Sorellina mia, godendo in treno

di
genere
incesti

Ecco arrivato il natale per fortuna quest’ anno lo festeggiamo fuori casa, nella villetta del nostro vicino in montagna che non potendo andare l’ ha lasciata ai miei, non vedo l’ ora anche perché visto che mia madre lavora fino al 24 volevo proporle l’ idea che io e mia sorella saremmo andati là qualche giorno prima per fare le pulizie e ……..!
Alla sera io e giada a tavola ci facciamo coraggio e proponiamo l’ idea ai nostri genitori dicendo loro che visto che la casa è chiusa da agosto, io e giada potevamo prendere il treno e precederli, avremmo pulito la casa in modo che quando sarebbero arrivati avrebbero trovato tutto pronto senza doversi preoccupare di nulla, in fondo dovevamo stare soli solo 2 giorni, niente di più e comunque era già successo quando i nostri genitori andavano via con gli amici
Dopo mille paranoie riusciamo a spuntarla e la sera a letto non riuscivo a prendere sonno pensando ai giorni che avremmo potuto passare insieme come fidanzati, 2 giorni dove avremmo potuto dare sfogo alla nostra voglia.
Senza accendere la luce giada entra in camera e si infila sotto le coperte con me, allungando la mano e toccando il cazzo già duro visto che mi stavo masturbando furiosamente pensando al suo corpo nudo, sdraiato sul letto come l’altra volta in lingerie bianca, mentre io sopra di lei mi sego piano e le sborro addosso riempiendole tutta la pancia e i seni, mi prende la mano e la porta sul suo sesso bollente:
-Fammi un ditale fratellone.
La bacio dolcemente anche perché so già che quando gode potrebbe gridare e sveglierebbe i nostri genitori che si vedrebbero davanti agli occhi una scena che non penso apprezzerebbero, ma il tutto è più eccitante perché amavamo le situazioni a rischio, come quest’estate quando sull’autobus stracolmo abbozzai un ditalino infilando la mano sotto la mini e visto che non portava le mutandine per essere più comoda masturbarla non fu difficile, il difficile fu per lei trattenere i gemiti mentre le titillavo il clito durissimo.
Ho 2 dita infilate nella sua fighettina fradicia, le spingo in fondo all’utero e ad ogni movimento escono sempre più bagnate, mentre giada mi strofina il dito sulla cappella facendomi fuoriuscire del liquido pre sborra che prontamente staccandosi dalle mie labbra e portando il dito alla bocca, lecca:
-Com’è buono il liquido che ti esce amore.
-Mmmmmh non dicevo niente mi godevo solo la sega fatta dalla sua manina delicata
-Ohhhhhhhhhhhhhh amore mi sussurrò all’ orecchio.
Aveva il mo cazzo puntato vicino alla pancia e quando sborrai le sborrai proprio sul pancino e sui peli noncurante di ciò che poteva succedere poi, mentre giada stringendo forte le cosce e imprigionando la mia mano si lasciò andare ad un’ orgasmo sconvolgente riempiendo la mia mano, del suo caldo nettare.
Il giorno dopo ci preparammo, alle 11 avevamo il treno che ci avrebbe portato in montagna, unica nota stonata il viaggio in treno ma sarebbe potuto comunque diventare godurioso approfittando di alcuni momenti tipo i passaggi nelle gallerie, visto che giada ancora una volta aveva messo una mini con dei collant velatissimi e sotto solo il pelo e le labbra della sua fichetta vogliosa.
Ci sediamo uno di fianco all’altro e alla prima galleria le infilo una mano sotto la mini posandola sulla sua fighetta e massaggiandola piano da sopra i collant cercando di premere con il nylon sul grilletto per procurarle ancora più piacere visto che quando usciamo dalla galleria sembra heidi tanto sono rosse le sue guanciotte, di nuovo la galleria e di nuovo il mio dito preme contro il nylon dei collant carezzandole il grilletto ma stavolta la sento stringere le cosce per godersi la masturbazione e appena in tempo tolgo la mano perché la galleria sta per finire, per lei questa è una tortura perché le faccio sentire un casino di piacere ma non riesce a venire.
Cosa escogita la porcellina di giada?
La vedo alzarsi ed uscire per andare in bagno e dopo pochi minuti torna e si siede di nuovo accanto a me ridendo, quel sorriso da bimba furbetta che ne ha pensata una di sicuro, ma non avrei aspettato molto per capire cosa aveva escogitato, infatti alla galleria solito rituale ma stavolta giada si è rotta i collant all’ altezza della fica in modo che io carezzandola posso toccare bene il clito e penetrarla con un dito, cosa che avviene pressoche subito…..la cosa le piace perché quando la tocco è completamente bagnata, ma molto più del solito anche per via della pipì appena fatta.
Dio che bello,ma le scappa un gemitino di piacere e appena usciamo dalla galleria la gente nel nostro scomparto ci guarda come se fossimo extraterrestri, il figlio di una signora addirittura non riesce a staccare gli occhi da giada, che approfittando della situazione allarga le gambe per mostrargli la fica, cosa che non aveva mai fatto essendo timidissima ma forse la situazione le aveva fatto perdere i freni inibitori.
Siamo quasi arrivati ma c’è ancora tempo per un’ultimo azzardo, ci alziamo in piedi e usciamo dirigendoci in bagno, dove entriamo insieme e sollevatagli la mini le sollevo una gamba e la penetro a fondo scopandola così incuranti del fatto che se qualcuno era fuori o passava avrebbe sentito tutto, ma non ce ne importava, la sbattevo così con lei con il culetto appoggiato sul lavandino e io che cercavo di scoparla il più forte possibile:
-Oh…..ohhhhhhhhhhh amore vengo sto venendo.
La seguo subito e schizzo tutto il mio piacere sulla sua gamba strofinando la cappella contro il nylon dei collant:
-S……s……siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii sborro sorellina sborro.
Mi ricompongo ed esco, un’ uomo cerca di entrare ma lo blocco mentre chiudo la porta:
-E’ occupato.
-E da chi?
-E’ ocupato e basta.
Resta a guardarmi con un’espressione ebete che diventa ncora più strana quando esce giada.
Riusciamo appena in tempo ad andare a prendere i nostri zaini e a scendere dl treno, contenti di ciò che avevamo fatto.




scritto il
2011-04-08
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