segarmi, sento l’eccitazione crescere, i movimenti si fanno più veloci e anche il respiro. Lei non si è mossa di un passo, anzi credo si sia accesa una nuova sigaretta visto che sta ancora fumando.
L’orgasmo monta e arriva imponente. Appena riprendo fiato mi volto verso di lei e le grido a mo’ di provocazione se lo spettacolo é stato di suo gradimento. Butta la sigaretta per terra e la spegne con la punta dello stivaletto. Mi fissa, fa per salire in macchina, si ferma… Alza la testa e di rimando risponde “che segaiolo che sei”….
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