Vecchi ricordi del "DREAMS MOTEL"...

di
genere
gay

6 MAGGIO 2018

Non volevo ritornare in quel luogo, mi fa male ricordare determinate cose ma ci sono capitato di nuovo, mi ero ripromesso di non ritornare, qualcuno mi aveva detto:"non cercare la felicità nello stesso posto in cui l'hai persa". Sapete cosa ho pensato dopo quella frase? Nel mondo, ci sono posti che ci fanno sentire vivi ed altri che ci fanno sentire tristi, è cosi e noi non possiamo farci nulla. Ho aggiunto alla mia lista un'altro posto in cui non ci avrei messo piede ed invece è successo il contrario, ci sono ritornato ma non per mia volontà.

8 AGOSTO 2017,
Caldo afoso, questi sono i giorni in cui ti devi abituare a questo maledetto e antipatico caldo. Come ogni estate, insieme al mio gruppo di amici, raggiungiamo gli Stati Uniti per goderci le vacanze. Quest'anno ci siamo recati nello Stato dell'OKHLAOMA, sicuramente non è una destinazione molto ambita per l'estate, i turisti sono abituati ad andare in California per le sue spiaggie, ma a noi piace cambiare.
Abbiamo visitato la capitale: OKLAHOMA CITY, ci siamo uniti al gay pride della città e bevuto drink nei gay bar. A Nord della città, passiamo davanti un motel e decidiamo di fermarci. Siamo cinque persone compreso me, io dormo con il mio migliore amico mentre gli altri tre vanno insieme in un altra camera. Mi sdraio sul letto, pronto a rilassarmi dopo una giornata ingiro per la città tra divertimento e felicità. Metto le cuffie alle orecchie: GENIE IN A BOTTLE DI CHRISTINA AGUILERA, una delle mie canzoni preferite del momento, nonchè in fissa da alcuni giorni. Anche se la musica è bassa, sento bussare alla porta, vado ad aprire e mi ritrovo un ragazzo senza maglietta che mi dice che ha bisogno di aiuto. La sua macchina è in panne, ma cosa vuole da me???? Chi lo conosce???? Ti sembro un meccanico io???? Perchè proprio a me???? Ci avviciniamo alla macchina, lui mi afferra e mi sbatte contro il cofano della macchina, mi afferra il sedere e mi da un bacio violento, a malapena riesco a respirare, il suo pene è duro. Lo spingo e gli chiedo spiegazioni, io quel tipo non lo conosco...lui mi dice che ha bisogno di me, che mi ama e tutte quelle parole che non ho mai sentito in vita mia, ma non hanno senso dette da uno che non conosco e non ho mai visto in vita mia. Il ragazzo dice di avermi visto ad un club qualche mese prima a New York, seguiva i miei spostamenti da mesi, si era fatto dire da dove venivo, se sarei ritornato negli States. Un gay club che frequento da anni ormai, vado sempre li ogni anno. Mi sembra tutto cosi strano, ho qualcuno che mi pedinava, sapeva ogni mio spostamento ed io non lo sapevo, per tutti questi anni, non ci credo. Il ragazzo mi invita a passare una giornata insieme ad Oklahoma City, accetto volentieri, mi fa capire che ci sarà del sesso tra di noi. Non racconto a nessuno dell'accaduto, il ragazzo va via e aspetto il giorno dopo con voglia di rivederlo. Siamo per le strade dell'Oklahoma City, da soli, solo noi due, soli insieme. Lui mi prende la mano, ma io mi scanso, non amo queste cose, non sono un tipo che ama le effusioni in pubblico, soprattutto di chi conosco da un giorno. Raggiungiamo un edificio abbandonato, è li che ha inizio quello che non avrei mai voluto vivere nella mia vita, non abbiamo una sfera di cristallo per capire cosa può succedere nel futuro, ma in questo caso dovevo averne bisogno prima. Il ragazzo mi sbatte contro la parete, sento il suo respiro su di me, lui continua a schiacciarmi con il suo corpo, io rimango impassibile, voglio vedere dove vuole arrivare, ho capito che ama le maniere forti. Il ragazzo mi butta a terra e mi dice di sbottonargli i pantaloni per poi fare del sesso orale. Un sesso orale che dura 10 minuti, lo metto tutto in bocca, anche i testicoli, ci vado giù pesante, gli sputo sulla cappella, ha il pene completamente ricoperto della mia saliva, è tutto cosi scandaloso. Mi prende dal mento e mi solleva piano piano:"andiamo al motel, facciamolo li!". Entrambi abbiamo il cazzo duro, la voglia di entrare a vicenda dentro il buco del culo. Il non poterlo fare, la città ci sta impedendo di scopare, dobbiamo arrivare in più in fretta possibile al motel, siamo affamati. Arriviamo in camera, ma mi dimentico che c'è il mio migliore amico, gli spiego tutto, per non farci mancare niente si unisce anche lui. Facciamo una cosa a tre, ma piano piano diventa a due, lui non mi calcola più, scopa il mio migliore amico, io rimango li a vederli, ridono fra di loro, si inculano a vicenda, ho il mio cazzo in mano ma nessuno dei due mi tocca, non sento più la loro pelle sulla mia, cosa cazzo sta succedendo? Sento la porta aprirsi, sono i miei altri tre amici. Prendono uno smartphone, me lo puntano addosso, stanno registrando un video di noi tre, tento di coprirmi, non ci sto capendo nulla, mi rivesto ma loro due continuano a scoparsi a vicenda, gli altri tre continuano a filmarmi e a ridere di me, cosa diavolo succede? Tutti in quella stanza ridono di me, non riesco a capire davvero. Il ragazzo mi dice una serie di cose a cui io prima non avevo dato importanza: nel club in cui mi vide, notò che mi stavo limonando il suo ex-fidanzato, con cui ci sono andato a letto. Questo tipo vuole la vendetta, voleva questa fottutissima vendetta, aveva orchestrato tutto per anni per farmi questo torto, questi 4 amici, di cui uno reputato da me miglior amico non erano altro che pedine mosse da questo tipo, non posso crederci, non sta succedendo realmente, è tutto cosi surreale. Con l'umiliazione più grande della mia vita mi alzo, mi vesto per bene, prendo la mia roba e vado via, quelli ancora mi guardano ridendo, avete preso quello che avete sempre voluto: farmi del male.

Da allora ragazzi, non ho avuto il coraggio di vendicarmi, non ce la faccio, è più forte di me, mi sento debole, non ho il coraggio, sono un pappamolle, era successo tutto cosi in fretta, non avevo tempo di reagire e a quasi 1 anno da quello che è successo ritornare in questo motel non è il massimo, ho ancora il ricordo delle loro facce che ridono di me, quella porta, quella camera, mi sono sentito umiliato. Voi direte...perchè sei ritornato qui? Sono qui per una sola motivazione: scoparmi l'ex-fidanzato del tipo, registrare tutto nella stessa camera, raggiungere casa sua e farglielo vedere. Lo so, è una stupida idea, ma d'altronde uccidere non è legale, mi basta questo per essere soddisfatto delle mie azioni. Niente ragazzi me lo sono scopato, mi sono fatto dire da lui dove il suo ex abitasse, ho raggiunto l'abitazione, gli ho fatto vedere il video, ha preso il mio telefono e lo ha lanciato contro il muro, il mio fottutissimo smartphone da 800 cazzo di dollari comprato 2 settimane prima a Los Angeles, è andato distrutto. Non vi dico che gli ho sganciato un pugno cosi violento che gli ho rotto un dente. Sono scappato, lui mi inseguiva, fortunatamente avevo la bicicletta, lui mi tirava dei sassolini da dietro, non mi ha colpito, pessima mira caro amico, il tutto finisce con me che rido come un credino, mentre lui mi insulta ed il tramonto.

FINE.
scritto il
2018-05-05
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